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Corno Miller, dalla Val Miller con discesa in val Salarno e rientro, 12/05/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Giacomo cordamolla |
Gita | Corno Miller, dalla Val Miller con discesa in val Salarno e rientro |
Regione | Lombardia |
Partenza | Malga Premassone (1585 m) |
Quota arrivo | 3373 m |
Dislivello | 2773 m |
Difficoltà | BSA+ |
Esposizione in salita | Varia |
Esposizione in discesa | Varia |
Itinerari collegati | Corno Miller (3373m), dalla Val Miller |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Si arriva comodamente (a parte uno scannafosso nella parte iniziale dopo il Ponte del Guat) a Malga Premassone. In caso si arrivasse presto (noi poco prima delle 6) per pagare il parcheggio, come segnalatomi dalla ragazza al ristoro, lasciare un promemoria sul cruscotto e pagare poi al rientro, altrimenti si rischia la multa.
Sci a spalla si arriva fino poco sopra le scale del Miller (quasi del tutto sgombre da neve). Poco dopo il crocifisso ligneo, tenendo la sx orografica si calzano gli sci, senza più toglierli. Il rigelo è stato ottimo (al parcheggio 0.5°C alle 5:50) ma riusciamo a salire tutto sci ai piedi (senza rampanti) fin sotto il canale finale di Passo Adamello, stando a dx del roccione (diversamente da come indicato nell'itineario collegato). Lì imbocchiamo lo stretto canalino centrale (occhio che si sente un poco l'acqua sotto ed è largo non più di 1 metro – pendenza sui 55°) chi con picca e ramponi (io) chi solo con ramponi (Marzio). Passato il tratto suddetto la pendenza va scemando e il pendio diventa ampio, ma teniamo comunque gli sci in spalla sino al passo. Da lì, ricalzatili, saliamo fino a 5 m dalla vetta del Corno Miller, che raggiungiamo a piedi (no ramponi). Scendiamo poi sul pendio nord su neve non del tutto trasformata ma che tiene bene, traversando poi aggirando i Corni di Salarno (tratti pattinando) per imboccare infine la vedretta di Salarno. Stando a sx scendendo non vi sono salti di roccia e, nonostante la neve sia un pelo dura (erano circa le 10:45), il grip è comunque buono (in basso un breve tratto svalangato è evitabile). Dalla base dei corni poi ottimo firn sino al Prudenzini. Risaliamo poi con l'idea di svalicare passo Miller (breve tratto senza sci per passare sul gradino che supera il coster di dx) ma il meteo inizia a peggiorare (comunque no nebbia). Ci ritroviamo un pelo alti rispetto al sentiero (che sui 2400 m traversa lungamente quasi in piano – tenere come riferimento la corrispondenza lago Dosazzo-passo Miller se si vuole raggiungere quest'ultimo). Noi, sapendo che la bocchetta del Remulo era un passaggio possibile, trovandoci più comodi, la andiamo a raggiungere (ultimi 10 m su roccette solide di II grado o giù di lì). Il versante Miller, dopo le titubanze iniziali (sono quasi le 14), si rivelerà una sciatona sino ai bordi del lago Miller, su pendenze ideale e pendii ampissimi (visibilità ancora buona anche se nuvoloso). Per non spingere troppo tentiamo una ripellata (breve – 150 m) sul lato sx orografico ma guadagniamo assai poco, comunque senza ravanare troppo giungiamo al punto dove avevamo calzato gli sci in mattinata. Da lì sulle scale riguadagniamo l'auto ampiamente soddisfatti. P.S. dislivello e sviluppo (32,238 km) sono da gps. Mi sa che la bocchetta del Remulo è ben più alta di quello quotato su Kompass (2850), visto che, sia da dati nostri che da quello trovato a http://www.openstreetmap.org/browse/node/565219265 è sui 2950 m circa. Partecipanti: Giacomo e Marzio |
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