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   Punta di Scais, cresta Sud integrale
Zona  Lombardia - Orobie
Partenza  Fiumenero (700m)
Quota attacco  2900 m
Quota arrivo  3038 m
Dislivello  200 m
Difficoltà  AD / IV ( IV obbl. )
Esposizione  Sud
Rifugio di appoggio  Baroni al Brunone
Attrezzatura consigliata  normale da alpinismo su roccia; corda da 50mt, dadi medi, casco, cordini
Orario indicativo ore 08.30 (solo salita)
Periodo consigliato da Giugno ad innevamento
Descrizione Da Fiumenero imboccare, nei pressi del cimitero ad inizio paese, il ripido sentiero n°227 per il rif. Baroni al Brunone che si raggiunge dopo c.ca 3.00h di salita e poi seguire le indicazioni scritte, su alcuni sassi dietro il rifugio, per il pizzo Redorta;
dopo alcuni minuti di cammino si raggiunge un cartello C.A.I. che smista il sentiero in tre percorsi, dei quali si dovrà seguire quello per la vedretta di Redorta, contrassegnato da bolli rossi che continua su sfasciumi, con pendenza regolare e velocemente ci si avvicina alla bastionata rocciosa del pizzo Redorta.
Dopo circa 00.45min. di cammino si raggiunge una pianeggiante pietraia(tutto ciò che è rimasto dell’ antica Vedretta di Redorta inferiore), fino a tarda primavera innevata, da cui si alza ripido il lungo Canalone di Redorta(vd. It. 30b e 30c); all’ inizio del pianoro vi è un masso piatto con due diverse indicazioni:una, a sinistra, per la via Normale, e l’altra, a destra, per il Canalone, delle quali dovremmo seguire la prima, che con una decisa deviazione a sinistra, porta alla base di un canalino non difficile.
Dopo averlo risalito completamente(attenzione agli sfasciumi che ingombrano il canale) si prosegue, seguendo le evidentissime tracce, con una diagonale che taglia tutto il ripido pendio sfasciumoso della morena e con un ultimo strappo si arriva davanti alla vedretta di Scais(o di Redorta superiore; c.ca1.00h dal pianoro).
Dalla base del ghiacciaio(utili i ramponi, soprattutto a fine stagione) si inizia a risalirlo su terreno non molto ripido, puntando all’evidente intaglio della bocchetta di Scais.
Poco prima di toccare la suddetta bocchetta, verso sinistra, si nota un evidente canale-diedro verticale che sale verso la cresta della Fetta di Polenta; si risale allora tale canale-diedro, con percorso non sempre obbligato su roccia abbastanza solida ed appigliata, e lo si supera con non facile arrampicata, sino a giungere in sosta(15m di III°/IV°, fino al IV°+ un passo con poca neve; sosta su 2 ch. con cordino in loco).
Da questa si prosegue risalendo un specie di rampa detritica abbastanza inclinata, che sale verso sinistra e che conduce in cresta; risalendo poi questa sul filo, per rocce rotte e sfasciumi instabili, si giunge facilmente(I°/II°) sulla sommità della quota denominata “Fetta di Polenta”(m 2997-ometto).
Dalla “Fetta di Polenta” si prosegue sul filo di cresta verso Nord per alcuni metri, poi, aggirata a sinistra(Ovest) una piccola elevazione del crinale, si raggiunge in discesa una piccola forcella, ove è presente una fettuccia che costituisce l’ultima sosta del Canale Est di Scais.
Dalla bocchetta si risale, superando verso destra un altro risalto della cresta e raggiungendo in discesa l’intaglio alla base del Torrione Curò; da questo si attacca il Torrione scalandolo a destra del suo ripido versante Sud e per rocce rotte, con percorso non obbligato, se ne raggiunge la vetta(25m di II°+/passi di III°;sosta su spuntone).
Dalla vetta della Torre Curò(m 3012) si procede per qualche metro verso Nord, poi con una calata in doppia di 20m(cordino in loco) si approda alla strettissima ed aerea bocchetta(m 2996) ove sbuca da sinistra anche il Camino Baroni della via normale di salita; da questo intaglio, seguendo l’ultimo tratto della normale, prima superando un salto di qualche metro, poi lungo una crestina aerea(esposto) ed infine lungo la placca Baroni (pass.IV-; chiodo per calata alla sommità di essa) si raggiunge la vetta(Punta di Scais, mt 3039-crocetta in ferro).
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento  N.B.:dai piedi della piodessa Baroni è possibile aggirare il passaggio sulla sinistra, risalendo uno stretto canalino con difficoltà di III°-, fino a sbucare al di sopra della placca.
Gran bella salita, lunga e remunerativa, che oltre ad essere una parte della "traversata delle sei cime", può costituire una più che soddisfacente salita a se stante.

1) in ROSSO la cresta Sud; in VERDE la calata in doppia, in VIOLA la normale (discesa-doppie da 30mt)del Camino Baroni, in BLU l'avvicinamento alla bocchetta di Scais
2)l'imponente cresta Sud vista dal Polledrino di Coca
Itinerario visto  47324 volte
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