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   Zucco Pesciola, Spigolo dei Bergamaschi, 22/09/2016
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Onicer  oscarrampica   
Regione  Lombardia
Partenza  Valtorta - Loc. Ceresola (Valle Brembana) (1340m)
Quota attacco  1950 m
Quota arrivo  2092 m
Dislivello  150 m
Difficoltà  AD+ / IV+ ( IV+ obbl. )
Esposizione  Nord
Rifugio di appoggio  Rif. Lecco
Attrezzatura consigliata  Corda 50m, 6-7 rinvii
Itinerari collegati  Zucco Pesciola (2092m), Spigolo dei Bergamaschi+Cresta Ongania
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Falliti alcuni tentativi per provare ad organizzare un’ ultima giornata su qualche 4000 e certo delle mie precarie condizioni fisiche causa raffredorone propongo a mio figlio Armin di andare ad arrampicare. Ultimamente non ha voglia di faticare per monti, cosa che faceva invece volentieri quand’era più piccolo. E allora con un po’ di timore paterno gli propongo una via di mezzo tra l’arrampicata e la montagna: lo Zucco Pesciola che garantisce ambiente alpino e protezioni quasi da falesia su roccia dolo-simile. Partiamo e mentre guido gli consegno moschettone e cordino per far prove di mezzo e barcaiolo: non glieli ho mai insegnati prima perché non m’ero mai sentito pronto per portarlo in ambiente. Ora è cresciuto, maturato, si può contenere il rischio e sono felicissimo di passare di nuovo una giornata con lui in mezzo ai monti. La sveglia segue i ritmi della scampagnata in allegria e solo alle 10 del 22/9/2016 partiamo dal park di Ceresole Valtorta. La giornata meteo combatte tra nubi, sbuffi e squarci di sereno per cui quando passiamo il Rif. Lecco ed entriamo nel vallone dei Campelli , sembra di stare in Scozia: la parete appare e scompare a mescolare ulteriormente la confusione che ho in testa sull’ubicazione della via da fare. L’intenzione era scegliere la via più facile che mi sembrava fosse lo spigolo dei bergamaschi (a fianco della via bramani fasana) e ci troviamo invece all’attacco della variante dei bergamaschi che sta di fianco alla Via Comune per accedere sopra alle Vie Gasparotto ecc.. Ignaro dell’errore arrampico su questo tiro di IV° grado forzando il camino e la successiva placca. Poi Armin arriva alla parete e recuperatomi mi accorgo dell’errore: siamo all’attacco del diedro bramani: cerchiamo a sx divagando per cenge finchè una scharita nelle nebbie ( e anche nelle mia cognizione geografica del luogo) mi fa comprendere l’errore commesso. Siamo da tutt’altra parte e allora scegliamo di proseguire le esercitazioni di giornata calandoci in doppia e andando a cercare l’attacco giusto della via. Quando lo troviamo, costeggiando vs dx il sentiero basale è tardi e mangiato qualcosa propongo a d Armin di provare lui: sale deciso e tranquillo, bello da vedersi (in falesia mi ha ormai superato ma in ambiente è alla prima volta), supera lo strapiombino (pass. di IV°) e appare oltre sulla mia verticale per poi sparire e raggiungere la sosta. Un occhiata all’orologio e alla promessa fatta a mia moglie m’inducono alla rinuncia per amore e allora via con l’ennesima prova. Grido ad Armin le istruzioni per slegarsi un capo della doppia corda e infilarlo nell’anello di sosta per calarsi poi in doppia. La voce tranquilla con cui mi risponde, mi rilassa: sembra un grande, capisce al volo ed esegue senza timori. Scendere in doppia lo esalta e io esulto nel vederlo atterrare sano e salvo. Il sorriso con cui torna da me è la gioia più profonda: bella ,bellissima giornata in cui la maturità alpinistica di Armin (considero tale l’equilibrio necessario tra l’aver paura e il non averne troppa) ha fugato ogni tensione che altrimenti non m’avrebbe permesso di divertirmi. La via sarebbe proseguita con altri tiri tra il terzo e il quarto grado mai troppo continui e con un’arrampicata piacevole e divertente..sarà per la prossima volta! Torniamo e nella felicità che esprime raccontando le proprie emozioni, colgo la mia. Grazie campione, alla prossima. Da padre ero e sarò ancora preoccupato: sempre in bilico tra un amore trascendente per la montagna e la consapevolezza dei rischi che vi s’incontrano. Sarà lui ad andare dove lo porterà il cuore. Forza Armin. Foto1 le via dello Zucco Pesciola Foto2 Armin scende dal camino Foto3 Armin sullo Spigolo

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