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claudiomac
Registrato: 21/02/08 20:40 Messaggi: 68 Residenza: lacustre
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Inviato: Mer Ott 29, 2008 6:47 pm Oggetto: |
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Alessandro Spinelli ha scritto: | claudiomac ha scritto: |
ma io credo che la montagna sia formativa. ho scoperto di poter fare di più nel momento in cui, in montagna ho fatto cose che, per me, sembravano irraggiungibili. ho vinto paure. mi sono detto che non sono proprio quel pirla. intendiamoci subito, pur non avendo fatto niente di straordinario. però mi sono tolto dei limiti, o meglio, li ho spostati più in la. e ciò mi è servito anche nel lavoro, nella vita. sai di "avere delle risorse nascoste". impari che, se ti sforzi, magari organizzandoti, studiando, puoi superare dei limiti. la montagna è una palestra. |
Sono d'accordo, però direi che sono due cose un po' diverse. Un conto è la montagna come palestra o "scuola di vita" di capacità più o meno strettamente individuali, ad es. quella di porsi obiettivi e di superarli. Questo è verissimo, ma può valere per tantissime altre attività: uno può porsi obiettivi e spostare i propri limiti in un qualunque sport, o anche ad es. nella propria abilità a suonare uno strumento musicale.
Comunque, pare che la cosa non sia affatto nuova. Date un'occhiata a questo link del 2006, scovato su internet...
Ciao, |
si, infatti hai ragione, sono due cose diverse, come aveva intuito subito anche lorenzO.
io sono attratto dalla prima parte del tuo discorso. la montagna è molto formativa, e le esperienze, naturalmente, si travasano anche in altri settori della vita. credo che la montagna, però, ti dia una lettura di queste sensazioni molto efficace. in molti campi si può crescere, è ovvio. la sensazione del raggiungimento dell'obiettivo che ti da la montagna però, è unica ed immediata. tutti i cai dovrebbero avere un'attività giovanile, non dico obbligatoria, ma quasi. la montagna potrebbe aiutare i ragazzi a prendere con più fermezza le decisioni che li attendono. _________________ portami lontano |
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Alessandro Spinelli
Registrato: 26/09/08 09:15 Messaggi: 95 Residenza: Bergamo
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Inviato: Ven Ott 31, 2008 1:40 pm Oggetto: |
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Ciao,
claudiomac ha scritto: |
si, infatti hai ragione, sono due cose diverse, come aveva intuito subito anche lorenzO.
io sono attratto dalla prima parte del tuo discorso. la montagna è molto formativa, e le esperienze, naturalmente, si travasano anche in altri settori della vita. credo che la montagna, però, ti dia una lettura di queste sensazioni molto efficace. in molti campi si può crescere, è ovvio. la sensazione del raggiungimento dell'obiettivo che ti da la montagna però, è unica ed immediata. tutti i cai dovrebbero avere un'attività giovanile, non dico obbligatoria, ma quasi. la montagna potrebbe aiutare i ragazzi a prendere con più fermezza le decisioni che li attendono. |
Per me l'aspetto "formativo" dell'alpinismo (o anche arrampicata) sta soprattutto nella concentrazione che richiede, nel fatto che l'aspetto psicologico è spesso dominante su quello strettamente fisico - che pure non manca.
Anche questo si può dire di altri sport e/o attività, ma il bello dell'andar per monti è che te lo richiede senza costringerti a cimentarti in una gara. Mi spiego: è chiaro che - ricordando le olimpiadi - se fai una gara di scherma devi avere una compattezza psicologica non comune, ma forse questa non è richiesta se si pratica nuoto o corsa o altre attività che possono essere svolte in modo individuale (correggetemi se sbaglio). L'alpinismo invece te lo richiede sempre. _________________ Ale |
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claudiomac
Registrato: 21/02/08 20:40 Messaggi: 68 Residenza: lacustre
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Inviato: Dom Nov 02, 2008 8:00 pm Oggetto: |
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anche l'andar per monti si può fare in modi diversi. c'è chi fa trekking, chi alpinismo, chi arrampicata. chi lo fa da solo o chi si impone di farlo assieme ad altri, in squadra. semplicemente, io ritengo che sia formativo perché ad una certa età (parlo di ragazzi) hai dei valori nella tua mente che non sono certamente reali, per il semplice fatto che non sei formato. l'amico sportivo ti sembra un dio, l'altro secchione ti sembra irraggiungibile negli studi. si tende a crearsi un panorama entro il quale ci si incamminerà nella vita. c'è chi sceglie di andare a lavorare perché rituene di non essere in grado di affrontare l'università. c'é chi non si pone limiti e chi tende a crearsi un orizzonte limitato per incapacità a vedere oltre. la montagna ti fa capire che si può vedere oltre. sali sulla vetta del paese, e vedi che, in lontananza svetta un'altra cima. devi trovare l'occasione di salirci e ti accorgi che, in lontananza, ne svetta un'altra. sono obiettivi, in molti casi, raggiungibili. molto simbolici. e più pensi di non raggiungerli, nel momento in cui li raggiungi, ti scopri possibilista anche in altri campi, in cui ti limitavi. ti insegna a provarci e ti fa capire che ca la puoi fare. _________________ portami lontano |
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