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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Mar Gen 05, 2010 12:56 pm Oggetto: |
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Fabrizio Righetti ha scritto: |
Molti parlano di emotività e di spirito di sacrificio dei soccorritori (che sicuramente hanno) ma quando si va a salvare qualcheduno, bisogna essere razionali e non lasciarsi andare alle emozioni.
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Penso sia la cosa più difficile da fare ma bisogna cercare di farla!!!
Leggendo in un certo modo sembra che stiamo andando contro il soccorso, tutt'altro  _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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homer_gio
Registrato: 12/04/07 09:08 Messaggi: 898 Residenza: MB
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Inviato: Mar Gen 05, 2010 1:28 pm Oggetto: |
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Non posso non concordare con Simon e con la sua analisi razionale.
Forse troppo, è vero, ma in questi casi l'emotività va messa da parte.
Secondo me quelli del soccorso han sbagliato a uscire, anche se col senno di poi è troppo facile dirlo; probabilmente se l'analisi della situazione fosse stata più razionale e meno emotiva non sarebbe successo quel che è successo; il discorso vale sia per i due firulani che per il soccorso. _________________ <<< ... Gio ... >>>
"Siamo nani sulle spalle dei giganti" |
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Franco
Registrato: 18/04/07 15:50 Messaggi: 285 Residenza: Grone
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Inviato: Mer Gen 06, 2010 2:43 pm Oggetto: |
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homer_gio ha scritto: | Secondo me quelli del soccorso han sbagliato a uscire, anche se col senno di poi è troppo facile dirlo; probabilmente se l'analisi della situazione fosse stata più razionale e meno emotiva non sarebbe successo quel che è successo; il discorso vale sia per i due firulani che per il soccorso. |
Non credo sia così, se il soccorso è uscito sarà stata fatta una valutazione della situazione, da quel che ho letto la valanga che ha travolto i soccorritori è partita da lontano, probabilmente spontanea, per cui era "imprevedibile". Uso il termine tra virgolette perchè parlare di previdibilità o imprevedibilità delle valanghe è pura utopia, e forse è proprio qui il punto. Non credo che sia stata l'emotività la causa di questo incidente ma, pur in una situazione potenzialmente molto rischiosa (riassunta da quel rischio 4), il caso, come purtroppo capita tante volte in montagna e per cui sono morti tanti fortissimi alpinisti, per cui il rischio soggettivo, si presume, sia ridotto al minimo.
Emotivo o irrazionale sono parole difficili da usare quando si parla di Alpinismo. _________________ In Wildness Is the Preservation of the World (Henry David Thoreau) |
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homer_gio
Registrato: 12/04/07 09:08 Messaggi: 898 Residenza: MB
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Inviato: Gio Gen 07, 2010 9:06 pm Oggetto: |
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@Franco: premesso che non conosco i luoghi nè tantomeno le persone coinvolte, mi sento di dissentire con te su alcune cose... "Imprevedibile" con pericolo 4, non suona bene dai, per definizione stessa di pericolo 4. E poi, il soccorso è fatto di persone, con aspetti razionali e non, e con un lato sicuramente emotivo; cosa spinge un soccorritore ad andare ad aiutare qualcuno in difficoltà? non di certo qualcosa di troppo razionale in una situazione del genere: pericolo 4, di notte, con rialzo termico, in luogo non sicuro...
Detto ciò, tanto di cappello a chi rischia la sua vita per salvarne altre; è una cosa che ha molti aspetti irrazionali ma che proprio per questo viene apprezzata dagli altri. _________________ <<< ... Gio ... >>>
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Franco
Registrato: 18/04/07 15:50 Messaggi: 285 Residenza: Grone
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Inviato: Ven Gen 08, 2010 12:16 pm Oggetto: |
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In effetti mi sono espresso in maniera poco precisa, per forzare un po' il concetto, quello che voglio dire è che anche l'indice del perciolo 4 o 5 non indicano la certezza di provocare una valanga, così come 1 o 2 non ci danno la certezza di non provocarla, sono solo indicazioni di una maggiore o minore probabilità.
Se fossimo del tutto "razionali" un'attività come lo scialpinismo, avrebbe ben pochi seguaci.
Senz'altro l'ammirevole spirito altruistico dei soccorritori ha un ruolo essenziale, "razionalmente" in quelle condizioni non ci si sarebbe mossi. Daltronde anche in altri settori sono comuni vicende in cui il soccorritore rischia la vita contro ogni ragionevole considerazione.
Però credo anche che un minimo di valutazione del rischio venga sempre fatta dal Soccorso Alpino, che è comunque una struttura organizzata, non è il caso del soccorritore che si lancia d'impulso. _________________ In Wildness Is the Preservation of the World (Henry David Thoreau) |
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