Castello di Gaino, quanti insegnamenti in una sola volta...

[Vezz]

Mai avrei pensato che una montagnetta di 866 metri regalasse così tante emozioni tutte in una volta. Più o meno piacevoli, ma pur sempre emozioni. Nel nostro piccolo, una bellissima avventura (a posteriori).
Sabato è tempo di salire la cresta sud-ovest al Castello di Gaìno, una via alla portata con alcune possibili varianti sulle quali metterci alla prova. Siamo all'attacco prima delle 9; un doppio fallimento su quello che abbiamo poi pensato essere un tiro di falesia (6a credo) ci fa capire che la giornata ce la dobbiamo sudare tutta. Ripartiamo sulla variante di fianco e, senza ulteriori problemi giungiamo fino all'anticima, testando tra l'altro la conserva protetta e attrezzando da noi, anche piuttosto bene, tutte le soste. Domiamo anche uno strapiombino di V+; ma cediamo sotto quello successivo: la stanchezza (e la difficoltà!) si fa sentire.
Da qui inizia un lungo tratto che noi affrontiamo slegati (e senza le dolorose scarpette). Risulterà per nulla banale e assai didattico, necessari sicurezza e piede fermo. Il caldo, fin qui più che sopportabile è ora soffocante. Abbracciamo finalmente la croce di vetta pronti a goderci il panorama sul lago.
La salita si è rivelata più bella e varia del previsto e di stampo alpinistico per noi che solo da poco ci siamo avvicinati a questo mondo.

Siamo stanchi e soddisfatti. Forse è per questo che non ci curiamo troppo della direzione di discesa da prendere. Finiamo così in mezzo a un fitto bosco, il bosco più intricato che abbia mai visto potrei dire esagerando un po'. Certo è che ci passiamo tre ore nel tentativo di sbucare all'attacco della via costeggiando il roccioso fianco occidentale del monte (si veda la prima foto del report del Franz). Fa caldo, l'acqua è finita da tempo, non c'è un solo sasso stabile e la metà degli alberi è secca e si spezza al nostro tentativo di aggrapparvici. Ma l'unico modo di uscire da questo tetro labirinto è continuare a camminare. Siamo costretti a fare su e giù più volte per cercare un passaggio tra la vegetazione. Talvolta si rende necessario aggirare grossi speroni rocciosi. Proprio su uno di questi giungiamo dopo un paio d'ore, il bosco sembra aprirsi: possiamo vedere.
Ecco, vediamo l'attacco della via, a un centinaio di metri in linea d'aria. Peccato che da esso ci separi un bel precipizio. Disarrampichiamo qualche metro, prendendoci forse qualche rischio, in cerca di una via che non c'è. Niente da fare, non si passa. L'unica è risalire e compiere un nuovo immenso giro. Torniamo sui nostri passi tra massi pericolanti e legni insidiosi. Stringendo i denti, ci alterniamo a batter la pista. Nello scendere scorgiamo una strada. Siamo certi: è lei l'unica nostra speranza. Troviamo un canalone che con scivoloni prima e tre doppie poi ci porterà dritti sull'asfalto. Facciamo appena in tempo a far su la corda che passa un'auto. I passeggeri ci guardano straniti.. chissà perchè?!

Ma veniamo alle foto. Il fatto che non ne abbia nessuna della discesa testimonia lo stato d'animo del momento e contribuisce a farla rivivere soltanto nei ricordi:

La via è indicata da dei bolli, alcune V indicano le varianti


A farci compagnia sono il Garda...


...ed il vicino monte Pizzocolo


D'obbligo una pausa a rimirare il lago


Davvero strana questa cresta, ovunque circondata da verdi boschi


Da una prima anticima, scorgiamo la seconda parte di percorso


Il socio in avanscoperta


Bello scorcio


Riprendiamo a salire


Bellissimo questo tratto, e anche il prossimo strapiombino




Altro scorcio


Stiamo ora procedendo slegati


La cima è vicina...


...e finalmente raggiunta!


Occhieggia il Pizzocolo


Un'occhiata a nord prima di iniziare quella che si rivelerà un'interminabile discesa

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Le montagne da lontano paiono azzurre...
...solo avvicinandole puoi scoprire il loro vero colore.

Qualche mia foto

[dany.1982]

belle le foto.... e che mega ravanata vi siete sparati in discesa ??? mi riconosco comunque.... spesso e volentieri perdermi è all' ordine di tante uscite .

[Franz]

Oooohhh, queste sì sono delle belle foto!
Ma la placca finale bianca a spit l'avete fatta? Per me è stata bellissima!
Meno "boulderosa"dei due torrioni sotto...

[leo]

Complice la giornata, complice il panorama, complice quel cavolo che volete ma sticazzi che belle foto

... anche noi c'eravamo persi in discesa, però era andata un pò meglio
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“quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.”

[m@istr@c]

Brai, certo che prima o poi tutti (o quasi) passano dalla divertente e famosa cresta di gaino

No comment per le foto, sembra più bello il panorama visto dalle foto che in realtà

Prossima tappa la cresta segantini (se non l' hai già fatta) ?

Ciao

[Vezz]

Grazie a tutti!

[lauretta]

[leo]