Descrizione |
Lasciata l’auto al parcheggio a q. 1990m (munirsi di permesso pagando ticket presso una macchinetta in località Rogorbello), raggiungere in breve il rif. Schiazzera (m 2080) e da qui seguire a dx il sentiero che porta all’ampio passo di Schiazzera (indicaz. per Lago di Schiazzera, 1h e 45’, e Monte Croce). Quindi, per tracce di sentiero, risalire il ripido pendio che porta in vetta alla Cima Schiazzera (circa 2h dalla partenza). Scendere sul versante opposto per qualche decina di metri su vaghe tracce, fin quando comincia la lunga cresta. Una breve salita su roccette seguita poi da una delicata discesa in disarrampicata, portano a un intaglio. Scalare il torrione (passaggi di IV), cercando i punti dove la roccia è migliore, fin sulla cima. Con diversi saliscendi, si raggiunge la vetta della Cima di Schiazzera occidentale. La cresta continua quindi alternando tratti su buona roccia ad altri più friabili e con sassi a volte instabili, tra salite, discese e tratti orizzontali. I diversi tratti in disarrampicata richiedono molta attenzione, anche perché solidi spuntoni per eventuali brevi calate in doppia (abbandonando cordini), non sono molti. Lungo la cresta non sono presenti né spit né chiodi, quindi cocorre sempre cercare i punti più semplici da percorrere, soprattutto nelle discese. La parte più impegnativa della cresta termina nei pressi di un passo, dal quale, sempre seguendo la cresta ora più facile, si arriva sulla cima del Pizzo Banderola. Ora proseguire lungo la cresta, aggirando qualche torrione a dx o a sx a seconda di dove più opportuno, fino al Passo Portone (cartelli indicatori). Quindi per comodo sentiero, scendendo a sx si torna al rif. Schiazzera. |