SASSOLUNGO, uno dei 3000 più belli delle Dolomiti

[Franz]

Sassolungo, 3181m: via normale: AD/III+/500m (svil. 1500m)

(Da Summitpost)

Tra le vette delle Dolomiti la sua forma è caratteristica. Un “sassone” allungato, massiccio, elegante, isolato… Sia in veste estiva, che ancor di più in quella invernale, è una montagna attraente. Quante volte ognuno di noi non si è voltato a rimirarlo sciando le sue pendici lungo le piste della Val Gardena o della Val di Fassa? Quanti di noi non avrebbero voluto salirlo?
Ovviamente il suo versante nord è il più intrigante, anche se incute timore da quanto è liscio, alto e ripido. Una linea abbordabile (anche per noi scarsoni) ci sarebbe, ma andrà “coccolata” un po’ prima di avventurarvici… (soprattutto ne andrebbe conosciuta precedentemente la via di discesa…).
Il versante Sud - Sud Ovest tuttavia, protetto e nascosto alla vista dalle pareti della Grohamann, della Innerkofler e del Sassopiatto non è meno affascinante. Al suo interno si nascondono angoli remoti e paesaggi inaspettati. Ne avevamo avuta una prova nel dicembre del 2013 con la salita della goulotte “Raggio di Sole” allo Spallone. Un “viaggio” stupendo nel ghiaccio e nel calcare dolomitico. Questo versante l’avevamo ben osservato una settimana prima dalla Innerkofler (dopo la salita di Clean Gully).


Il tracciato della via normale visto nel Dicembre del 2013. In verde il Bivacco Giuliani e in azzurro il tracciato della Goulotte “Raggio di Sole” allo Spallone.


La via normale del Sassolungo corre proprio su questo versante. “Uno dei tremila più difficili delle Dolomiti. Itinerario labirintico e vario di grande soddisfazione. Non sempre semplice l’individuazione del percorso”. Così Bernardi la descrive nella sua guida. Bene: è la nostra via. Si rivelerà in effetti una via globalmente impegnativa, nonostante il grado basso dei singoli passaggi, dove procedere obbligatoriamente spediti senza perdersi nei tiri o nell’orientamento.

Dal sito del Rifugio Demetz
A massima risoluzione qui.

Dopo diversi rimandi, arriva il weekend nel quale abbiamo un giorno solo e non possiamo andare ad Ovest. Venerdì sera dopo il lavoro, chi direttamente da Milano (io e MaPi), chi da Vicenza (Mara), chi da Bassano (Albe), arriviamo al Passo Sella dove piazziamo le nostre tende su un morbido praticello presso la partenza della cabinovia. La sveglia suona che ancora è notte, ma il cielo è pieno di milioni di stelle. Dopo la colazione con la prima luce all’orizzonte partiamo. La salita è rapida e comoda e ci sembra tanto diversa da quel dicembre con freddo, nebbia, neve e ghiaccio e soprattutto difficoltà di orientamento. In 1h siamo al Rifugio Demetz a prendere il caffè del buongiorno dal cordiale e gentile gestore. Il Pollice (la prima delle Cinque Dita) è già inondato di luce; prima che le prime corse della telecabina portino gente con le probabili nostre stesse mete partiamo. MaPi e Albe sono diretti allo Spigolo Nord del Pollice, piacevole ed estetica via che avevo percorso tanti anni fa (2008!!!) con Warta. Io e Mara, salutatili, scendiamo un centinaio di metri verso il Rifugio Vicenza e imbocchiamo la “Cengia dei Fassani”, subito esposta e con passaggetti interessanti. Intersechiamo il canale che scende dalle goulotte “Raggio di Sole” e Holzknecht dal quale scende copiosa l’acqua (speriamo ghiacci presto) e proseguiamo fino al primo tiro di III dove ci leghiamo. La roccia è fantastica e ci son clessidre e protezioni ogni tanto. Rimettiamo via la corda e proseguiamo ancora su sentiero e passi facili su roccia fino ad un colletto. Da qui, scesi un poco sul versante opposto, troviamo un cavo metallico che facilita una malagevole traversata su roccia liscia. Oltre questa con la corda superiamo un bel muretto sempre su bella roccia per arrivare all’ennesima forcelletta che ci immette su un nuovo versante. Siamo entrati nelle viscere della montagna. È spettacolare. Un panorama inedito si apre a noi: è una continua scoperta ad ogni metro che facciamo. Un traverso discendente esposto con ancoraggi per la progressione in conserva ci porta al “Ghiacciaio del Sassolungo” (o a quello che ne rimane). Dietro di noi si vede l’altipiano dell’Alpe di Siusi e l’inconfondibile sagoma dello Sciliar. Siamo soli. L’ambiente circostante è magnifico. Torri e pareti verticali nascondono un valloncello isolato e accogliente, inimmaginabile da lontano. Dopo esserci concessi una pausa proseguiamo per lo sperone della “Variante delle Guide”, sulla sponda sinistra (salendo) del “Canalone Basso”, in questo periodo sconsigliato. Il sole ci coglie solo ora e gioiamo nel procedere su questa bella roccia in questo luogo appartato. Per rientrar nel canalone una decina di pioli e una corda fissa rendono più rapida la progressione. Giungiamo così al colletto che dà accesso all’ “Anfiteatro” e a destra alla “Gola delle Guide”. La risaliamo con qualche altro passaggio divertente (forse uno dei più delicati della via, se non abbiam sbagliato percorso) e siamo al “Bivacco Giuliani”. La “Torre Gialla” la vinciamo con un espostissimo ed esaltante passaggio ormai sul baratro della nord con vista dei prati del Ciampinoi. Qualche saliscendi e siamo all’ometto di vetta. Emozionati. Panorama sublime. Meno di 4h30 (senza le soste): siamo soddisfatti, ma sappiamo che la discesa è lunga quanto la salita (se non di più) e quindi via! Estraiamo la seconda corda da 30 ed effettuiamo più doppie possibili essendo abbastanza veloci e avendo buoni ancoraggi. Invece della “Variante delle Guide”, scendiamo il “Canalone Ghiacciato” con 4 doppie contornando delle residue placche di neve ghiacciata. In meno di 5h siamo al rifugio dove gli amici, soddisfatti della loro bella via, si sono riposati e hanno mangiato e bevuto alla facciazza nostra Incontro finalmente anche Nico, che col socio XXX, torna anche lui dal Pollice. In un “salto” siamo alla macchina e anche noi ci gustiamo il solito “pic-nic” brindando alla bella salita effettuata e che sia di buon auspicio per un futuro ritorno….magari dal versante opposto!

Ecco il report con qualche nota tecnica: http://www.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=3&id=4541

E le mie foto:

Al Rifugio Demetz il Pollice è già illuminato!

C'è chi va a sinistra...e chi a destra...

Ecco la cengia dei Fassani e il percorso di “Raggio di Sole”.

Quando ci passiamo sotto alla linea di Raggio di Sole/Holzknecht troviamo una cascata d'acqua...speriamo ghiacci presto

In fondo il Rifugio Demetz e le Cinque Dita. Noi sul primo tratto legati.

Bellissimi i contrasti tra la roccia e i prati dell'Alpe di Siusi

Ci stiamo addentrando in un ambientino mica male...

Sull'ultimo tratto del primo cavo metallico

Dopo il cavo metallico si sale (dietro il Sassopiatto)

Stiamo per arrivare ad un colletto...

...dal quale scenderemo con una esposta traversata

Ed ecco la "Variante delle Guide" al "Canalone Basso"

Su quel che resta del Ghiacciaio del Sassolungo. Dove si va?

Su per di là: la variante delle guide

Sciliar e Siusi: spettacolare

Roccia ottima e divertente

Ci si deve infilare là dentro

Bei passaggetti divertenti

Prima di rientrare nel canalone..con anche delle scalette

Spettacolo puro

Ambientino

Il secondo cavo d'acciaio agevola la traversata discendente: che posto!

Arrivando nell' "Anfiteatro"

Il Sassopiatto dalla "Gola delle Guide"

Usciti dalla "Gola delle Guide", la Torre a Piramide a sinistra. In fondo il Rifugio Vicenza

Intanto osserviamo gli amici sul Pollice. Altre cordate sull'Indice

Arrivando al Bivacco Giuliani

Ed ecco finalmente il versante opposto: si vede Selva

Brrrrrrr

Ciampinoi, Pian de Gralba, Passo Gardena...quante volte abbiamo guardato da là in questa direzione!

Passo Sella, Cinque Dita, Grohmann, Innerkofler e Sassopiatto: un paradiso arrampicatorio

Salendo alla "Torre Gialla" nel vuoto

La cima sembra vicina, ma c'è ancora qualche saliscendi

WOW

Comincia la discesa. Doppia sul bivacco dalla Torre Gialla e nella Gola delle Guide

Loacker che bontà...

Doppie nel Canalone Basso

Sotto la Variante delle Guide

L'unico punto dove ci si potrebbe perdere con poca visibilità in discesa (senza averla percorsa in salita): uscendo dal "ghiacciaio" bisogna risalire un poco e traversare

Au revoir

Le due ottime doppie trovate per caso e un po’ di intuito nel canale/camino a destra della via di salita

Tornando a "casa"

Tramonto da sogno

Nuove mete...

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-Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)

[cri]

Questo dsa me lo gusto e te lo invidio un sacco!
Immagini stupende ed una via normale di tutto rispetto!
Un sogno che vorrei realizzare
Ottima relazione che rubo e lascio nel cassetto e che utilizzerò al momento giusto!
Bellissimo e bravi a tutti
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"Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
Dante Alighieri.

[vobin]

... waaa me gusta me gusta mucho

basterebbe leggere la relazione per farsi venir voglia, poi arrivano le foto
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tranquil..... pas probleme

[Domonice]

Giornata spettacolare! La vista sul comprensorio sciistico dell'alta valle è stupendo. In effetti ho mille foto del sassone fatte da li. La via mi sembra un viaggio, ma non ci ho capito un cazzo, mi sono perso quasi subito!
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www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa -

[BiancoAtlas]

"ROCCIA OTTIMA" sto ancora ridendo , belline dai le CROLLONITI
Gran vernel ? cooming soon
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Andare in montagna con il g.p.s. è come fare sesso con una bambola gonfiabile

[rediquadri]

Bellissimo!
Gran viaggio a una cima di gran livello e di difficile orientamento!
So che molti per la salita si affidano alle guide locali!
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"Go hard or go home" (Jake la Furia)

[Fedora]

Con la tua relazione in mano sembrerebbe impossibile sbagliare, ma guardando le foto è davvero un labirinto. Anche le tante discese in doppia non devono essere sempre facili da individuare...
E in effetti la modesta difficoltà dei singoli passaggi non deve trarre in inganno sull'impegno generale dell'itinerario. Bisogna sicuramente anche avere un buon fiuto per non sbagliare...
Complimenti per questo bel viaggione e per le splendide foto.

[calimero]

Ostrega ho dovuto prelevare un Loacker dalla macchinetta delle merendine, prima di terminare di guardare il fotoreport.
Ed ora lo gusto di più. In ogni senso.
Le panoramiche sono un gol a porta vuota, troppo facile.

...ma questi sono punti come ? rock ? climb ? dolo ?
Valgono come gli ice o hanno un tasso di cambio diverso ?...
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calimero

[fabiomaz]

Bravo, bravo, ti porti avanti eh?


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"TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota

[Albe]

Ma dove le trovi montagne così??? Abbiamo veramente uno dei tesori più belli al mondo
Questa normale è un vero viaggio al cuore di un enorme massiccio, una volta staccata la cengia ed entrati nelle quinte nascoste fino a prima, par di essere in piazza SanPietro. Ops, intendevo SanMarco!
Certo che col freddo inoltrato qui su non dev'essere male arrivarci
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Tutto E' Qui

[soleneve]

Già trovare la fine della cengia dei fassani è un terno al lotto....... figuriamoci arrivare in cima !!!
Bel report

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pegg c'la và mej la se comda



valerio

[Drugo Lebowsky]

sogno realizzato... (basta accontentarsi...)
sogno da realizzare... (idem)
gran viaggio.... (da casa a casa di sicuro)
sembrerebbe impossibile sbagliare... (basta guardare...poi, per carità, capita eh)
individuare le discese in doppia.... (ziocan ci sono ancoraggi dappertutto)
è un vero viaggio... (ancora???)
ma dove trovi montagne così? ... (tra piave , rienza e isarco ne è pieno)
un terno al lotto... (no ambo secco? )

mmmh...
'na rotta de bàe de discesa (questa mancava, vero?)


PS: la roccia E' OTTIMA!!!!

[BiancoAtlas]

[Alpe]

Cacchio che belle foto, non le avevo ancora viste bene! e pensare che io a Canazei ho passato l'infanzia in "villeggiatura" ed ancora non sono salito fin lassù

[Franz]