Il Bianco può attendere-Redorta canale est.

[Fabrizio Righetti]

[Drugo Lebowsky]

[guidoval]

[airborne]

[Drugo Lebowsky]

sadico!

[Eva K]

Uffa ho letto tutto e adesso non ho tempo di dire niente, forse meglio così.
Comunque continuate che è divertente....

Io dico solo che per quanto mi riguarda velocità e leggerezza sono quello che vorrei nel mio modo di andare in montagna. Solo una volta sono arrivata in cima al tramonto (Steger al Catinaccio): è stato un momento magico e bellissimo, sia la vetta che la visione delle Torri del Vajolet alla luce della luna piena. Quel giorno sapevo che ci avrei messo quel tempo (per motivi di cordata) e quel tempo ci ho messo, ma la cosa mi ha messo a disagio: ci ho messo quel tempo perchè è andato tutto bene, se qualcosa fosse andato male erano cazzi. Sentivo che senza quel margine del poter correre non mi dava tranquillità, sono diventata nervosa e la cosa si è placata solo alla vista della croce infuocata da un tramonto sopra le nuvole.

Bello prendersi il tempo, ma porta incertezze che non sono disposta ad accettare... e sono d'accordo con il Righetti sul discorso delle piccole cose. Io lo trasporto su roccia perchè è la mia attività prevalente, ma se voglio godermi le piccole cose dell'arrampicata non mi vado a cercare una via di 700 metri... per quella la salita ad esempio della Fehrmann alla Winkler il giorno dopo è andata benissimo, salire senza fretta e godersi la roccia e la bellezza del paesaggio su una via non difficile. Le emozioni di una grande via sono un'altra cosa e non c'entrano niente.

Qualcuno mi accusa di "correre", ma fnisce sempre che se con il compagno giusto si sale rapidi ci si diverte, se si vede che si fa tardi si inizia (giustamente) a preoccuparsi o comunque a rompersi le balle perchè bisognerebbe esser fuori. Correre vuol dire fare le cose senza perdere tempo in sosta, scalare intuitivi, proteggere quel che serve e non di più, andar via leggeri con l'essenziale dietro perchè si sa quel che serve.
Disclaimer: Ocio che non ho mica detto che io sono del tutto così... ma che se ho un obiettivo nella mia scalata, è quello, ancora prima di voler alzare il livello di difficoltà delle mie salite.
_________________
[...] strade che si sgretolano sui "deserti dell'irrazionale", balzano nella dimensione dell'instinto, si polverizzano nell'infinito deserto della creazione. (I. Guerini)

il mio blog: http://evak.altervista.org

[Luca Bono]

nel discorso della Kant mi ci trovo anche io...nel senso che spesso, su certe vie ti diverti su altre non tanto ma l'input è la soddisfazione finale per aver fatto la via classica "da curriculum"dove spesso conta andare via veloci per la lunghezza e i pericoli oggettivi...poi è chiaro che un manico che sul VI passeggia allegramente (parlo di VI in montagna) ha altri riferimenti, ma basta spostare la scala un po' piu' in su
_________________
"Andare a fare scialpisnismo allo Stelvio è come andare a puttane"
R.Scotti

[Giacomo cordamolla]

Quasi mi dimenticavo di rispondere
Allora

[misteradamello]

[Fabrizio Righetti]

Ciao a tutti,
Beh oggi ho voluto toccare con mano ilm luogo del misfatto e quindi sono, anzi siamo (eravamo in sei) andati a fare il canale E del Redorta.
In zona c'è più neve rispetto a sttimana scorsa, la conoide che porta all'imbocco del canale era bella innevata e con alcune placche ventate (ma dal limitato spessore), il canale è tutto innevato. A me non è sembrato più impegnativo del Tua, anzi. Comunque molto bello anche se faticoso perchè è bello carico di neve. Al mattino sereno, poi velature e fitta nevicata, in vetta freddo e poi in discesa si è aperto nuovamente tutto. Canale W molto innevato (relativamente a questa stagione) che permette una rapida discesa. Noi eravamo in vetta a mezzogiorno.
Fabrizio

[FREEZER]

bhe che il franz con i suoi report attiri e attizzi la attenzione questo e innegabile e' pure riuscito a spingere pure il righetti ad andarlo a vedere sto canale!!!!

[giudirel]

[rediquadri]

Oggi che sono a casa dal lavoro mi sono letto tutto il topic!

Ho trovato alcuni spunti molto interessanti tra i quali:

- argomentazione e difesa del proprio modo di andare in montagna.

- discussioni su tempo a dsiposizione / famiglia ecc...

Altri spunti mi sono sembrati un po' stucchevoli:

- è ovvio che un sano ego lo hanno tutti (nell'alpinismo, nelle camminate, nel lavoro, nello studio, giocando a rubamazzetto ecc...), ma fine che rimane (come di solito succede qui) un SANO ego, a mio avviso, va più che bene. Anche al mio livello (ben più scarso del vostro ) di solito io vado in montagna per soddisfazione personale e bellezza del posto (poi c'è anche tutto il resto), ma insomma, credo che di norma tutti i nostri hobbies siano fatti per trarne soddisfazione, no?

Cmq da tutti i report direi che si vedono condizioni del percorso, difficoltà ecc... alla fine se ad uno non interessa la retorica si concentri su quello, no?

- Altri spunti mi hanno fatto ridere: le diatribe tra drugo, franz, misteradamello, righetti ecc... Questo è stata per me la parte migliore, in questo periodo sono triste per i cazzi miei, almeno mi avete fatto ridere un po'

Alla fine direi: ognuno per motivi vari ha:

- il suo modo di andare in montagna

- i suoi fattori (costrittivi o di scelta) che lo portano ad andare in quel modo in montagna

- il suo ego

- il suo livello

- la sua soddisfazione tratta da ciò che fà.

Alla fine è divertente discuterne sul forum, ma poi, finchè si può , divertiamoci in montagna un po' come si riesce (cercando di non cacciarsi nei guai), la vita è già dura di per se, almeno con la montagna cerchiamo di trarne giovamento senza troppe paturnie.

Amen!
_________________
"Go hard or go home" (Jake la Furia)

[Giacomo cordamolla]

[giudirel]