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Monte Disgrazia, Cresta O-NO (via normale), 04/06/2010 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | guidoval |
Regione | Lombardia |
Partenza | Piana di Preda Rossa (1955 m) |
Quota attacco | 3387 m |
Quota arrivo | 3678 m |
Dislivello della via | 1750 m |
Difficoltà | PD+ ( pendenza 35° / III in roccia ) |
Esposizione in salita | Ovest |
Rifugio di appoggio | Rifugio Ponti, 2559 m |
Attrezzatura consigliata | Normale dotazione per una via normale su cresta di misto e avvicinamento su ghiacciaio |
Itinerari collegati | Monte Disgrazia (3678m), Cresta O-NO (via normale) |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | In realtà questo è un report di sci alpinismo, ma non funzionerebbe il collegamento al relativo itinerario già presente in on-ice.
Primo giorno senza instabilità a nord delle Retiche e ultimo di zero termico relativamente basso: cielo sereno, calma di vento, ottimo rigelo notturno. Dal parcheggio di Predarossa 20' pianeggianti di portage, 5' seguendo le lingue di neve subito portante, poi copertura continua. A 2400 il manto è definitivamente bianchissimo e liscio, tirato a nuovo dalle sbuferatine di stau degli ultimi 5 giorni. Canale Schenatti (ma perchè "canale"? è così largo e aperto che ha più della parete...) in neve durissima e un po' segnato solo in basso. Cresta in splendida forma fotografica. Rispetto alla stessa gita dell' anno scorso col Bono & C. condizioni molto migliori sotto ogni aspetto, e già era stato un Gitone. Con Rossano la salita è volata deliberando a maggioranza assoluta su alcune questioni delicate ormai non più eludibili che vanno dall' abolizione del notariato alle proprietà nutrizionali della taragna al forno fredda nello zaino, passando per la reintroduzione della leva obbligatoria. Poi un' ora di salotto appollaiati in 8 in cima con la combriccola Martazinal-Gabriele aspettando inutilmente il remollo dello Schenatti, ma utilmente apprendendo da Cesare guardiacaccia sulla tecnica natatoria del cervo, e dei preconcetti duri a morire sulle preferenze del gallo forcello. Per me il Disgrazia è la sci alpinistica perfetta (non l' unica, certo!). Con la strada aperta fino a Predarossa partenza alta, dolce e aperta lungo le torbiere. Poi sempre spazi ampissimi, terreno vario e redditizio il giusto, sguardi costantemente incorniciati da barriere rocciose eleganti, la linea ombra/sole stagliata lungo tutto il pendìo alto. Lo Schenatti ripido ed esposto il giusto per salirci e poi sciarci con un minimo di ingaggio; la cresta elegante, facile ma non banale, finisce prima di stancare. E alla fine di una sciata Top Twenty in the Alps, la sgambatina sui pratoni della grande torbiera, i ruscelletti gonfi, il Legnone innevato incorniciato all' orizzonte. Sì, come ha chiosato il Ross: oggi non possiamo lamentarci. Foto (scegliere è stato duro...): combriccola Martazinal in cresta, in discesa sullo Schenatti, e dalla Sella di Pioda. |
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