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   DIAVOLO DI MALGINA, 28/09/2013
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Onicer  maurizio1972   
Gita  DIAVOLO DI MALGINA
Regione  Lombardia
Partenza  Valbondione (Grumetti)  (950 m)
Quota arrivo  2926 m
Dislivello  2000 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Rif. Curò, Rif. Barbellino
Attrezzatura consigliata  Da escursione
Itinerari collegati  Pizzo del Diavolo di Malgina (2926m), Normale
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Partenza con Giulio alle 9 da Valbondione con un magnifico cielo terso e con nessuna traccia della perturbazione annunciata già dal pomeriggio. Si sale con temperatura gradevole ma quasi estiva e in effetti le classiche foschie da calore non tardano a risalire dal fondovalle arrivando a lambire la conca del Barbellino. Superato il Rif. Curò si cammina su mulattiera praticamente in piano fino al bivio per il lago di Malgina che si stacca sulla sx (sentiero 310). Qui mezzoretta di sosta in attesa del socio diretto al Rifugio Barbellino per acquisto cibarie. Ripresa la marcia su comodo sentiero raggiungiamo insieme alla nebbia il Lago della Malgina (2340 mt). Salendo oltre le foschie si diradano e come da classica inversione termica la temperatura è mite per la quota e il periodo . Compiamo un ampio semicerchio sulla sponda sx del lago salendo su grossi massi fino a raggiungere un laghetto non menzionato sulle carte ai piedi del pizzo di Cavrel. Seguendo gli ometti su traccia sempre evidente si traversa su ghiaione via via più ripido fino a raggiungere il passo della Malgina (2693 mt) con splendida vista sul versante Valtellinese. Risalgo la cresta prima direttamente, poi con nuovo traverso fino all’imbocco di un canalino marcio e ovviamente dimenticando tutti i report cerco di arrampicarlo integralmente, non notando la cengetta detritica a sx che riporta al sentiero. Quando sono quasi alla sommità avendo scaricato mezza montagna vengo richiamato da un escursionista in discesa che mi convince a non traversare in cresta, ma di ritornare sulla retta via. Rinsavito ringrazio e proseguo lungo il ripido e sfasciumoso sentierino che sale comodamente fino alla cresta in un punto in cui è esile, ma decisamente più solida. Con ultimo traverso leggermente più esposto arrivo infine in vetta dopo 4h 40 soste escluse. Poichè il tappeto di nubi non sale oltre i 2400 mt il panorama è splendido su tutta la conca del Barbellino, sulla Valtellina e sul versante est del Coca; poco dopo arriva anche il socio in sosta pranzo al passo e visto che la temperatura è gradevole ci fermiamo a goderci la vetta in solitaria. Alle 15 (tardi) iniziamo la discesa non incontrando anima fino al Curò. Intanto il tempo cambia e la temperatura al barbellino è scesa sotto i 10° e le nubi hanno invaso la conca. Ma ci concediamo comunque una sosta birra e torta al Curò e non paghi ci mettiamo a fare incetta di lamponi lungo il sentiero. Ovviamente arriviamo “avventurosamente” all’auto alle 20 col buio pesto, ma soddisfatti di aver rimediato una giornata con meteo molto migliore di quanto previsto. Cima bella e non difficile ma faticosa : 27 km e 2000mt di dislivello
Foto 1 – Foto di vetta
Foto 2 – Da sx laghi Gelt, Malgina e Malgina superiore (?) con cime di Torena, Strinato, Gleno e Recastello
Foto 3 – Riflessi nel lago di Malgina
Report visto  2200 volte
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