Il silenzioso e magico mondo del Rotondo. E della neve.

[calimero]

Eh, la neve.
C’è poco da fare, quando me la trovo sotto i piedi l’approccio alla montagna ( il mio, ovviamente ) cambia.
Attrazione fatale , affinità ( poco ) elettive, questione di feeling. Questione forse di quello che si vuole. Ma è così.
Neppure quando da alleata, la neve, si trasforma in ostica e coriacea oppositrice le mie sensazioni a riguardo mutano.
Già, oppositrice. Proprio come in questo giro nella solitaria e selvaggia Val di Paj. 50 cm di autentico mastice bianco adatto, come ha detto il socio, a sigillare i serramenti. Nuova ma già crostosa, sfondosa, collosa. Di tutto. E soprattutto sorprendentemente tanta, in questo cantone, più di quanto ci aspettassimo.
Neve di un peso specifico impressionante, da materia primordiale, che generava , ad ogni pestata, uno zoccolo di 25 cm e qualche chiletto da attaccare sotto le ciaspole.
Saranno certo anche attrezzi infernali, le care e vecchie ciaspole, ma in questo caso attrezzi quasi benedetti. Pensavo non lo avrei detto mai più. Ed invece...
Ne è uscito un continuo e sfiancante ( ed entusiasmante ) lavoro di pistatura e battitura per oltre 1.100 metri di dislivello, e per lo più oltre quota 2000 sotto le morse di un sole ed un caldo allucinanti per il periodo. Da maniche corte.
Poco male. Anzi. Ero contento come un bimbo a Gardaland , anche spendendo le ultime energie residue tracciando il ripido pendio sud est del Pizzo Rotondo, alla ricerca di una via di salita alternativa dopo che avevamo valutato come troppo rischioso , visto il carico e le temperature, il gonfio e ripido scivolone che portava alla Bocchetta di Stavello.
Abbiamo cercato di beffare la montagna dalla cresta opposta, in apparenza ( ma solo in apparenza ) meno carica, ma ci siamo dovuti accontentare dell’anticima est, 20 metri sotto. Per passare oltre, serviva una corda lunga per una calata in doppia da un intaglione. Corda che non avevamo. E' andata lo stesso benissimo così.
Rimane nel diario una gran bella giornata spesa in un angolo appartato delle nostre prealpi, solitario, selvaggio, silenzioso e magico.
Un angolo fatto di piccole e al contempo grandi cose, da assaporare in uno stato quasi contemplativo.
Un luogo sghembo, con la segnaletica messa nei punti meno indicati, con le paline di indicazione rotte da chissà quanto e non riparate.
Grigio, uggioso e autunnale nella parte bassa della valle, esploso in una ordalia di bianco e di blu sopra la coltre di nubi.
Realmente magnifico.
Ed ora inizi la stagione skialp. Con la neve sotto i piedi, la Malia è tornata prepotentemente a farsi sentire. L’avevo lasciata in letargo sul Rodano qualche mese fa. E’ ora di andare a svegliarla e a riprenderla. O forse è ora che lei riprenda me.

Con l’inesauribile Desmosocio Saldeg, che nella neve da pistare ci sta come un topo nel formaggio...

Qualche immagine :

Pitagorico


La carezza del silenzio


Segnali subliminali


In chiave di Fa


Ipotesi


Natività


Il mare d'inverno


O troverò una strada, o ne farò una..


Studi di settore


Orizzonte verticale


Raccogliendo il sole


C'è un re


Backtrackin'


Biancograt


E intanto l'autunno sfuma...



Ciao, grazie dell'attenzione, alla prox !
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calimero

[lupin-3]

Bravi! Fa strano vederti davanti al desmosocio
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http://www.asbbi.it/

[rediquadri]

Bello! Peccato per la cima ma avrai occasione di tornarci, magari con neve migliore!
Ormai cmq la vostra stagione è arrivata
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"Go hard or go home" (Jake la Furia)

[giudirel]

Mancato tre volte (sempre in sci) a poche decine di metri dalla vetta... ma il pendio mi pareva troppo carico...

[Franz]

[waxy79]

Pienamente d'accordo (a metà) col Franz
Sugli attrezzi infernali, purtroppo, sono costretto a vederla in modo diverso, mentre quoto in pieno il giudizio su "Il mare d'inverno": è davvero meravigliosa... ancora di più se abbinata ad alcuni passaggi della canzone... Il mare d'inverno è un concetto che il pensiero non considera. E' poco moderno, è qualcosa che nessuno mai desidera... beh insomma, proprio nessuno nessuno direi di no!
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Il mondo è dei bravi, e i coglioni se lo godono

[Domonice]

Ottimo report al solito. Quoto per la foto del mare d'inverno, fantastica. Per le ciaspole no comment. Redimiti!
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www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa -

[fabiomaz]

Io vado controcorrente!
Report sottomedia.

Con il ritorno della neve sono abituato alla tua "eccellenza" (detto come M. Burns).
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"TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota

[matteo81]

Massì chissene delle foto, alla fine ha parlato di montagna e di quanto ha provato e per me è ciò che conta.