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Onestà nelle valutazioni delle difficoltà
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Autore Messaggio
Lorenzo M.



Registrato: 07/05/11 21:12
Messaggi: 4
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Dom Mag 08, 2011 6:17 am    Oggetto: Onestà nelle valutazioni delle difficoltà Rispondi citando

Tra i report, solo per fare un esempio, leggo "Cresta Segantini - Grignetta, difficoltà EE". Poi mi capita di sentire escursionisti, che non sanno neppure cosa sia l'uso di una corda e non hanno mai indossato in vita loro un’imbracatura che mi dicono di voler andare a fare la cresta Segantini in compagnia di un amico neofita, convinti che la Segantini sia uno, come altri, sentieri esposti e attrezzati che portano in vetta. Non c'è da meravigliarsi degli incidenti conseguenti, che per fortuna spesso si risolvono solo con l'aiuto di un alpinista sulla via o di un elicottero.
La difficoltà EE “Escursionisti Esperti” non prevede l'uso di corda e non prevede passaggi di III. Coloro che salgono in libera per la Segantini con disinvoltura, magari anche in scarpe da tennis, non sono escursionisti esperti ma alpinisti con una discreta esperienza, che si suppone sappiano valutare il rischio a cui vanno incontro.
Pertanto siamo onesti nelle valutazioni e, in particolare , se il giorno della salita che riportiamo avessimo riscontrato condizioni tali da rendere più impegnativa la salita del solito (es. ghiaccio, mancanza di protezioni fisse prima in loco, ecc.), evidenziamo le condizioni eventualmente con un incremento della difficoltà, in modo che chi volesse salirvi il giorno successivo sia messo in allerta.
Andiamo in montagna per divertirci e non per fare gli eroi, almeno quando si sale lungo la Segantini.
Alle vette che ci guardano e sorridono,
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Lorenzo Molinari
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five.eight*



Registrato: 25/03/09 19:35
Messaggi: 165
Residenza: Sweetfield - Milano

MessaggioInviato: Dom Mag 08, 2011 6:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

......si giusto, condivisibile, corretto ma siccome il tono è quello di chi fa un chiaro riferimento a qualcosa/qualcuno di preciso, secondo me varrebbe la pena e sarebbe molto più utile specificare.

perchè in tutta sincerità io non ho mai sentito definire,non ho mail letto in nessuna guida e nemmeno i nessun report che la Segantini sia un itinerario EE.
è sempre classificatra come difficoltà III/III+/IV- con descrizione dei passaggi e indicazione delle protezioni ecc... oppure un PD / PD-
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..."se ho potuto vedere più lontano di altri è perché sono salito sulle spalle dei giganti"
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PAOPANZA



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Messaggi: 315

MessaggioInviato: Dom Mag 08, 2011 9:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ma serve proprio dire le difficoltà di una via ?
La gente ci va lo stesso, penso.
Si scala per l'ignoto, altrimanti non si scala !
Chi è competente sceglie, chi non lo è di solito si sopravvaluta, ma entrambi vanno per provare l'ebrezza del rischio ed il senso eroico.
L'alternativa è la falesia od il boulder.
HO DETTO TROPPO ?

Qualcuno dice che va su una via se quella via lo affascina..... talvolta ci muore, spesso ne sale altre o smette di scalare.
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Succisa Virescit
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LorenzOrobico



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Messaggi: 9209
Residenza: Trescùr (BG)

MessaggioInviato: Dom Mag 08, 2011 9:29 pm    Oggetto: Rispondi citando

Credo che si tratti di un'errore di "report" da parte di qualcuno, niente di drammatico.
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rediquadri



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Messaggi: 3001
Residenza: Vipiteno/Sterzing (BZ)

MessaggioInviato: Lun Mag 09, 2011 10:03 am    Oggetto: Rispondi citando

PAOPANZA ha scritto:
Ma serve proprio dire le difficoltà di una via ?
La gente ci va lo stesso, penso.
Si scala per l'ignoto, altrimanti non si scala !
Chi è competente sceglie, chi non lo è di solito si sopravvaluta, ma entrambi vanno per provare l'ebrezza del rischio ed il senso eroico.
L'alternativa è la falesia od il boulder.
HO DETTO TROPPO ?

Qualcuno dice che va su una via se quella via lo affascina..... talvolta ci muore, spesso ne sale altre o smette di scalare.


Questa volta non sono d'accordo con te, se si parla, di report, relazioni ecc... secondo è basilare che sia giusta l'indicazione della difficoltà sia che si parli di escursionismo che si parli di alpinismo Wink
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matteo81



Registrato: 28/12/10 09:23
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MessaggioInviato: Lun Mag 09, 2011 11:16 am    Oggetto: Rispondi citando

rediquadri ha scritto:
PAOPANZA ha scritto:
Ma serve proprio dire le difficoltà di una via ?
La gente ci va lo stesso, penso.
Si scala per l'ignoto, altrimanti non si scala !
Chi è competente sceglie, chi non lo è di solito si sopravvaluta, ma entrambi vanno per provare l'ebrezza del rischio ed il senso eroico.
L'alternativa è la falesia od il boulder.
HO DETTO TROPPO ?

Qualcuno dice che va su una via se quella via lo affascina..... talvolta ci muore, spesso ne sale altre o smette di scalare.


Questa volta non sono d'accordo con te, se si parla, di report, relazioni ecc... secondo è basilare che sia giusta l'indicazione della difficoltà sia che si parli di escursionismo che si parli di alpinismo Wink


Quoto ... meglio riportare sempre con una certa correttezza/coerenza/oggettività tutte le indicazioni (disvlivello, sviluppo, quota, pendenze, gradi roccia, protezioni, chiodatura, condizioni neve/ghiaccio) ... forse un pò semplicistico ridurre il tutto ai termini usati da paopanza (opinione mia personale cmq)
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elite1972



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MessaggioInviato: Lun Mag 09, 2011 11:37 am    Oggetto: Rispondi citando

purtroppo c'è la tendenza, per esibizionismo, per dire a tutti di aver fatto comunque l'uscita tosta, di aver trovato la sciata dell'anno di inserire report farlocchi; pertanto, a meno che non si conosca l'autore o si sia verificato più volte che i report dell'autore siano effettivamente "affidabili", è consigliabile mai fidarsi al 100%.
Mi viene in mente una report skialp di questo fine inverno relativo al Monte Lago che citava sci ai piedi dalla macchina, gita in ottime condizioni...peccato che la stessa gita era stata effettuata da me la settimana prima e c'era uno spallaggio di 15 minuti dall'auto e la gita non era proprio in ottime condizioni (discrete buone al più)! E non c'erano state precipitazioni di sorta durante la settimana.
Ma accade anche il contrario, di vedere relazioni di roccia con descrizioni di passaggi mirabolanti e poi trovarmi a dire "ma dov'è?" durante la via.
Insomma report va bene ma integrare sempre con una guida cartacea affidabile.
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matteo81



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MessaggioInviato: Lun Mag 09, 2011 11:40 am    Oggetto: Rispondi citando

elite1972 ha scritto:
purtroppo c'è la tendenza, per esibizionismo, per dire a tutti di aver fatto comunque l'uscita tosta, di aver trovato la sciata dell'anno di inserire report farlocchi; pertanto, a meno che non si conosca l'autore o si sia verificato più volte che i report dell'autore siano effettivamente "affidabili", è consigliabile mai fidarsi al 100%.
Mi viene in mente una report skialp di questo fine inverno relativo al Monte Lago che citava sci ai piedi dalla macchina, gita in ottime condizioni...peccato che la stessa gita era stata effettuata da me la settimana prima e c'era uno spallaggio di 15 minuti dall'auto e la gita non era proprio in ottime condizioni (discrete buone al più)! E non c'erano state precipitazioni di sorta durante la settimana.
Ma accade anche il contrario, di vedere relazioni di roccia con descrizioni di passaggi mirabolanti e poi trovarmi a dire "ma dov'è?" durante la via.
Insomma report va bene ma integrare sempre con una guida cartacea affidabile.


Quoto
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PAOPANZA



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MessaggioInviato: Lun Mag 09, 2011 5:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vado avanti col mio pensiero.

In falesia o su un boulder è facile dare la difficoltà con una certa accuratezza: basta ripetere in tanti tante volte e ci si accorda.
In parete è molto più difficile: dipende tutto da chi apre o ripete e dalla sua condizione.
Non è che tutte le vie siano straripetute e studiate per poter dare una valutazione stabile, poi vi sono anche le condizioni atmosferiche ed il livello di chiodatura.... inizio stagione è diverso dalla fine.... tante variabili che spesso fanno saltare anche due gradi.
Secondo me bisogna informarsi tanto e farsi un bel bagaglio di notizie, poi conoscere quelli che già sono saliti e ne hanno parlato, poi conoscere se stessi bene.
C'è anche chi da il grado massimo in libera di un tiro in parete, senza però dire che l'ha fatto quasi tutto su cliff, perchè l'artificiale non lo quota, e se ci vai senza saperlo non sai proprio cosa fare......... e viceversa.

Più si va su più il mondo si complica, però si può sempre provare e magari si impara: alpinismo.
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Lun Mag 09, 2011 5:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mah... non mi convince il discorso ed e` anche un po' contorto.
Quando fai una via alpinistica, di solito, ti informi sul percorso, i tiri, le difficolta`.
Ogni descrizione ha margini di errore, ma un VI non e` IV, poi si ci vai con il verglas e` un altro discorso. Per le vie piu` classiche si trovano diverse relazioni e facendo un po' di confronti una si fa un'idea abbastanza precisa.

Questo e` l'approccio standard.

Poi si possono fare millel cose per mille motivi, andare d'inverno, da soli, senza relazione, bendati, con una mano legata dietro, ognuno puo` cercare la sua sfida a modo suo.

Sicuramente se si vuole sviluppare il senso della montagna, dell'itinerario, l'intuito alpinistico e` necessario uscire dalla sicurezza dell'itinerario ultra relazionato e frequentato.
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Lorenzo M.



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MessaggioInviato: Lun Mag 09, 2011 9:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mi si chiede se per l'avvio della discussione facessi un riferimento specifico, no, a parte l'esempio riportato da una relazione presa dal sito.

Come non dar ragione un po' a tutti gli intervenuti, la montagna certamente è da vivere come una scoperta .... cose già dette da tanti, non c'è che viverle, ma con l'ONESTA' di chi vorrebbe metaforicamente prendere per mano lo sconosciuto, per portarlo dove lui ha provato qualcosa in cui l'altro proverà qualcosa probabilmente differente ma significativo, e a sua volta.....

L'alpinista anche quando è solo non è mai solo, e allora l'ONESTA' di trasmettere - magari sbagliando - ma in buona fede. Non come coloro che sottovalutano le difficoltà così chi li seguirà penserà:
Shocked "Ma quello era proprio un duro a sottovalutarne così le difficoltà!"
PATETICO, eppure frequente. Rolling Eyes

Alle montagne che ci guardano e sorridono!
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elite1972



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MessaggioInviato: Mar Mag 10, 2011 10:28 am    Oggetto: Rispondi citando

già l'onestà di ammettere che non hai fatto la sciatona dell'anno e non mettere polvere dalla cima alla macchina!
Ma ormai sembra diventata una vergogna mettere di aver trovato la neve di cartongesso (basta guardare i report...)
oppure di ammettere che la vietta di 80 metri appena fatta è davvero uno schifo e non vale la pena...e non scrivere "viona alternativa" come ho letto qualche volta.
Quello che volevo dire è che spesso, i report diventano una gara a "chi ce l'ha più lungo", e questo non è alpinismo ma la stupidità dei giorni nostri.
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Harnust



Registrato: 24/01/08 16:12
Messaggi: 737
Residenza: Bassano del Grappa

MessaggioInviato: Mar Mag 10, 2011 12:02 pm    Oggetto: Re: Onestà nelle valutazioni delle difficoltà Rispondi citando

Lorenzo M. ha scritto:
Tra i report, solo per fare un esempio, leggo "Cresta Segantini - Grignetta, difficoltà EE". Poi mi capita di sentire escursionisti, che non sanno neppure cosa sia l'uso di una corda e non hanno mai indossato in vita loro un’imbracatura che mi dicono di voler andare a fare la cresta Segantini in compagnia di un amico neofita, convinti che la Segantini sia uno, come altri, sentieri esposti e attrezzati che portano in vetta....


E' indubbia la necessità di "Riportare" onestamente e non per fare gli "sboroni"...
Ma anche chi legge deve avere l'onestà "Intellettuale" di sapere che i Report non sono (e non vogliono essere) nè la prima e nemmeno l'unica fonte di informazione.
_________________
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da soli si va piu' veloci, insieme si va piu' lontano...


L'ultima modifica di Harnust il Mar Mag 10, 2011 2:16 pm, modificato 1 volta
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Eva K



Registrato: 14/10/08 11:29
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MessaggioInviato: Mar Mag 10, 2011 2:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

si ok, la valutazione del grado è dififcile da dare con precisione, soprattutto personalmente trovo sempre difficile dire l'obbligato rispetto al grado generale, anche perchè ognuno ha il proprio metodo nel proteggere.

Ma mettere la Segantini nella sezione escursionismo non è solo dare un grado invece che un altro.... è anche vero che non sceglierei un itinerario solo perchè ne leggo un report, ma il report mi può piacere/interessare e allora vado a cercare una relazione.
_________________
[...] strade che si sgretolano sui "deserti dell'irrazionale", balzano nella dimensione dell'instinto, si polverizzano nell'infinito deserto della creazione. (I. Guerini)

il mio blog: http://evak.altervista.org
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Arterio Lupin



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MessaggioInviato: Mar Mag 10, 2011 2:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

Scusate se mi permetto dire la mia,

ma ho fatto una rapida ricerca ed ho trovato un post

http://www.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=2&id=3768

di un utente "ruski60", il quale inserisce semplicemente il report di una salita invernale alla Segantini, per la quale consiglia come materiale necessario "Corda , piccozza , ramponi , casco e normale materiale d'alpinismo .." all'interno della sezione sbagliata. Probabilmente si è trovato incasinato con le possibilità di gradare il tutto ed ha scelto a metà tra E, EE e F.,

Per il resto un normalissimo report, con indicazioni sull'itinerario date da uno che - si vede - lo stesso ben conosce.

Questo per quanto riguarda il "report" incriminato.

Per quanto attiene, invece, le valutazioni sui report, vanno SEMPRE prese con le pinze. E' bello leggere i report id on-ice perché sono una fonte quasi inesauribile di ispirazione per dove andare a divertirsi... Ma, una volta ricevuta l'ispirazione, come scrive Eva (e sottolineano in molti) è bene andare a documentarsi.

Sulla sboronaggine id chi sgrada per posa o per abitudine, non mi esprimo. Mi documento, vado e propongo il mio parere, una votla fatto.

Buone montagne a todos
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