Viaggio in Islanda 28 luglio - 12 agosto 2007!

[grigna]

L’Islanda, una terra che ci ha sempre affascinato e che ci inchiodava davanti alla televisione ogni volta in cui veniva trasmesso un documentario su di essa.
Una terra sconosciuta ai più, meta di naturalisti e di coloro che cercano la natura con la N maiuscola.
Non abbiamo impiegato molto a scegliere questa meta, avevamo voglia di qualcosa di diverso dove si potesse abbinare la grandiosità dei ghiacciai alle terre multicolori delle zone vulcaniche.
E così eccoci all’aeroporto di Keflavik (Reykjavìk) dopo aver fatto scalo a Londra.
Appena ritirata l’auto, il primo impatto con questa terra è stato davvero molto forte. Attraversiamo un campo di lava nella penisola di Reykjanes fino ad arrivare alla Laguna Blu, famosa località termale della zona.
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Non lontano da qui, giungiamo a Grindavìk, piccolo villaggio di pescatori in cui rimaniamo qualche ora ad esplorare la scogliera e ad ascoltare i gabbiani preoccupati per la nostra presenza. Troppo bello riposarsi con il loro sottofondo,un po meno quando si tratta di dormire…..




Girovagando lungo la costa, è facile imbattersi in resti di imbarcazioni naufragate durante le numerose mareggiate che colpiscono questa zona.






Non esitiamo a campeggiare in questo angolo desolato dove ammiriamo anche un bellissimo tramonto.






Il mattino seguente abbiam subito modo di provare la rapidità con la quale cambiano le condizioni meteorologiche in questa terra.
Infatti, dopo il sole e il cielo sereno del giorno prima, dal mare avanza una veloce perturbazione che in breve scarica un po di pioggia.
Ingaggiamo così una gara di velocità con le nubi che guadagnano chilometri su chilometri verso l’interno. Impossibile però tirare dritti senza scattare qualche foto ai campi di lava ricoperti di soffice muschio…




Comunque la gara viene vinta da noi e a Geysir troviamo un tiepido sole ad accoglierci.
Ecco un vecchio geyser che attualmente torna in attività solo in particolari momenti.




Il celebre Strokkurgeysir






Un’interessantissima pozza di acqua bollente. Di primo impatto potrebbe sembrare un enorme lago visto dal satellite con delle montagne innevate attorno.




Poco distanti da Geysir, ecco la cascata di Gulfoss, una delle più belle e potenti d’Islanda.




Procedendo verso est si incontrano altre meravigliose cascate. Ecco Seljalandfoss



Skogafoss




L’unica vera giornata di pioggia intensa ci costringe a ripararci all’interno di una palestra. In Islanda infatti, nei mesi estivi, alberghi e scuole mettono a disposizione le palestre ai turisti muniti di sacco a pelo.
I soliti italiani che occupano mezza palestra….i preparativi per il trekking e inizierà l’indomani!




Dopo 5 ore di autobus da Skogar, giungiamo nella remota zona di Landmannalaugar, la terra degli uomini. A dir la verità è un luogo piuttosto inospitale ma, in confronto ai d’intorni, grazie alle sorgenti di acqua calda, il clima qui è un po più dolce e permette quindi all’uomo di poterci stare con relativa tranquillità.
Ecco il campo di Landmannalaugar, sembrava di essere al campo base dell’Everest talmente c’era tanta gente di nazionalità diverse.




Carichi come muli, iniziamo così il nostro trekking che in 4 o 5 giorni, porta fino a Skogar.
Grazie alle previsioni meteo sempre precise inviateci dalla morosa, riusciamo a trovare tempo discreto il primo giorno e bello per gli altri due. Per discreto si intende che pioveva poco. Il problema è che tirava un vento micidiale, sicuramente oltre i 100 km/h.
Poco sopra Landmannalaugar, varietà di paesaggi.






Dalla vetta del Brennisteinsalda lo spettacolo è di quelli che si ricordano per tutta la vita…




Classica fumarola incontrata nel tratto che precede il rifugio Hraftinnusker




Un curiosissimo ghiacciaio fotografato dalla nostra tenda nei pressi del rifugio Hraftinnusker. Il detrito nero non è altro che lava eruttata dal vulcano Hekla nel 2001.


Dopo la notte funestata dal fortissimo vento che ci schiacciava la tenda addosso, il giorno successivo partiamo di buon’ora alla volta di Ermstrur.
Siamo sulla terra o su Marte?




Superato il Lago di Altavatn, entriamo in una zona caratterizzata da vasti altipiani lavici solcati da alcuni torrenti. Mentre i più impetuosi sono stati dotati di un ponte per l’attraversamento, i più tranquilli devono essere guadati a piedi.




La splendida vegetazione trovata in questa zona. Qui ci troviamo a 500 m di altezza.




Prima di giungere al rifugio di Ermstrur, attraversiamo distese di sabbia lavica.






Giunti ad Ermstrur al far della sera, dopo esserci rifocillati, prendiamo una decisione piuttosto bizzarra. Anziché fermarci a dormire, proseguiamo il cammino fino a notte fonda giungendo così a Porsmork e guadagnando un giorno di marcia da spendere poi nella visita di altri luoghi.
Giungeremo a Porsmork alla una della notte dopo aver fatto 42 km. Indescrivibili le sensazioni provate e la quantità di ambienti attraversati in questa giornata.
Le nostre ombre si proiettano verso l’Entujokull




Le ultime luci illuminano il Myrdarsjokull




Il giorno successivo, altri 30 km prima di tornare all’auto a Skogar.
Ecco una delle numerose cascate che si incontrano nell’ultimo tratto del trekking.



Dopo le fatiche del trekking, complice anche la pioggia, ci concediamo una giornata di riposo dedicata al trasferimento nello Skaftafell National Park.
Ecco l’Hvannadalsnukur che, con i suoi 2116 m, è la vetta più alta d’Islanda.




Il giorno successivo, tornato il bel tempo, saliamo sulla panoramica vetta del Kristinartindar (1169 m).
Questa è la suggestiva Skaftafoss.




L’immensa lingua dello Skejdararjokull. Questo ghiacciaio nel 1996 ha dato vita ad un’enorme Jokullaup (inondazione).
In seguito all’eruzione del vulcano Grimsvotn, che si trova più o meno al centro della calotta glaciale del Vatnajokull, il ghiaccio fuso ha formato dei torrenti profondi fino a 300 m. L’acqua è penetrata nelle viscere del ghiacciaio ed è fuoriuscita dalla lingua terminale provocando un’inondazione di proporzioni gigantesche. Fortunatamente la zona è comunque disabitata e il danno maggiore è stata la distruzione del ponte sul quale passa la Ring Road (la strada principale del paese).




Panoramica dalla vetta del Kristinartindar verso lo Skaftajokull




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Un particolare del mare di ghiaccio




La lingua terminale dello Skaftajokull. Più in fondo è ben visibile una tempesta di sabbia che all’inizio pensavamo fosse un temporale…



Faraglioni di ghiaccio allo Svinafellsjokull




Lasciata la zona di Skaftafell ci spostiamo più ad oriente.
E’ il giorno delle lagune formate da alcuni enormi ghiacciai.
Qui siamo nei pressi della fronte dell’Oraefajokull




Poco più avanti lungo la Ring Road, ecco la famosissima Jokulsarlon, dove sono anche stati girati numerosi film ( 007, Lara Croft e altri ancora).




Ma il vero spettacolo è in riva alla spiaggia dove gli iceberg provenienti dalla laguna vengono scagliati a riva dalle onde.
Queste foto mi danno un senso di pace indescrivibile.





Lasciate le montagne, dedichiamo un paio di giorni alla visita dei fiordi orientali.
Siamo rimasti piuttosto delusi da questa zona, forse per via della luce non all’altezza della situazione (purtroppo era spesso nuvoloso).
Ecco un affresco sulla parete di un’industria della lavorazione del pesce.




Da Sejdisfiordur, iniziamo a spostarci verso nord. Così per caso, scopriamo una bellissima località, Modrudalur, dove viviamo momenti davvero magici al calar della sera…











Da questa località, il giorno successivo ci spostiamo più a nord, lambendo il circolo polare artico. L’obiettivo è raggiungere Husavik, centro mondiale del Whale Watching.
Ma prima, breve visita alla Dettifoss, la cascata con la maggior portata d’Europa. Eccola in tutta la sua potenza.




Raggiunta Husavik, salpiamo alla ricerca delle balene. Su 100 uscite, solamente in una questi cetacei non si mostrano agli occhi dei visitatori. Potevamo per caso non finire in questo 1%? Niente di male, il giorno successivo ci propongono un giro gratuito nella speranza di rifarci gli occhi. Ebbene, direi che siamo stati decisamente più fortunati…








Dopo questa parentesi “marinara” torniamo a visitare zone vulcaniche. E’ la volta della zona del Krafla, uno dei vulcani più attivi dell’isola.











Vicino al Krafla, visitiamo il Myvatn, lago di origine vulcanica in cui si possono ammirare dei piccoli crateri, chiamati pseudo-crateri.




Nel tragitto verso Akureyri, la capitale del nord, visitiamo Godafoss.






Il viaggio verso Reykjavìk passa poi attraverso il Pyngvellir National Park, luogo in cui la zolla Europea si scontra con quella nord americana originando una spettacolare faglia.
All’interno di queste faglie scorrono torrenti e cascate. Questa è la Oxarafoss.




Un paio di immagini della capitale Reykjavìk che abbiamo visitato in sole 3 ore. Del resto l’Islanda ha ben altro da offrire!






Per concludere, l’immagine dei preparativi per il ritorno.




Spero che queste immagini possano trasmettere anche solo una minima parte di ciò che abbiamo vissuto in questo meraviglioso viaggio.
E’ davvero un peccato che non si possa sentire il rumore e anche gli odori incontrati, componente secondo me fondamentale di questa terra così diversa dal comune.

[espo]

bellissimo
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roccia fiocca birra e gnocca

[simo il 4]

non mi dilungo nei complimenti ecc ecc perchè dovrei stare qua 2 giorni.

visto che anche io avevo pensato all islanda qs anno, e poi scartata per motivi di tempo, mi piacerebbe sapere la logistica.
dai preparativi, alla prenotazione dei voli, a... ecc ecc....

ciao, simo
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salire e perdersi nell'immenso

[grigna]

[*Barby*]

complimentissimi!
posto fantastico e foto davvero belle!
ci voglio andare
ps:complimenti anche da mia mamma
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non vi � alcun sentiero verso la felicit�,la felicit� � il sentiero (buddha)
___________
mio sito: www.naturalagomonti.altervista.org !!!

Sito by BARBY E Luca http://www.balconisullealpi.it

[Lù-I.org]

che posti spettacolari!

sono ammirato
Lù

ps. bravo x le foto, il bestia dirà che gli hai copiato i soggetti, stanne certo

[*Barby*]

OT:bestia qualche secondo di filmato lo metterai?
ciaooo
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[giò]

senza parole...guardare le foto, chiudere gli occhi ed immaginare di essere là!

gran bel giro e paesaggi da urlo!

[grigna]

[giò]

[Isa]

diciamo che sono rimasta estasiata sia dalle foto che dalla miriadi di posti che avete visitato
i complimenti sono d'obbligo e scontati
Ho notato anche dall'abbigliamento le varie escursioni termiche alle quali siete stati sottoposti. bravi CHE FISICO!
..... non pensavo che l'Islanda fosse davvero bella, viene proprio la voglia di andarc.
spettacolari tutte, fantastica la coda della balena.
Ma non mi dire che come bagaglio avevate solo lo zaino
Alè!
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un passo dopo l'altro si arriva lontano

[grigna]

[lauretta]

NON HO PAROLE!!!!!

E scusate se urlo.....ma sono rimasta davvero senza fiato.....sono spettacolari...le più "belle" foto mai viste su questo forum....
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..." sentire la bellezza del fresco profumo di libertà
che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità,
e quindi della complicità "...

[Domonice]

a parte che questo è un forum di montagna e sti 3d che intasano il server andrebbero bannati... credo che questa sia veramente la tua dimensione, paesaggi, scenari, distese... complimenti per le foto. Per il resto per me rimane un posto del cazzo
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www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa -

[foppafra]

.. grandioso!! veramente delle immagini spettacolari!!

... tenterò di usarle per convincere la mia ragazza per il prossimo viaggio!



belle belle!