Valanghe.... ed i media battono il ferro finché è caldo

[Fabrizio Righetti]

Buona giornata,
Lancio con tono non privo di un po di polemica un ennesimo sasso non nel lago ma contro i mezzi di informazione. Venerdì sera al TG3 ennesimo (giustamente) servizio sul rischio valanghe visto anche un ulteriore incidente nel Livignasco. Probabilmente le notizie di un possibile rialzo termico sulla regione alpina (che vi è stato ma non mi è sembrato un evento anomalo o parossistico) è giunto alle orecchie dei giornalisti e quindi giù con le considerzioni e le interviste. Tra le altre intervistano un tale (hanno omesso nome e qualifica) che ribadisce di stare attenti e poi dice che con il caldo la neve non si consolida. Ora finché dico una cazzata io qui sul forum poco male ma alla televisione questo non è ammesso ed è anche fuorviante e pericoloso. Uno con tale informazione è indotto a pensare che se il caldo non consolida allora sarà il freddo a farlo, del resto se non è zuppa è pan bagnato. E allora voglio dire che manderei il tipo e chi ha mandato in onda il servizio in Antartide dove la struttura della neve rimane inalterata per anni proprio perchè non fa caldo e poi vediamo se il rischio valangheè basso. Quando gli argomenti son delicati e complessi e magari di non immediata ricezione da parte del pubblico sarebbe bene astenersi dal dare informazioni telegrafiche e superficiali come purtroppo è solita fare la televisione.

Fabrizio

[espo]

problema trito e ritrito da secoli e purtroppo irrisolvibile. i giornalisti sparano le notizie perchè facciano audience e l'intervistato di turno spesso non è preparato (all'intervista se non altro) e deve dire 1000 cose in 10 secondi e finisce solo per far casino, in questo campo poi.... e cmq è vero non sempre chi parla è competente, anche se a occhi estranei potrebbe sembrarlo. avere una patacca non vuol dire sapere tutto e sopratutto non vuol dire saper spiegare questo tutto.

d'altronde nel campo neve anche chi opera nell'ambiente e avrebbe tutto l'interesse a conoscer bene fenomeni e terminologie precise se ne sbatte altamente le palle di questo. tipo gli sci alpinisti.

ricordo una bella gita in adamello con gli on ice questo autunno in cui, su argomenti del genere mi son sentito dare del "solito scemo" per la contestazione mia all'ignobile abuso dell' aggettivo "polverosa" riferito alla neve da parte del popolo sci alpinista.

non c'è poi da stupirsi purtroppo se la credenza comune che + caldo + pericolo valanghe sia enfatizzata dai media.
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roccia fiocca birra e gnocca

[furbo]

assolutamete d'accordo. Chissà perchè quando danno notizie di montagna si parla sempre in maniera imprecisa e sommaria con l'effetto di confondere quelli che ne sanno poco e di terrorizzare quelli che non ne sanno niente.

Ho degli amici che non frequentano i monti che mi considerano uno che ogni volte che va su "una parete" rischia la vita o che pensano che qualsiasi fiocco di neve al di fuori delle piste battute sia a rischio valanga.

Mi sa però che c'è poco da fare e per fortuna esistono sti forum dove chi vuole ha la possibilità di imparare un sacco di cose
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La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile

[espo]

[Fabrizio Righetti]

Era giusto una constatazione, concordo che non c'è modo di cambiare. Le notizie di qualunque tipo esse siano van prese così poi ad ognuno di noi cercare di capire (ma non sempre ne abbiamo gli strumenti) dove sia la realtà e dove la fantasia (malata) dei giornalisti.

ps. come dice giustamente espo, magari il tipo ha dovuto dire in 20" quello che normalmente dici i un quarto d'ora. Risultato ha fatto casino ed è venuta fuori una semiverità o una mezza stronzata (a seconda di come si guarda)

Fabrizio

[furbo]

[guidoval]

Parole sante. Ero in Tartano ieri e non si staccava da nessuna parte neanche a cannonate, il che lo so che non è un criterio scientifico di valutazione del rischio, ma vorrà pur dire qualcosa se passano in centinaia per le traiettorie più improbabili e non si è mossa una palla di neve!....
La guardo da un po' più lontano. Penso di vivere in un paese (bisognerebbe scrivere Paese con la maiuscola ma proprio non me la sento senza scoppiare a ridere - o a piangere, vedi tu-) che nel concreto se ne frega dei propri cittadini e del loro benessere/protezione/ salute. I soldi che versiamo in tasse vengono usati solo ed esclusivamente per comprare i voti di quelle categorie di cittadini che sono disposti a venderli, e qui sono molto numerose- e in metà del paese maggioritarie . L' interesse comune, in questo (piccolo) caso l'informazione generalizzata di protezione civile da rischi ambientali come le valanghe, viene sistematicamente abbandonato a quel pantano di retorica, confusione, disorganizzazione,incompetenza,luogocomunismo, avanspettacolo che è il connotato generale dell' azione pubblica nella nostra italietta. Era troppo poco folkloristico intervistare uno del servizio valanghe, no? Noi siamo più bravi,fantasiosi e creativi di quei coglioni degli Svizzeri che invece l' avrebbero fatto.
Meno male che ci siamo noi a tenere allegro il resto del mondo, peccato doverci vivere dentro.
Esagero? Dopo il casino delle motoslitte al Maniva, voci da tutte le parti per proibire le attività fuoripista (naturalmente tutte escluse quelle in motoslitta, no? ). Giovedì scorso in Val Brembana c'erano le pattuglie della Forestale a proibire lo sci alpinismo, e non per itinerari soprastanti abitati o strutture o vie di comunicazione. Certo lo "sconsigliavano", quando gli ho fatto domande più precise, ma comunque tu non potevi passare... per andare magari su una strada in mezzo al bosco.
Okkio! La legge Arnoldi, dal nome di quello stronzo di FI la cui competenza in materia è determinata unicamente dall' essere il marito di Daniela Zini, ha proibito la risalita delle piste da sci che sono a volte l' unico itinerario "sicuro" per andare poi dove cavolo uno ne ha voglia.
Sui forum noi a fare i brillanti perchè che cazzo ci vai a fare in pista, gli uomini veri stan sempre fuori, il CAI zitto come sempre, e intanto un passetto è stato fatto nella direzione più pericolosa per chi in Italia non è una categoria "forte", ma invece molto sacrificabile. E cioè vaffanculo quei quattro scemi che la domenica vogliono andare in montagna visto che lo sanno tutti che la montagna è assassina e il soccorso costa, glielo proibiamo per legge che noi siamo un governo che si preoccupa del cittadino (ed è gratis), così possiamo trascinare per altri 2000 anni Napoli che se gli tocchiamo qualcosa quelli sì che non ci votano più, anzi con questa storia dei danni da diossina gli possiamo passare ancora qualche centinaio di migliaia di pensioni di invalidità che sono proprio i numeri che ci mancano al senato.
Ciao a tutti queste sere risalirò piste a più non posso in dolce compagnia, lascio la lotta con l'alpe a quelli veri!!!!!!!!!!!!!

[mame]

Uno con un briciolo di buon senso e di buona fede (ma purtroppo qui da noi vincono ipocrisia,falsità,becero opportunismo,e via dicendo..)[b] non può non concordare con Guidoval.[/b]
Aggiungo - o meglio ripeto, visto che ho sempre sostenuto questo - che in ogni caso noi (al Nord) abbiamo le alpi ma non ce le meritiamo per cui non mi stupisco delle immani kazzate che vengono regolarmente sparate. Immaginatevi il resto!!!!!!

Ciao.

[espo]

[LorenzOrobico]

[LorenzOrobico]

[espo]

[guidoval]

No, venerdi e tantopiù giovedi nei panni di un amministratore pubblico sarei stato ancora più rigido di quanto lo sono stati in alcuni comuni (v. apertura di alcune piste a Foppolo o di certe strade, ma non so però che comunicazioni abbiano ricevuto da prefetture/protezione civile,probabilmente nessuna o la solita allerta generica per scaricare il barile, perchè poi,nella realtà, le decisioni dipendono da quello e non da cosa vede il sindaco dalla finestra). Non lo dico col senno di poi ma con quello di giovedì e venerdì quando ero su là e per qualche ora ero nel mio piccolo - ma concreto- responsabile, in ogni possibile senso, di quello che facevo come maestro di sci, e ho fatto delle scelte non assecondando le richieste di clienti paganti lì, sul posto, davanti a pendii stra- invitanti a 10 metri dalla pista battuta e non davanti alla tastiera. Credimi se ti dico che non erano contenti del mio senno di allora, anche perchè qualcun altro invece scendeva. Clienti paganti. Lo stesso vale per il Vescovo che ho avuto vergine davanti al naso tutto sabato ed è attualmente tra le gite su questo sito. E sabato il manto era notevolmente più stabile di gio/ve. Quindi stavolta mi sento a posto con la coscienza, quando dico la mia su queste cose. Ciao

[LorenzOrobico]

Quello che volevo dire è che venerdì sera un servizio che sottolineasse il pericolo di valanghe anche con il caldo ci poteva anche stare in TV, nessuno poteva prevedere che l'assestamento sarebbe stato così deciso come si è potuto verificare sul posto domenica.

Anche il bollettino valanghe del Trentino citava testualmente "Con l'arrivo del caldo il pericolo non diminuisce". Questo forse perche` temevano che la presenza del caldo avrebbe fatto scaricare spontaneamente altra neve. In realtà si è verificato un rapido assestamento, almeno alle medie quote.

Poi il tizio in questione al TG partendo da queste informazioni avrà dedotto il luogo comune caldo = pericolo e non consolidamento, che è notoriamente citato come un tipico luogo comune errato anche ai corsi di neve e valanghe.
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[espo]