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| Pizzo del Diavolo di Malgina, Normale |  |
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| Zona | Lombardia - Orobie | ||||||||||
| Partenza | Valbondione | ||||||||||
| Quota partenza | 900 m | ||||||||||
| Quota arrivo | 2926 m | ||||||||||
| Dislivello | 2026 m | ||||||||||
| Difficoltà | EE | ||||||||||
| Rifugio di appoggio | Curò | ||||||||||
| Attrezzatura consigliata | da escursioni | ||||||||||
| Orario indicativo | ore 06.00 (solo salita) | ||||||||||
| Periodo consigliato | da Giugno ad innevamento | ||||||||||
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| Descrizione | Da Valbondione si raggiunge facilmente il rif. Curò sul sentiero n°305; dal rifugio si segue il sentiero n°308 per il lago naturale fino a quando si incontra la deviazione per la valle Malgina, si abbandona la carrareccia diretta al lago e si imbocca il sentierino CAI(n°310) che con salita regolare risale a tornantini la stretta valle della Malgina fino a raggiungere l’ idilliaco lago della Malgina, color turchese.
Dal lago della Malgina, si piega a sinistra, sino ad incontrare su di un masso la scritta in rosso indicante “PIZZO DEL DIAVOLO”, dalla quale si seguono i bolli rossi che con ripida salita su pietraia portano al pianoro morenico superiore, con i resti della antica vedretta superiore della Malgina; si seguono allora gli ometti ed i bolli che conducono a percorrere alcune “collinette” dominanti la conca con il piccolo ghiacciaio; sin da qui e visibile la stretta incisione del passo dell’ Omo della Malgina, e la traccia che ad esso porta tagliando in leggera salita i ripidi pendii sfasciumosi. Si seguono dunque gli ometti in pietra che portano all’ ultimo traverso che conduce alcuni metri sotto al passo che viene raggiunto con un ultimo erto strappo su scivolosi sfasciumi(passo dell’Omo di Malgina superiore, mt 2705; 2.30h dal rifugio Curò). Dal passo(ove giunge, dall’ opposto versante Nord, anche il ramo destro dell'ampio canalone della Malgina) si segue inizialmente per un breve tratto il filo della cresta poi, quando essa inizia ad innalzarsi più ripida e dentellata verso la vetta, si appoggia lievemente sul versante Seriano seguendo le tracce ed i bolli che portano all’ attacco di un breve ma friabilissimo canalino, tutto franoso(attenzione agli appigli); al termine del canale, quando questo si allarga, bisogna prestare attenzione e non puntare assolutamente alla vicina cresta spartiacque, ma avvistare sulla sinistra un piccolo ometto che conduce su una provvidenziale cengetta; percorsa tale cengia, si arriva nella parte centrale della piramide del pizzo, formata da roccia incredibilmente più solida e arrampicabile(nonostante ciò occorre comunque attenzione) che si percorre seguendo i bolli rossi. Infine, oramai in vista della croce di vetta, si “rientra nello sfasciumoso” e si arrampica l’ultimo tratto vincendo un gradino di roccia rotta e piuttosto friabile(pizzo del Diavolo di Malgina, mt 2926; croce in ferro e campanella; c.ca 00.45min. dal passo di Malgina).Panorama tra i più istruttivi in assoluto, sia sulla Bergamasca che sulla Valtellina. |
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| Valutazione itinerario | Buono | ||||||||||
| Commento | Montagna dall’ aspetto imponente, soprattutto dal versante Valtellinese, il Diavolo della Malgina o di val Seriana(così chiamato per distinguerlo dal più famoso Diavolo di Tenda) è una vetta abbastanza frequentata dagli escursionisti bergamaschi, che la salgono preferibilmente dalla via normale qui descritta, riservando il versante di Val Morta per la discesa(o viceversa). Può essere invece raggiunto dalla Valtellina risalendo il lunghissimo Canalone della Malgina, tuttavia poco frequentato d’ estate per via della solita roccia molto friabile ed instabile.
Dalla cima si gode uno spettacolare panorama sulle Orobie(da segnalare la veduta sull’ imponente parete Est del dirimpettaio pizzo Coca), sulla bergamasca e sulle città Valtellinesi(molto bella quella su Sondrio). 1)il Diavolo dal passo dell'Omo di Malgina superiore. |
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| Itinerario visto | 8444 volte | ||||||||||
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| Immagini |  |
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| Report collegati |
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