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   Grignone - Canalone Ovest + Cresta di Piancaformia, 07/12/2019
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Onicer  maurizio1972   
Regione  Lombardia
Partenza  Cainallo  (1300 m)
Quota attacco  2100 m
Quota arrivo  2410 m
Dislivello della via  300 m
Difficoltà  AD- ( pendenza 50° / II in roccia )
Esposizione in salita Ovest
Rifugio di appoggio  rif.bietti
Attrezzatura consigliata  normale dotazione d'alpinismo,eventualmente utili 2 piccozze.
Itinerari collegati  Grigna Settentrionale (2410m), canalone ovest
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento IL SELVAGGIO WEST DEL GRIGNONE
Con Ale, Daniele e Fabio.
Era da tempo che volevo salire questa via classica e aspettavo le condizioni che rendessero il canale completamente innevato. Grazie ai soci che hanno accolto la richiesta, nonostante avessero differenti progetti sempre sul bellissimo versante Ovest. La sveglia alle 3.30 ti ricorda che l’alpinismo invernale è impegnativo ancora prima di calzare i ramponi; anche le candele della Fiesta sembrano accusare il risveglio brusco… Incredibilmente l’aria è molto mite anche al Cainallo e, complice una leggera copertura nuvolosa nottetempo, ha impedito un buon rigelo. Preferisco barbelare un po', ma avere meno timori lungo il canale. Gli iniziali timori e la giusta riverenza nei confronti della montagna si stemperano andando incontro all’alba… Alla porta di Prada è impossibile non lasciarsi ammaliare dal risveglio del sole sul Monte Rosa. Il cielo si è completamente ripulito grazie al vento da Nord, molto meno intenso di quanto previsto e quasi assente su questo versante. La neve è presente su tutto il percorso e come al solito bisogna prestare attenzione nei traversi per la Bietti, anche se con le dovute cautele si arriva anche senza ramponarsi. Molti pendii hanno scaricato e in quei punti la neve è più marmorea e insidiosa, fuori traccia, invece, non completamente trasformata, soprattutto sopra la Bietti e nel versante sottostante il Sasso dei Carbonari. Salendo oltre la Bietti vediamo altri alpinisti impegnati anche su altre e ben più impegnative vie (Magic Line compresa). Scegliendo il percorso migliore si sale tenendo come riferimento 2 torrioni a guardia del canale. Solitamente, con buona neve, si sale direttamente e ripidamente (noi abbiamo tracciato così) per traversare poi a destra una cinquantina di metri sotto una fascia di rocce apparentemente invalicabile. In alternativa si può salire ulteriormente in un canalino che adduce al punto in cui si dipanano 3 itinerari: a sx canale di sinistra, diritto via Zucchi e con traverso esposto a dx per portarsi all’imbocco del canale Ovest. Come detto noi abbiamo preferito deviare sulla destra più in basso per evitare un traverso più ostico; la pendenza è però sostenuta e richiede neve ben assestata. Fino a questo punto la neve era discreta sulla traccia, fuori traccia, invece, sfondosa e non completamente trasformata; ottimo l’innevamento e la consistenza all’interno del canale, che presenta i salti rocciosi completamente coperti. La descrizione tecnica non rende la bellezza dell’itinerario… stretti tra pareti strapiombanti di dolomia, si sale su un candido tappeto, che ha come sbocco il cielo azzurro immacolato; alle spalle, precipite 2000mt più in basso, il blu del lago. E’ un privilegio avere una montagna come questa e panorami degni dei più bei fiordi norvegesi. E’ altrettanto privilegiato afferrarne il cuore salendo il selvaggio ed ombroso versante Ovest… Incontriamo il sole solo all’uscita, fatta direttamente alla ringhiera del Brioschi (ore 10.50, poco meno di 5 ore con tutta tranquillità, soste, foto e sfottò vari). Optiamo in discesa per la cresta di Piancaformia, saltando solo il primo tratto, non convincendoci troppo la neve farinosa con roccia scoperta sotto. Anche il resto della cresta non sarà banale, perché la bellissima traccia segue precisamente il filo e presenta i salti di roccia appena coperti da neve non trasformata. Più in basso la neve è invece ormai cotta e crea un pericoloso zoccolo. Ma data l’ora e il rialzo termico (seppur debole) non potevamo chiedere di meglio. I giorni successivi le condizioni sono ulteriormente migliorate, fino alla perturbazione odierna che ha ovviamente rimescolato le carte in tavola… Un saluto a Lorenzo Festorazzi, Valerio Annovazzi e Silvano Arrigoni incontrati mentre tracciavano una nuova via alla sx del canale Ovest
Foto 1 - ingresso del canale
Foto 2 - sezione superiore
Foto 3 - uscita verso la ringhiera del Brioschi
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