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Fabrizio Righetti
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 3768 Residenza: Milano
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Inviato: Mar Gen 15, 2008 3:27 pm Oggetto: |
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Senza dubbio l'errore umano, come tutti stanno dicendo, è alla base di buona parte degli incidenti in montagna. Ma in un week end come lo scorso sbagliare era molto difficile, nel senso che con rischio 4 stai a casa o fai le ripetute. Cosa potevi sbagliare Domenica con tutta quella neve lì? E ripeto visto che l'ho già detto prima: che cosa si doveva valutare? La valutazione era già scritta sui vari bollettini nivometeo. Insomma mi sembra che Domenica c'era poco spazio sia per le valutazioni che per gli errori, era tutto lì nero su bianco (lo dicevano anche alla televisione quindi non era indispensabile leggere i bollettini).
Fabrizio |
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flavio
Registrato: 02/03/07 16:17 Messaggi: 899 Residenza: Piacenza
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Inviato: Mar Gen 15, 2008 3:30 pm Oggetto: |
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Fabrizio Righetti ha scritto: | Senza dubbio l'errore umano, come tutti stanno dicendo, è alla base di buona parte degli incidenti in montagna. Ma in un week end come lo scorso sbagliare era molto difficile, nel senso che con rischio 4 stai a casa o fai le ripetute. Cosa potevi sbagliare Domenica con tutta quella neve lì? E ripeto visto che l'ho già detto prima: che cosa si doveva valutare? La valutazione era già scritta sui vari bollettini nivometeo. Insomma mi sembra che Domenica c'era poco spazio sia per le valutazioni che per gli errori, era tutto lì nero su bianco (lo dicevano anche alla televisione quindi non era indispensabile leggere i bollettini).
Fabrizio |
Parole sacrosante confermate anche da Valeruz. _________________ scialpinismo, skyrunning, storia della montagna, ski roll |
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espo
Registrato: 09/02/07 21:43 Messaggi: 5342 Residenza: dalla dolomia al mondo
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Inviato: Mar Gen 15, 2008 4:26 pm Oggetto: |
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flavio ha scritto: | Fabrizio Righetti ha scritto: | Senza dubbio l'errore umano, come tutti stanno dicendo, è alla base di buona parte degli incidenti in montagna. Ma in un week end come lo scorso sbagliare era molto difficile, nel senso che con rischio 4 stai a casa o fai le ripetute. Cosa potevi sbagliare Domenica con tutta quella neve lì? E ripeto visto che l'ho già detto prima: che cosa si doveva valutare? La valutazione era già scritta sui vari bollettini nivometeo. Insomma mi sembra che Domenica c'era poco spazio sia per le valutazioni che per gli errori, era tutto lì nero su bianco (lo dicevano anche alla televisione quindi non era indispensabile leggere i bollettini).
Fabrizio |
Parole sacrosante confermate anche da Valeruz. |
valeruz per favor lasciamolo stare  |
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bughy
Registrato: 15/02/07 21:16 Messaggi: 641 Residenza: bergamo
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Inviato: Mar Gen 15, 2008 6:46 pm Oggetto: |
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una domanda, come si fa a diventare "esperti"? meglio andare con gente "capace" o freguentare qualche corso (es CAI)?
per esperto intendo saper valutare se un passaggio o un pendio sono sicuri... |
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Fabrizio Righetti
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 3768 Residenza: Milano
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Inviato: Mer Gen 16, 2008 8:55 am Oggetto: |
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bughy ha scritto: | una domanda, come si fa a diventare "esperti"? meglio andare con gente "capace" o freguentare qualche corso (es CAI)?
per esperto intendo saper valutare se un passaggio o un pendio sono sicuri... |
Caro bughy,
Mio modesto avviso: la volta che diventi esperto poi ci rimani sotto, quindi è meglio rimanere nella beata ignoranza o meglio: imparare o apprendere con il tempo quelle nozioni di base che riguardano la neve. Uno avrà si delle conoscenze per leggere i bollettini e capire di che cosa si sta parlando ma manterrà quel timore reverenziale che lo terrà distante da qualsiasi valutazione e potenziale situazione di rischio. Come si diceva quando ti trovi nella situazione di valutare è perchè tutto non quadra perfettamente. Se ti fai una gita a fine Aprile e la neve al mattino è di marmo c'è poco da valutare, sarà ben difficile rimanere coinvolti in qualche attività valanghiva. Non devi essere un'esperto.
Poi se vuoi approfondire gli argomenti, sia su internet che su pubblicazioni cartacea trovi tutto quello che vuoi sulla neve e le sue dinamiche (mi sembra ci sia anche un manuale del CAI in proposito).
Fabrizio |
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bughy
Registrato: 15/02/07 21:16 Messaggi: 641 Residenza: bergamo
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Inviato: Mer Gen 16, 2008 8:00 pm Oggetto: |
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in effetti ho sempre applicato l'idea del meglio fare qualcos'altro nel dubbio...
poi tanto non facendo scialpinismo non mi trovo a dover decidere ogni domenica che fare...boh col tempo imparerò pure le basi... |
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furbo
Registrato: 17/03/07 19:23 Messaggi: 4145 Residenza: milano
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Inviato: Lun Gen 21, 2008 11:14 am Oggetto: |
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espo ha scritto: |
non facciamo di tutta un'erba un fascio però. per diventare esperto devi anche andare in luoghi pericolosi. per "toccare con mano" ed inoltre hai una presenza nel luogo del pericolo quantitativa che già di per se è questione di rischio. se stai solo alla teoria non imparerai mai sul serio e il filo fra capire e tornare e capire e non tornare in valango è alquanto esile.
poi è vero che la confidenza inganna. che sembra tutto semplice e che al rischio ci si assuefa e che con la vecchiaia non si han + ne i riflessi ne gli stimoli per reagire in modo giusto e immediato ......
se vuoi studiare le valanghe le devi anche staccare e la dinamite ( il plastico) da sola non da tutte le risposte, anche se ne ha date tante per sapere quello che sappiamo oggi.
devi fare i buchi e i cunei laddove sai che può partire..... e pure qualcosa d'altro....
.........
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Tra tutti i vari commenti qui espressi quello di espo a me sembra quello più ragionevole (come quasi sempre in effetti ).
Ora è facile dire che tutti quelli che sono rimasti sotto hanno sbagliato (su questo ovviamente non c'è dubbio) ma intanto bisognerebbe conoscere esattamente la dinamica e poi tener conto di chi effettivamente è rimasto sotto, perchè secondo me ha la sua importanza
Nel caso specifico oltre all'esperta di valanghe c'erano ben tre guide alpine... di cui una con un nome abbastanza pesante! Ora cosa vogliamo dire: che son tutti dei pirla perchè erano li! Che le guide sono dei pazzi scatenati. Io ne cososco alcune e direi che non è proprio così anzi,... direi semplicemente che probabimente hanno azzardato un po' troppo. Ma se non lo fanno loro che in quelle condizioni di pericolo spesso ci vivono e lavorano (vedi soccorso alpino) chi altro lo "deve" fare. Per poter capire il limite ogni tanto bisogna anche avvicinarcisi e questo è rischioso, ma se non lo fai mai come puoi giudicare e valutare il pericolo?
Non so è come dire che un pompiere è un pirla se si scotta o un dottore se si ammala...
Poi valeruz viene a dire che era meglio stare a casa... e fa bene per carità perchè si rivolge alla massa "inesperta" e la prudenza ha la priorità... ma quante volte lui si è fracassato le ossa e qualcuno poi gli ha detto "era più prudente stare a casa, pirla!"
Io quella domenica ero al sempione con una compagnia di valsesiani/ossolani tra cui alcune guide... a vederli scendere nel bosco di Rothwald in un metro di neve fresca a velocità folle con salti di diversi metri mi sono sembrati dei pazzi furiosi, tipo quelle cose che si vedono nei film per interderci... ed il giochino mi è apparso alquanto pericoloso (più che altro per gli alberi)... ma in realtà loro sapevano quello che stavano facendo e ne erano capaci... ero io la pippa... poi ovviamente l'ncidente può sempre capitare... ma ho rischiato più io che scendevo col freno a mano tirato che loro!
Tuttto questo per dire che a sentenziare e riempirsi la bocca di belle parole son capaci tutti... ma a che serve? _________________ La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile |
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Nibi
Registrato: 16/02/07 04:14 Messaggi: 809 Residenza: Morbegno (SO)
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Inviato: Lun Gen 21, 2008 11:27 am Oggetto: |
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Per la cronaca Margherita sta bene, ci ha mandato una mail qualche giorno fa'.
Sembra che la dinamica sia stata piuttosto particolare infatti sono passati in un punto dove il pendio aveva già scaricato. Il lastrone che li ha travolti era il piano di scorrimento di quello precedente
che cazz di instabilità c'era?  |
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Domonice Site Admin
Registrato: 08/02/07 23:39 Messaggi: 10747 Residenza: Franciacorta
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Inviato: Lun Gen 21, 2008 12:07 pm Oggetto: |
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paragonare gente che rischia la vita per lavoro (pompiere) ad un esperto di valanghe che la rischia PER FARE UNA SCIATA mi pare oltre che fuori luogo, alquanto irriverente. Ognuno la pensi come vuole. _________________ www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa - |
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furbo
Registrato: 17/03/07 19:23 Messaggi: 4145 Residenza: milano
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Inviato: Lun Gen 21, 2008 1:05 pm Oggetto: |
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Domonice ha scritto: | paragonare gente che rischia la vita per lavoro (pompiere) ad un esperto di valanghe che la rischia PER FARE UNA SCIATA mi pare oltre che fuori luogo, alquanto irriverente. Ognuno la pensi come vuole. |
irriverente lo è se interpreti la frase alla tua maniera ma non come la intendevo io! Non accenavo ad un pompiere che si ferisce sul lavoro come non si parlava di una esperta che è rimasta sotto per motivi di lavoro... Era solo un paragone tra due esperti di un mestiere che rimangono vittime dei pericoli che meglio di chiunque altro sanno affrontare _________________ La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile |
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Fabrizio Righetti
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 3768 Residenza: Milano
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Inviato: Lun Gen 21, 2008 1:12 pm Oggetto: |
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Ciao a tutti,
Prima di tutto quoto Domenico. E poi aggiungo (o meglio ri-badisco), che il week-end scorso non ce n'era per nessuno, ne per profani ne per esperti o guide alpine. Con rischio 4 si sta a casa o si va in posti assolutamente sicuri. E se nella località in oggetto era scesa una valanga precedentemente vuol dire che quel posto di suo non era un 'assolutamente sicuro'. Poi il fatto che uno sia una GA, anche se in teoria dovrebbe voler dire qualche cosa, in pratica non vuol dire nulla perchè i fatti ci dimostrano il contrario.
Ripeto si posson trovare tutte le scusanti che si vogliono, ma comunque hanno sbagliato loro, non possiamo parlare di fatalità perchè alla base c'è stato un errore di valutazione (errore umano). La fatalità, ammesso che esista, la possiamo tirare in ballo per quelli che son morti agli inizi del secolo a Livigno travolti da un enorme valanga mentre dormivano nella loro casa oppure per i due anziani morti sempre nella loro casa in quel di Varenna travolti da un enorme masso precipitato dalla montagna.
Fabrizio |
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Domonice Site Admin
Registrato: 08/02/07 23:39 Messaggi: 10747 Residenza: Franciacorta
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Inviato: Lun Gen 21, 2008 1:17 pm Oggetto: |
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furbo ha scritto: | Domonice ha scritto: | paragonare gente che rischia la vita per lavoro (pompiere) ad un esperto di valanghe che la rischia PER FARE UNA SCIATA mi pare oltre che fuori luogo, alquanto irriverente. Ognuno la pensi come vuole. |
irriverente lo è se interpreti la frase alla tua maniera ma non come la intendevo io! Non accenavo ad un pompiere che si ferisce sul lavoro come non si parlava di una esperta che è rimasta sotto per motivi di lavoro... Era solo un paragone tra due esperti di un mestiere che rimangono vittime dei pericoli che meglio di chiunque altro sanno affrontare |
Ok, adesso ho capito cosa intendi...
proverò a pensare ad un pompiere che si scotta toccando un ferro rovente davanti al quale c'è scritto grosso come una casa ATTENZIONE:SE LO TOCCHI TI BRUCI e ad un esperto di valanghe che rimane travolta da una massa passando in un luogo con scritto grande come una casa ATTENZIONE: QUANDO PASSI CADE UNA VALANGA... poi valuterò il motivo del gesto inconsulto da parte dei due esperti, poi trarrò le mie conclusioni... _________________ www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa - |
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Deiv
Registrato: 20/11/07 18:01 Messaggi: 403 Residenza: Bellano
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furbo
Registrato: 17/03/07 19:23 Messaggi: 4145 Residenza: milano
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Inviato: Lun Gen 21, 2008 1:59 pm Oggetto: |
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Fabrizio Righetti ha scritto: |
....
Ripeto si posson trovare tutte le scusanti che si vogliono, ma comunque hanno sbagliato loro.... |
su questo sono assolutamente daccordo, sul discorso della fatalità invece, considerando le persone coinvolte, ho qualche dubbio _________________ La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile |
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furbo
Registrato: 17/03/07 19:23 Messaggi: 4145 Residenza: milano
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Inviato: Lun Gen 21, 2008 2:04 pm Oggetto: |
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Domonice ha scritto: |
...
proverò a pensare ad un pompiere che si scotta toccando un ferro rovente davanti al quale c'è scritto grosso come una casa ATTENZIONE:SE LO TOCCHI TI BRUCI e ad un esperto di valanghe che rimane travolta da una massa passando in un luogo con scritto grande come una casa ATTENZIONE: QUANDO PASSI CADE UNA VALANGA... |
da nessuna parte c'è mai stato scritto "se passi da li cade una valanga" ma semmai "se passi da li c'è il pericolo che si stacchi una valanga". Mentre un ipotetico cartello "se lo tocchi ti bruci perchè è rovente" è più plausibile. Questo non significa però che anche una persona esperta che fa il possibile per non "toccarlo" poi per una distrazione o fatalità non commetta un errore... _________________ La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile |
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