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ROSEG, parete NE: sulle orme di Normann-Klucker 124anni dopo
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Autore Messaggio
Franz
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MessaggioInviato: Gio Set 18, 2014 2:53 pm    Oggetto: ROSEG, parete NE: sulle orme di Normann-Klucker 124anni dopo Rispondi citando

Piz Roseg: parete NE, via Diemberger, 750m,60°(80°),IV,D+/TD-

Foto da Wikipedia

1890--->2014
Nell’anno 1890 Ludwig Normann-Neruda e la guida Christian Klucker effettuarono quella che per quei tempi fu una stagione notevole di alpinismo. In quell’estate Klucker e Normann-Neruda salirono le pareti settentrionali del Roseg e del Lyskamm orientale e la parete Nord-est del Bernina. Il Roseg fu salito senza ramponi, cosa che, a quanto pare, fu criticata dal Neruda e candidamente liquidata dal Klucker con disarmante pragmatismo: "L'altra considerazione, ovvero che i ramponi in questo tratto ci avrebbero risparmiato molto tempo e lavoro, la trovo davvero strana, dato che con tali pendenze su ghiaccio liscio anche il più esperto e abile specialista dei ramponi deve por mano alla piccozza".
(da: http://www.rifugi-bivacchi.com/mountainart/mountainart/html/biografie.html#gd)



Io e Mara abbiam cercato così per gioco di ripercorrere le loro tracce quest’estate 2014. Ecco qui le salite con le date corrispondenti:

16 giugno 1890 - 14 settembre 2014: parete NE del Roseg
18 luglio 1890 - 8 giugno 2014: via della Gorgia al Bernina
9 agosto 1890 - 19 luglio 2014: parete N del Lyskamm Orientale


Il weekend passato abbiam concluso la triade con una salita veramente eccezionale: la nord del Roseg. Una parete che abbiamo molto amato perché varia e non monotona, lunga e impegnativa. Una parete da anni guardata, una parete che si mostra in tutta la sua possenza dal Piz Morteratsch e che in questa anomala (ma fantastica!) estate si presentava in condizioni strepitose. La voglia di andarci a mettere il naso viene con questa foto di Giacomo Meneghello e Ivan Rastelli di qualche settimana fa. Bisognava solo aspettare (come sempre) la…congiunzione astrale (meteo, nuove nevicate, soci, impegni famigliari) giuste… Wink

Gli astri decidono come sempre per noi, ma ci vuole un po’ di fortuna o c. f.… Wink … In questa ultima avventura riusciamo a coinvolgere ancora Albe e Luisa e pure due loro amici di Bassano (Paolo&Paolo). Il viaggio dal Veneto è piuttosto lunghetto, arriviamo però bene a Pontresina sabato mattina, pronti per la lunga strada che porta in Val Roseg. La giornata si rivela migliore del previsto. Ad un certo punto spunta maestosa la nostra parete: magnifica. Rifugio, cena e nanna presto. Quando usciamo dal rifugio a notte fonda manca la luna che ci aspettavamo, mancano le stelle e per poco manca anche l’entusiasmo necessario per queste levatacce e partenza antelucane. Speranzosi nelle previsioni ci incamminiamo lo stessa di buona lena. L’avvicinamento non è velocissimo e anche articolato. Quando siamo ormai sul ghiacciaio alla base della parete, il cielo d’incanto si apre lasciandoci ammirare la nostra parete argentata dalla luce della luna. La crepaccia terminale opporrà la prima resistenza della parete: quando siamo alla prima sosta ci guardiamo in faccia ed esclamiamo: “Se questo è solo l’inizio, siamo a posto!”. In effetti sarà un bel viaggio… Superiamo agevolmente la prima fascia rocciosa. La neve è ottima per le punte dei piedi e le piccozze: si procede sicuri, ma non si riescono a piazzare protezioni: sono infatti propizie un po’ di rocce ai lati cui appoggiarsi. Con la prima luce siamo alla base della seconda fascia rocciosa. Qui sembra più interessante e infatti seguiranno due bei tiri da “leccarsi i baffi”: un caminetto ghiacciato e dopo un traverso un muretto di neve pressata che ci consegnano ai pendii centrali. Qui seguendo la via più intuitiva e logica puntiamo dritti alla vetta, non piegando a sinistra sulla via che classicamente viene percorsa oggi. Incontriamo due tratti ripidi (80°) su delle fasce rocciose: godimento puro! Bei canaletti sempre ben proteggibili sulla roccia ai lati. Per poi concludere con lo scivolo finale che ci consegna direttamente alla panoramicissima vetta. Devo dire che la parete è grande, ampia e complessa. E ad un certo punto, fuori dalla seconda fascia rocciosa ho avuto un leggero sconforto avendo perso un po’ l’orientamento. Non mi ritrovavo nella foto che avevo memorizzato: tutte le rocce (incrostate da ghiaccio e goulotte invitanti) erano più vicine del previsto e non c’era lo scivolo uniforme (col quale piegare a sinistra) che mi aspettavo. Poco male, abbiamo puntato dritti verso l’alto intuendo un percorso logico e anche più interessante della “variante” a sinistra abitualmente percorsa ultimamente. Anche perché una volta individuata l’avevamo superata e ci stavamo troppo divertendo Wink Abbiamo quindi seguito nella seconda parte la celebre via diretta di Diemberger (quella vera, non quella che erroneamente viene indicata in alcune relazioni che invece poi deviano sulla Neruda!). Bella soddisfazione in cima. Come spesso capita su questi montagnoni, la discesa, la Eselgrat, seppur nota dal 2009, non è né banale, né rapida, ma è ben tracciata e questo ci agevola. La lunga strada sterrata di 8km a fondovalle è la penultima fatica di questa intensa due giorni (l’ultima è il viaggio con la stanchezza accumulata, ovviamente). ,
E con questa stupenda salita concludiamo la trilogia di Ludwig e Christian a distanza di 124 anni (ne avremmo altre loro in realtà da percorrere, ma alcune improponibili per il cambiamento climatico): soddisfatti per questa piccola ricerca alpinistica dato che non bisognerebbe mai perdere memoria storica dell’alpinismo, per interpretare e capire le vie anche per quello che hanno avuto alle loro spalle e rivalutarle ai nostri giorni. E’ stata l’ultima avventura, ma sono talmente tante le possibilità di creare concatenamenti, fili logici, leitmotivs,…che margine per divertirsi senza essere monotoni ce ne è per un’altra vita!!! Basta ovviamente anche avere una socia come Mara che mi segue con passione ed entusiasmo nelle mie elucubrazioni e se vogliamo pazzie… Grazie!


Relazione: http://www.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=4&id=4930

Ecco le foto:

La fantastica testata della Val Roseg con i Pizze La Sella e il Gluschaint

La mastodontica triade Bernina - Scerscen – Roseg

La possente parete del Roseg

Il percorso per superare le prime due fasce rocciose

Luci ed ombre a nascondino con le nubi in cima

La Winterraum diventa la nostra sala manger...

La seconda fascia rocciosa

Mara in attesa, io in godimento

Good!

Sotto arrivano i soci

Seracchi

Momenti della salita…delicatessen

Oltre l'esaltante saltino di neve pressa

OFS

Quasi al sole

Proteggendosi su roccia. Sullo sfondo il Piz Argient con gli amici...(Fabiomaz e Peggy)

Pendii ottimi e continui

Terza fascia rocciosa

Condizioni superlative

Vieni Mara!

Vai Mara!

Quarta fascia rocciosa

Passaggio estetico

Sullo sfondo Bernina e Scerscen (con un'altra Normann-Klucker ormai pericolosetta)

Aperol che pendenze!

Fuori dalle rocce

Con lo sfondo della Capanna

La vera vetta del Roseg dai pendii sommitali della Nord: WOW

Ultimo pendio

Panovetta

Discesa

Verso la Eselgrat

Scendendo i gendarmi

Magnifiche foto di Fabiomaz a noi dal Piz Argient



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-Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)
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Vezz



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MessaggioInviato: Gio Set 18, 2014 4:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

Data la frequenza con la quale avvengono, le tue congiunzioni non le chiamerei più astrali.

Complimenti e tanta invidia per le capacità tecniche e per quelle di incastro dei vari impegni.
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Le montagne da lontano paiono azzurre...
...solo avvicinandole puoi scoprire il loro vero colore.

Qualche mia foto
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Gio Set 18, 2014 5:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

Eccolo il reportone!

Non mi ero reso conto della complessità della parete fino a quando non ho visto le tue foto!
Come già detto quando ho visto uscire i vostri amici ad orario "tardo", ho pensato che aveste avuto problemi.
Invece è la parete che è complessa e molto diversa da uno scivolo di neve.
E' stato divertente "spiarvi" da lontano e paparazzarvi.
Purtroppo le zoomate schiacciano la pendenza, in particolare la prima che è fatta dalla vetta dell'Argient.
La seconda, fatta dal basso del canale di Cresta Guzza, già rende meglio, ma ad occhio nudo l'effetto è ben diverso!!

Questa è nel libro dei supersogni..da tempo.
Wink
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BiancoAtlas



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MessaggioInviato: Gio Set 18, 2014 7:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

complimenti davvero una signora parete Very Happy
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Andare in montagna con il g.p.s. è come fare sesso con una bambola gonfiabile
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Riki



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MessaggioInviato: Gio Set 18, 2014 8:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

Complimenti a Mara e a te.
Sempre interessanti i tuoi richiami storici.
Franz: sei proprio inossidabile
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Riki
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Albe



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MessaggioInviato: Ven Set 19, 2014 2:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

Una parete che ci ha riempito tutti di soddisfazione, e svuotato di energie
Un altro luogo diventato magico negli anni, raccogliendo foto, informazioni e desideri, vissuto come tutti questi nostri sogni diventati realtà
Un piacere di essere insieme nel posto giusto, al momento giusto, a fare quello che più ci piace!
Anche se arriveremo in cima troppo distanziati per fare un girotondo, ognuno a suo modo fatica a contenere l'esplosione del cuore difronte a quello spettacolo dopo tanta salita
In effetti la pensavo più breve, m'ha prosciugato quasi all'osso. Anche stavolta è mancata carbonella!
Anche il portarsi su il 'terzo incomodo' che in mancanza della provvidenziale zip sul culo ha continuato a bussare dall'alba alla cima contribuendo a raddoppiare gli sforzi Smile!
E così fu che non ci sia potuti alternare in testa, anche se il tipo di neve non dava molto vataggio Sad
Ma la varietà e bellezza dei passaggi e dell'ambiente ripagano tutto! Beh oddio, diciamo che alla fine della stradina per Pontresina tra fatica e felicità...siamo andati alla pari
Bel!

Durante il lungo approccio, la lontananza non tradisce la mole della nostra cima


Luci di settembre


E' notte fonda. Mara e Franz saltan su, oltre la termiale si comincia!


Alle prime luci siamo tra le due fasce rocciose, con noi anche the paolos


La seconda barriera


Il fantastico canalino, grimaldello del secondo step


Mara nel misto


Immersi nella parete


Lu sbuca dal secondo step, assieme al sole


Cambio di guardia, all'inseguimento di Luisa, Mara, Franz


Mara e Franz raddrizzano la via con una variante diretta di uscita, volentieri!


Lu conduce le ultime lunghezze


Yeah


emozioni


Roseg, omaggio alla meraviglia


Abbagliati dalla bellezza nel relax della discesa...ma la macchina è laggiù in fondo alla valeeee


Franz e Mara ricevono un ultimo dono speciale dal sole

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simo il 4



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MessaggioInviato: Ven Set 19, 2014 3:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

Beh, anche la Eselgrat in discesa non è niente male! Ma la si percorre interamente o si "taglia" con qualche doppia?
Hai qualche foto?

Complimenti per la salita, quella zona è fantastica!
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salire e perdersi nell'immenso
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bru



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MessaggioInviato: Ven Set 19, 2014 3:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

immagini spettacolari Shocked Shocked Very Happy Very Happy
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http://s922.photobucket.com/albums/ad66/bru_nello1/
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gustav1971



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MessaggioInviato: Ven Set 19, 2014 9:50 pm    Oggetto: Re: ROSEG, parete NE: sulle orme di Normann-Klucker 124anni Rispondi citando

Wow eccome! Che bella foto
Franz ha scritto:
La vera vetta del Roseg dai pendii sommitali della Nord: WOW


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Eos



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MessaggioInviato: Lun Set 22, 2014 10:48 am    Oggetto: Rispondi citando

Solo le foto fanno venire le vertigini!
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l'ultimo fiume avvelenato,
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Fedora



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MessaggioInviato: Lun Set 22, 2014 11:55 am    Oggetto: Rispondi citando

Siete davvero grandi! E le foto davvero uno spettacolo!

@SIMO il 4: Quando son salita e scesa dalla Eselgrat due anni fa, ricordo di aver fatto qualche doppia nella parte rocciosa finale.
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Franz
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MessaggioInviato: Lun Set 22, 2014 12:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

simo il 4 ha scritto:
Beh, anche la Eselgrat in discesa non è niente male! Ma la si percorre interamente o si "taglia" con qualche doppia?
Hai qualche foto?

Non è niente male anche in salita.
Fatta nel 2009 con Mattia, Angelo, Mirko e Everest.
Ha poco della cresta (diciamo rispetto ad una Biancograt), ma qualche passaggio in roccia interessante.

In discesa si sale sull'ultimo torrione, si traversa sul lato sinistro, si fa una doppia che deposita dopo un canalino su una cengia del lato sinistro e si arriva ad un torrione dal quale 3 doppie da 30m sul lato destro portano ad una cengia che si percorre su sentierino ghiaioso fino all'ultima doppia per superare la crepaccia.

Visione generale con le doppie sulla Eselgrat

Lo schizzo all'interno del rifugio


Il punto dove si effettua la prima doppia (un po' a sinistra)


Alcuni impegnati sulle doppie sul lato destro
(visto dalla sosta della prima doppia)


Il primo tratto di roccia sul primo torrione per arrivare alla prima calata.


fabiomaz ha scritto:
Eccolo il reportone!
Non mi ero reso conto della complessità della parete fino a quando non ho visto le tue foto!
Invece è la parete che è complessa e molto diversa da uno scivolo di neve.
....
Questa è nel libro dei supersogni..da tempo.
Wink

Hai visto...stavolta ho usato il tuo approccio...non la "via per la storia"...ma la "storia per la via"...la ricerca di Normann e Klucker...
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Domonice
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MessaggioInviato: Lun Set 22, 2014 6:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

BBB a tutti, davvero. Le immagini sono splendide e quei canalini farciti nei risalti rocciosi uno spettacolo. Wink
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calimero



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MessaggioInviato: Mar Set 23, 2014 8:28 am    Oggetto: Rispondi citando

Vezz ha scritto:
Data la frequenza con la quale avvengono, le tue congiunzioni non le chiamerei più astrali.

Complimenti e tanta invidia per le capacità tecniche e per quelle di incastro dei vari impegni.


Chiamali Miracoli. Si dice che Qualcuno un paio di migliaia di anni fa trasformasse l'acqua in vino.
Questo Qua trasforma l'acqua in acqua solida, convince la moglie che è un segno soprannaturale e parte per spararsi tre megabonus in dieci giorni.
Se si impegna, Questo Qua tra un pò ha più seguito di Qualcuno... Wink

...e complimenti, Questo Qua, per il trittico. Chapeau.
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Mar Set 23, 2014 8:44 am    Oggetto: Rispondi citando

Franz ha scritto:

Hai visto...stavolta ho usato il tuo approccio...non la "via per la storia"...ma la "storia per la via"...la ricerca di Normann e Klucker...


Ho anche notato, non senza un certo fastidio, che mi hai "rubato" l'approccio e poi lo hai applicato 10 volte meglio e 100 volte più velocemente ed efficacemente.

Ho notato, ho notato...
Wink
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