Costi dei salvataggi in montagna: chi li paga?

[simon]

io riformulerei il sondaggio nella seguente maniera:

Perche' chi va a scalare il Nanga Parbat o il K2 si porta dietro il telefono satellitare?

a) perche' spera che se finisce nei guai qualcuno lo venga a salvare (un tipico caso di 'privatizzazione della gloria' se va tutto bene e 'condivisione dei rischi' se qualcosa va storto)

b) perche' se qualcuno muore (come nel caso in oggetto) si avvisa subito casa, cosi' si tolgono il pensiero (e si scatena un pandemonio)

c) per partecipare a trasmissioni radiofoniche in diretta, in modo da aumentare la propria fama

d) per telefonare ad Agostino da Polenza (e' una cosa che nessuno sa perche' ma la fanno tutti)

[Mat]

[Mat]

[claudiomac]

[quote="simon"]io riformulerei il sondaggio nella seguente maniera:

Perche' chi va a scalare il Nanga Parbat o il K2 si porta dietro il telefono satellitare?

a) perche' spera che se finisce nei guai qualcuno lo venga a salvare (un tipico caso di 'privatizzazione della gloria' se va tutto bene e 'condivisione dei rischi' se qualcosa va storto)


Beh, forse non è andata proprio così.
Mi sembra di capire che sono andati a fare una scalata molto difficile da unire ad una discesa sciistica non particolarmente difficile (per loro) ma piacevole. Nulla di storico. Sono andati con sponsor e assicurazioni personali in regola, mi sembra. Il fatto specifico è che, nel momento del gravissimo incidente, sembra che loro non abbiano chiesto aiuto e qualcuno debba pagare gli aiuti. In quel caso, visto a livello del lago d'iseo e quindi forse in maniera distorta, alla presenza di un amico e compagno di viaggio morto tragicamente anche se per un incidente non prevedibile e non per colpa loro, io avrei girato pagina, in silenzio, accettando gli aiuti, per concludere rapidamente un'avventura finita malamente. Avrei anche invitato le mie assicurazioni a concludere rapidamente la pratica delle spese pakistane. Invece, sia pur in presenza di un morto e relativa famiglia distrutta, loro abbiano detto (annebbiati dall'orgoglio di chi non chiede mai?) che gli aiuti non debbano pagarli loro perché non richiesti da loro. Ecco perché, forse, bisogna parlare chiaramente prima, esprimendo un tipo testamento biologico. Se mi trovassi in difficoltà, rifiuto preventivamente qualsiasi aiuto. Chi lo firmerebbe? E se poi ci ripensa? quelli dal campo base devono intervenire lo stesso o debbono rimanere a guardare? Secondo voi, ce l'avrebbero fatta a ritornare senza gli aiuti?
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portami lontano

[bughy]

alcune cose:

a caldo appena arrivati a Milano non potevano dire, chi cavolo vi ha chiamati, ce l'avremmo fatta da soli...dopo magari è emerso anche un po' di orgoglio (e incazzatura)
a me risulta che abbiano dichiarato di volere pagare fino all'ultimo centesimo di tasca loro
poi scusate, non capisco perchè la Farnesina intervenga in caso di rapimenti in Yemen, Nigeria ecc ecc, posti notoriamente a rischio...trovo poca differenza a fare un tour nel deserto dello Yemen e aprire una via sul Nanga, poi visto l'interessa mostrato dal nostro Ministro degli Esteri durante la vicenda...35000€ non mandano in rovina l'Italia...nessuno li ha obbligati ad andare? ok allora non paghiamo neppure le cure ai coglioni che si stampano a 200 in moto e auto e affondiamo i barconi di immigrati...
che paese di gioppini che siamo

[bankoz]

Io mi ricordo che quando mi é successo di essere recuperato dagli elecotteri Svizzeri, qualche anno fà, i soldini li ho anticipati io anche se il CAI ( dato che sono socio) me li ha rimborsati.
In questo caso credo proprio che siano i diretti interessati (o le loro assicurazioni) a pagare, non vedo perche altri, compreso Da Polenza, che tra l'altro si é anche sbattuto per farli tirare giù si debba anche sobbarcarne la spesa.
Poi il circo ( o lo zoo ) mediatico é meglio lasciarlo perdere, dato che la maggior parte dei "giornalisti" scrivono tante di quelle cose (per non dire altro)
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Non importa come ti vedono gli altri, l'importante é " ESSERCI".

[Domonice]

rispondo solo in merito al sondaggio... a che titolo gli appartenenti ad un determinato CA avrebbero il diritto di essere recuperati dai soccorsi (che nulla centrano col CA) in seguito a loro imprudenze/errori senza pagare i costi degli stessi?
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www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa -

[Marco71]

[Marco71]

[claudiomac]

La discussione era nata sul cercare di capire se alcuni di noi erano dalla parte dei due alpinisti sopravvissuti, che contestavano la fattura pakistana e pensavano che a pagare doveva essere lo Stata. Ho visto che una discussione sull'argomento era già ben sviscerata nel "CAFFé" all'argomento "VICENDA UNTERKIRKER". Mi sembra di poter dire che siamo d'accordo sul fatto che il Pakistan ha fatto bene a mandare la fattura in Italia. Si tratta diu capire se l'ha mandata all'indirizzo giusto. Per me si. Al di là del satellitare, che secondo me dovrebbe essere obbligatorio e non facoltativo, specialmente per chi affronta rischi altissimi, mi stupisce il fatto, che tra l'altro ho letto su http://www.montagna.tv/?q=node/8558, i due superstiti affermano: "Stavamo tentando una nuova impresa - hanno raccontato Nones e Kehrer al Corriere della Sera - che portava onore al Paese. Perchè trattarci così? Una qualunque atleta o turista vittima di un incidente all'estero forse sarebbe stato considerato meglio". A me non risulta che lo stato paghi per i tuoi incidenti all'estero.
Ma come? sei o devi essere assicurato, per te e per la tua famiglia, sei superstite di una tragedia e chiedi allo Stato di coprire i costi, pur essendo assicurato?
La Farnesina, dopo l'incidente di Unterkircher, aveva dichiarato che non ci sarebbe stato bisogno di usare il denaro pubblico perché la spedizione risultava assicurata. E ora fonti del Ministero confermano all'Ansa che quelle spese "rientrano tra quelle usualmente coperte dalle compagnie assicurative, che seguono le procedure normalmente previste per l'erogazione delle somme sulla base della documentazione pervenuta". [i]Cosa peraltro confermata da tutti gli interessati. Per me sbagliano loro. Volevano trovare qualche soldo per la famiglia del deceduto? beh, c'erano altri metodi, anche forse attraverso ON ICE.
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portami lontano

[Domonice]

[simon]

[simon]

[airborne]

beh, cassin è cassin

però c'è da dire che per alcuni stili di alpinismo (penso ad esempio a steve house) avere una finestra di bel tempo fa la differenza non solo tra l'arrivare in cima o no, ma anche tra il sopravvire o meno

[Marco71]

Sul fatto che lo stato non debba pagare ho sempre meno dubbi.
Il Pakistan, diustamente, ha mandato la fattura a chi aveva i permessi per l'ascensione, ed ha poi usufruito del soccorso. I quali, a quanto pare, si aspettano qualcosa da parte dello stato. A torto.

Mi fa un po' specie tutto questo dare addosso al Da Polenza, che avrà anche cavalcato la bagarre mediatica, ma non l'ha certo causata, mentre nessuno parla dei due soccorritori sul campo, Silvio "Gnaro" Mondinelli e Maurizio Gallo. Non capisco perché per questi due è pacifico per tutti che non devono pagare, mentre Da Polenza dovrebbe. Solo perché era in Italia, a portata dei giornalisti? Non credo che li abbia chiamati lui, quando c'è stato il morto si muovono da soli, e di solito non è tanto facile toglierseli di torno. E alla fine non è che abbia detto molto, i progressi dei due si venivano a sapere più che altro da quelli che li vedevano dal campo base.
D'altra parte appena hanno potuto, si sono subito precipitati ad intervistare i due "salvati", che data la situazione penso ne avrebbero fatto volentieri a meno.