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Valanga al Maniva, una sola riflessione
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Autore Messaggio
espo



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Messaggi: 5342
Residenza: dalla dolomia al mondo

MessaggioInviato: Mar Gen 15, 2008 1:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mat ha scritto:


credo che l'abitudine, la conoscenza del posto, ma soprattutto l'idea della gita 'ìfuori porta' o 'in velocità' o 'vado a fare un giro' influiscano notevolemnte sull'approccio all'attività. girare con la motoslitta è per un praticante guidare un mezzo non è salire una montagna anche se forse quest'ultima è la componente predominante.

...


mi ricordo ora dell'interessante discussione qua dopo la valanga pedena dell'anno scorso, per altro con condizioni meteo nivo alquanto diverse, staccatasi in un luogo da me ritenuto il + pericoloso della gita e dal nibi invece considerato un posto meno pericoloso rispetto al canalino finale.

guardare le cose con occhio nuovo ti porta a controllare di + e questo in valanga è indice di sicurezza, al contrario della roccia dove i locals sicuro hanno un grado in+ a parità di capacità
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frik



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MessaggioInviato: Mar Gen 15, 2008 1:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

concordo su quanto dici l'abitudine addormenta l'occhio, diciamo così, però i locals come li chiamate qui hanno il grosso vantaggio di conoscere il terreno sotto (erba, pietre, ecc) e in più se parliamo di gente attenta conoscono perfettasmente i punti di un percorso dove ci sono fenomeni riccorrenti e periodici.
Infine non sottovaluterei nemmeno il fatto che percorrendo un qualsiasi traggitto non è un male conoscere cos'hai sopra la testa, cosa che non sempre e per vari motivi(es.nebbia) è valutabile.
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frik



Registrato: 23/02/07 12:57
Messaggi: 392

MessaggioInviato: Mar Gen 15, 2008 1:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ricordo un fatto molto triste, quando qualche anno fa due ghiacciatori, mi pare di brescia, persero la vita qui sul coscatone del pisgana (ghost) a seguito di una valanga che li travolse. Forse era perchè non conoscevano bene il terreno sopra la cascata che si sono avventurati su nonostante fosse in corso una nevicata. Un locals non potrebbe mai permettersi un errore del genere. Io non giudico i comportamenti altrui, non mi sento al di sopra dei rischi, però quella fu senz'altro un'imprudenza pagata molto cara.
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LorenzOrobico



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Residenza: Trescùr (BG)

MessaggioInviato: Mar Gen 15, 2008 1:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

Interessante discussione, sono emersi molti dei tipici comportamenti umani che concorrono nei casi di incidente.

Mi interessa particolarmente la situazione descritta da Nikkor, la discussione tra amici se andare avanti o meno. In queste situazioni più che fare valutazioni tecniche uno dovrebbe chiedersi: "Se stiamo discutendo, il rischio c'è. Sono disposto a rischiare ?".

Questo vale anche per te Nikkor, che da inesperto in materia in casi del genere dovresti chiederti: "Sono disposto ad affidare la mia vita ad altri o preferisco, magari fermarmi alla baita ad aspettarli ?". Questo lo dico anche in riferimento a moltissi incidenti capitati a gente che andava con guide o istruttori cai altamente qualificati. Nei limiti del possibile siate sempre parte attiva della vostra sicurezza.

Tornando alla discussione sul pendio spesso quello che succede è questo:

- Tutti desistono e si fanno questioni
- Si attende un po' di tempo
- Arriva il superman di turno che dice: "si passa"
- Il Superman di turno fa la traccia, tutti lo guardano col terrore, il pendio regge
- 40, 50, 100 persone arrivano dopo, non sanno della discussione nè di altro e salgono per la traccia ad un centimetro uno dall'altro

Lascio a voi le considerazioni su quanto affidiamo inconsapevolmente il nostro culo al contesto sociale/umano che ci circonda.
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LorenzOrobico



Registrato: 08/02/07 23:23
Messaggi: 9209
Residenza: Trescùr (BG)

MessaggioInviato: Mar Gen 15, 2008 1:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

frik ha scritto:
Ricordo un fatto molto triste, quando qualche anno fa due ghiacciatori, mi pare di brescia, persero la vita qui sul coscatone del pisgana (ghost) a seguito di una valanga che li travolse. Forse era perchè non conoscevano bene il terreno sopra la cascata che si sono avventurati su nonostante fosse in corso una nevicata. Un locals non potrebbe mai permettersi un errore del genere. Io non giudico i comportamenti altrui, non mi sento al di sopra dei rischi, però quella fu senz'altro un'imprudenza pagata molto cara.


Non sono un local della zona, ma quando arrivi sotto il cascatone del pisgana se non vedi i 1000m di canalone ripido sopra la cascata e i conoidi di scarico con diversi metri di accumulo tipicamente presente o sei orbo... oppure non vuoi proprio vedere... Wink
Se ci vai sotto la nevicata, allora non hai letto relazioni della cascata che quasi ovunque ne riportano la pericolosità...
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misteradamello



Registrato: 12/02/07 20:12
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MessaggioInviato: Mar Gen 15, 2008 2:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

Quelli di cui si parla al Pisgana non erano due "inesperti" poco prima avevano fatto lo spigolo nord dell'Adamello-Tiberio Quecchia era un'esperto ghiacciatore ma ,ricordare come è morto fà riflettere..
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dademaz



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Messaggi: 966

MessaggioInviato: Mar Gen 15, 2008 2:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

LorenzOrobico ha scritto:
Interessante discussione, sono emersi molti dei tipici comportamenti umani che concorrono nei casi di incidente.

Mi interessa particolarmente la situazione descritta da Nikkor, la discussione tra amici se andare avanti o meno. In queste situazioni più che fare valutazioni tecniche uno dovrebbe chiedersi: "Se stiamo discutendo, il rischio c'è. Sono disposto a rischiare ?".

Questo vale anche per te Nikkor, che da inesperto in materia in casi del genere dovresti chiederti: "Sono disposto ad affidare la mia vita ad altri o preferisco, magari fermarmi alla baita ad aspettarli ?". Questo lo dico anche in riferimento a moltissi incidenti capitati a gente che andava con guide o istruttori cai altamente qualificati. Nei limiti del possibile siate sempre parte attiva della vostra sicurezza.

Tornando alla discussione sul pendio spesso quello che succede è questo:

- Tutti desistono e si fanno questioni
- Si attende un po' di tempo
- Arriva il superman di turno che dice: "si passa"
- Il Superman di turno fa la traccia, tutti lo guardano col terrore, il pendio regge
- 40, 50, 100 persone arrivano dopo, non sanno della discussione nè di altro e salgono per la traccia ad un centimetro uno dall'altro

Lascio a voi le considerazioni su quanto affidiamo inconsapevolmente il nostro culo al contesto sociale/umano che ci circonda.


concordo in pieno con Lorenzo.

anche x chi inizia (@nikkor: bhe certo che andar per canali senza conoscere la neve...non mi pare molto logico) farsi un'infarinatura di cosa sia la neve e del suo comportamento non costa molta fatica...proprio x poi trovarsi su terreno nevoso con almeno un po' di cognizione di causa e non essere in completa balia di chi conduce la gita.

purtroppo rimanere sotto una valanga significa che si è fatto un errore...e purtroppo a tutti può capitare di sbagliare...quindi è giusto riflettere, conoscere, valutare e avere le proprie idee.

saluti
Davide
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frik



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MessaggioInviato: Mar Gen 15, 2008 3:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

misteradamello ha scritto:
Quelli di cui si parla al Pisgana non erano due "inesperti" poco prima avevano fatto lo spigolo nord dell'Adamello-Tiberio Quecchia era un'esperto ghiacciatore ma ,ricordare come è morto fà riflettere..


Io non li conoscevo e non mi permetto di dire che erano inesperti, anche perchè quella non è certo una cascata per inesperti, solo che per giustificare una tale imprudenza avevo pensato che forse, non vedendola, non avevano potuto valutare la parte sopra.
Ricordo bene che quella mattina a Edolo pioveva che Dio la mandava e l'Ugolini poche ore prima nella stessa mattinata aveva fatto passare proprio li sotto il rally dell'Adamello..
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espo



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MessaggioInviato: Mar Gen 15, 2008 4:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

frik ha scritto:
misteradamello ha scritto:
Quelli di cui si parla al Pisgana non erano due "inesperti" poco prima avevano fatto lo spigolo nord dell'Adamello-Tiberio Quecchia era un'esperto ghiacciatore ma ,ricordare come è morto fà riflettere..


Io non li conoscevo e non mi permetto di dire che erano inesperti, anche perchè quella non è certo una cascata per inesperti, solo che per giustificare una tale imprudenza avevo pensato che forse, non vedendola, non avevano potuto valutare la parte sopra.
Ricordo bene che quella mattina a Edolo pioveva che Dio la mandava e l'Ugolini poche ore prima nella stessa mattinata aveva fatto passare proprio li sotto il rally dell'Adamello..


quell'incidente è un classico caso di incidente da locals. se c'era qualcuno che conosceva quella zona erano loro.

i locals hanno + possibilità di farsi male perchè sono molto + sciolti come tutti a casa.

mi metto in mezzo pure io eh, magari in altri posti e per altri motivi ma è così.
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nikkor



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MessaggioInviato: Mar Gen 15, 2008 4:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

espo ha scritto:
beh sulle motoslitte c'è anche il fattore carico. il peso e relativa compressione son ben superiori a quelle di uno sciatore.

salita 1
curva in salita 2
discesa 4
caduta in discesa 8

volte il peso...

motoslittta? boh 20? 50?


e il rumore (di una colonna 10 motoslitte nella fattispecie...)
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nikkor



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MessaggioInviato: Mar Gen 15, 2008 4:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

LorenzOrobico ha scritto:
Tornando alla discussione sul pendio spesso quello che succede è questo:

- Tutti desistono e si fanno questioni
- Si attende un po' di tempo
- Arriva il superman di turno che dice: "si passa"
- Il Superman di turno fa la traccia, tutti lo guardano col terrore, il pendio regge
- 40, 50, 100 persone arrivano dopo, non sanno della discussione nè di altro e salgono per la traccia ad un centimetro uno dall'altro

Lascio a voi le considerazioni su quanto affidiamo inconsapevolmente il nostro culo al contesto sociale/umano che ci circonda.


Bella ricostruzione. Noi avevamo gia' la traccia sotto agli sci e gente in vetta al Dosso dei Galli. Da qui il dubbio (altrimenti manco ci avremmo pensato)
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MessaggioInviato: Mar Gen 15, 2008 5:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

dademaz ha scritto:
anche x chi inizia (@nikkor: bhe certo che andar per canali senza conoscere la neve...non mi pare molto logico) farsi un'infarinatura di cosa sia la neve e del suo comportamento non costa molta fatica...


Capo (Razz), io i canali li faccio di rpeferenza quando i pendi attorno sono spelati, e in caso non lo siano deve essere passato almeno una settimana di sole dall'ultima nevicata (anche piccola) come regola di base...
ERGO domenica ho detto al mio socio di canalini che era pazzo anche solo a chiedermi se c'era la possibilità di fare qualcosa e ho optato per il Dasdanino invitandolo a seguirci con le ciaspole Wink (cosa che ha giustamente rifiutato).
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MessaggioInviato: Mar Gen 15, 2008 5:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

nikkor ha scritto:
espo ha scritto:
beh sulle motoslitte c'è anche il fattore carico. il peso e relativa compressione son ben superiori a quelle di uno sciatore.

salita 1
curva in salita 2
discesa 4
caduta in discesa 8

volte il peso...

motoslittta? boh 20? 50?


e il rumore (di una colonna 10 motoslitte nella fattispecie...)


rumore? Shocked rompe le palle ma esula dal discorso.
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MessaggioInviato: Mar Gen 15, 2008 5:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

nikkor ha scritto:

Capo (Razz), io i canali li faccio di rpeferenza quando i pendi attorno sono spelati, e in caso non lo siano deve essere passato almeno una settimana di sole dall'ultima nevicata (anche piccola) come regola di base...



spiegami questa considerazione tecnica.......

non credo che davide voleva darti dell'incapace ma solo un consiglio visto che ti sei presentato te come inesperto in un topic di poco tempo fa
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misteradamello



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MessaggioInviato: Mar Gen 15, 2008 5:28 pm    Oggetto: Rispondi citando

frik ha scritto:
misteradamello ha scritto:
Quelli di cui si parla al Pisgana non erano due "inesperti" poco prima avevano fatto lo spigolo nord dell'Adamello-Tiberio Quecchia era un'esperto ghiacciatore ma ,ricordare come è morto fà riflettere..


Io non li conoscevo e non mi permetto di dire che erano inesperti, anche perchè quella non è certo una cascata per inesperti, solo che per giustificare una tale imprudenza avevo pensato che forse, non vedendola, non avevano potuto valutare la parte sopra.
Ricordo bene che quella mattina a Edolo pioveva che Dio la mandava e l'Ugolini poche ore prima nella stessa mattinata aveva fatto passare proprio li sotto il rally dell'Adamello..

Ma infatti la valanga non lo sà che sei esperto e sopravvissuto a vent'anni di alpinismo ad alto livello.Ma capita.Capita ai grandi e veri alpinisti.Capita quando si smette per una frazione di secondo di usare tutta l'eperienza acquisita e ,quel momento sfiga vuole coincida con la fine della fortuna che ti ha sempre accompagnato tutte quelle volte che non lo saprai mai ti ha aiutato.
L'esperienza non è un fattore automatico, la devi usare ,accendere sempre.Se ti dimentichi o la ignori i fattori a rischio si moltiplicano.
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