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Valanga sotto il Redentore (M.Guglielmo)
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Autore Messaggio
Fabrizio Righetti



Registrato: 13/02/07 16:03
Messaggi: 3768
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Ven Gen 16, 2009 3:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

Condivido e aggiungo.

Con il caldo diventa disponibile H20 allo stato liquido, questa gioca in due modi:
1) percola nel manto nevoso e lo appesantisce, quindi la gravità ha gioco più facile
2) funge da lubrificante agevolando lo scivolamento della massa nevosa sul substrato

Ripeto avviene la stessa cosa per le rocce. Se non vi è un 'orizzonte di scollamentol', un lubrificante è ben difficile che si abbia uno scorrimento. In questo caso la massa nevosa ritrova il suo equilibrio anzichè con una deformazione rigida (la crepa) con una deformazione plastica (scivola, si piega e si deforma).

I cristalli a calice sono un altro esempio di orizzonte di scollamento che si può realizzare tra manto nevoso e substrato roccioso o tra due strati di neve.

Fabrizio
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guidoval



Registrato: 27/05/07 22:14
Messaggi: 3563

MessaggioInviato: Lun Gen 19, 2009 11:53 pm    Oggetto: Re: .. Rispondi citando

fm74 ha scritto:
[mi sono convinto che c'è una situazione pericolosa. I bollettini sono fuorvianti.

Apparentemente le condizioni del manto nevoso sono buone, ma in verità sotto un metro, un metro e mezzo di neve, si sono creati vuoti anche importanti a causa del terreno caldo su cui sono cadute le nevicate di dicembre.

E' probabile che le scaldate, anche non eccezionali, destabilizzino questa situazione, creando distacchi apparentemente ispiegabili e in particolare su quei pendii dove non si sono verificate fratturazioni subito dopo le nevicate di fine dicembre.

Tutto questo su pendii apparentemente solidi (anche perchè l'impressione è di sciare in 30 cm di neve nuova su fondo ben consolidato).


Un' impressione simile l' ho anch'io da appena prima di Natale. Non mi lascia dubbioso tanto il terreno caldo, quanto l' eccezionalità di ogni evento meteo del tardo autunno-inizio inverno e del loro susseguirsi. Insomma tantissime singole precipitazioni,ognuna eccezionalmente abbondante,ogni possibile provenienza e intensità dei venti associati, in un periodo anomalo in cui i fattori che contribuiscono ai vari metamorfismi (irraggiamento, variazioni delle temperature, ecc) sono stati poco efficaci. Inoltre adesso a terra il manto ha spessori variabilissimi in misura eccezionalmente diversa su uno stesso pendìo a seconda delle zone di cresta, di accumulo, di erosione eolica: magari in cresta terreno pelato, 30 m più sotto c'è un accumulo di 6 metri, a metà pendìo regolare 1,5, nel valloncello da 100 m2 che lo interrompe accumuli da 3 / 4 metri. A seconda delle situazioni descritte, in questo periodo si saranno verificati metamorfismi completamente diversi l' uno dall'altro, no? A me preoccupano quei sei metri sottocresta (e anche i 4 del valloncello a metà, anche se sembra piccolo come la terrazza di casa mia). Chemminkia è possibile analizzare dentro un mostro così? Ci va su qualcuno a scavarci dentro per vedere? Io so solo che se proprio ci devo sciare sopra mi irrigidisco.

A Natale ho girato lo stesso, ma per la prima volta in vita mia ero veramente teso. Vedere il bollettino valanghe trentino passare in 3 giorni da 4 a 2 con temperature costanti piuttosto fredde (0 termico sempre abbondantemente sotto i 1000), mi ha lasciato con un sacco di dubbi in testa, poi oh, è il loro mestiere sapranno quello che fanno. Ma se guardavo la montagna, l'impressione istintiva generale era di vedere qualcosa di precario. Anche adesso non mi piace molto. Devo però ammettere che il numero degli incidenti da valanga è relativamente basso in questa stagione, sembrerebbe...forse maggior prudenza e conoscenza? o davvero meno distacchi?

Bel thread interessante e di livello, complimenti a tutti per i contributi.
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leo



Registrato: 25/02/08 21:43
Messaggi: 6823
Residenza: 3gasio

MessaggioInviato: Mar Gen 20, 2009 6:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Molto semplicemente mi vien da dire che c'è tanta neve con una buona coesione, però quando questa appoggia su un manto erboso, e in più si appesantisce con il caldo, trova il suo punto debole proprio dove neve ed erba entrano in contatto
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Domonice
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Messaggi: 10745
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MessaggioInviato: Mar Gen 20, 2009 6:30 pm    Oggetto: Rispondi citando

leo ha scritto:
Molto semplicemente mi vien da dire che c'è tanta neve con una buona coesione, però quando questa appoggia su un manto erboso, e in più si appesantisce con il caldo, trova il suo punto debole proprio dove neve ed erba entrano in contatto

Beh in linea di massima il discorso è valido, anche se poi entrano in gioco tante variabili. Io mi ripeto nel dire che quella di quest'anno è una stagione che non ha precedenti nella nostra memoria storica pertanto bisogna affrontare con la massima attenzione ogni situazione!
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