Indice del forum
Home Gallery
Report
Itinerari
AlbumAlbum    FAQFAQ     CercaCerca     GruppiGruppi    RegistratiRegistrati     Lista utentiLista utenti   ProfiloProfilo     Messaggi privatiMessaggi privati     Log inLog in  
23-06 immane disgrazia sul Gran Zebrù
Vai a Precedente  1, 2, 3  Successivo
 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Il Caffe`
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
giac



Registrato: 06/12/08 18:02
Messaggi: 129
Residenza: Presolana (PDN)

MessaggioInviato: Lun Giu 24, 2013 8:28 pm    Oggetto: Rispondi citando

Stambek 1 ha scritto:
Povenendo dal Casati pare improbabile che stessero facendo la nord


Infatti..per salire la nord si parte dal Citta di Milano o dal Coston.
_________________
BY GIAC

Com'è difficile rimanere per terra quando si ha provato a volare.............BIAGIO (17.11.1969 - 10.12.1989)
Top
Profilo Invia messaggio privato
apple



Registrato: 19/03/11 10:11
Messaggi: 61
Residenza: Bergamo

MessaggioInviato: Lun Giu 24, 2013 9:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

quella pala è micidiale. L'ho fatta il 25 di aprile e dopo il collo di bottiglia, risalendo la pala ,sulla parte sinistra ,faccia a monte, c'era già del ghiaccio vivo.i rampanti non servivano propio a niente su quel duro. a quel punto ho fatto una traccia più a destra dove c'era più neve.


si ma cavoli. rabbia e tristezza
Top
Profilo Invia messaggio privato
cucciolo



Registrato: 12/02/12 15:11
Messaggi: 1

MessaggioInviato: Sab Lug 06, 2013 11:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

Buonasera a tutti
e' la prima volta che scrivo su un forum ,spero di farlo in modo esatto .

In merito agli incidenti in montagna mi sembra che le notizie diffuse dalla stampa sono quasi sempre inesatte,c'e molta confusione su tutto ( vie percorse,esposizioni, cause )si cerca il sensazionalismo invece di fare informazione "vera ".
Anche gli intervistati piu' o meno famosi sono reticenti nel dire la verita' ( puo' essere che ci sono degli interessi da difendere).
Sono un alpinista di basso livello e autodidatta,e' ho gia' avuto esperienze di scivolate su neve e ghiaccio sia da solo che in cordata ,e con gli sci.(anche sul gran zebru' ,fortunatamente senza conseguenze ), ho degli amici che hanno avuto le stesse esperienze con uscite alpinistiche con gruppi CAI, e ho tratto le seguenti conclusioni :

- se si scivola da soli e' piu' facile fermarsi ,sempre che si reagisca.(provato su ghiaccio )

-oltre certe pendenze e con ghiaccio il procedere in conserva ,senza punti fissi di assicurazione ,e' una sicurezza illusoria,molto meglio"PER ME " procedere slegati (provato anche questo ).(troppi incidenti con tante vittime dovuti a questo sia in cresta che su pareti )

- sempre secondo me questi concetti andrebbero ribaditi all'interno del mondo alpinistico base,in modo da rendere coscienti chi si avvicina dei reali rischi nell'uso dei mezzi di sicurezza (corda ).
Top
Profilo Invia messaggio privato
mame



Registrato: 08/03/07 12:05
Messaggi: 665
Residenza: Dintorni di Lecco

MessaggioInviato: Dom Lug 07, 2013 7:04 am    Oggetto: Rispondi citando

Bene o male sono concetti più che condivisibili e penso che qui dentro la maggioranza la pensa come te.
Poi, quando sei sul campo subentrano un sacco di altri fattori..........e le cose cambiano.
Ciao
Top
Profilo Invia messaggio privato
simon



Registrato: 17/04/07 17:37
Messaggi: 1582

MessaggioInviato: Dom Lug 07, 2013 8:52 pm    Oggetto: Rispondi citando

cucciolo ha scritto:
e ho tratto le seguenti conclusioni :

- se si scivola da soli e' piu' facile fermarsi ,sempre che si reagisca.(provato su ghiaccio )

-oltre certe pendenze e con ghiaccio il procedere in conserva ,senza punti fissi di assicurazione ,e' una sicurezza illusoria,molto meglio"PER ME " procedere slegati (provato anche questo ).(troppi incidenti con tante vittime dovuti a questo sia in cresta che su pareti )

- sempre secondo me questi concetti andrebbero ribaditi all'interno del mondo alpinistico base,in modo da rendere coscienti chi si avvicina dei reali rischi nell'uso dei mezzi di sicurezza (corda ).


era un argomento già uscito anni fa, ma pare che non sia politically correct parlarne, per via del fatto che la conserva è una tecnica largamente usata anche dalle guide alpine

bisogna solo notare che errori grossolani possono persistere per decenni prima di essere riconosciuti, in qualsiasi attività umana
ancora nell'800 i medici non consideravano utile lavarsi le mani prima degli interventi chirurgici (!), e nell'alpinismo fino agli anni '30 il secondo di cordata faceva 'sicurezza' al primo rintanandosi nelle nicchie della parete e puntando bene i piedi, tenendo la corda fra le mani
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
guidoval



Registrato: 27/05/07 22:14
Messaggi: 3563

MessaggioInviato: Dom Lug 07, 2013 10:30 pm    Oggetto: Rispondi citando

Secondo me non è politically correct parlarne perché vince la retorica della cordata sulla realtà del meglio uno che tre ('3' perchè erano in 3 in ognuno dei due casi del GZ). Nessun giudizio su nessuno, sia chiaro. Magari la prossima volta tocca a me, ed è appena morto Tito Traversa in un ambiente 'sportivo' dove si fa di tutto per abbassare il rischio di errore.

Una fregatura della conserva è che si fa su terreni facili ma pericolosi: proprio dove va la maggior parte della gente. L'altra fregatura è che va fatta alla perfezione, direi con arte oltre che con tecnica. Con occhio ed esperienza, che sono proprio gli elementi che normalmente mancano alla maggior parte dei molti che vanno in posti 'facili ma pericolosi'.
La terza fregatura è che 'sembra' facilmente di saperla fare: corda in mano, magari con un anello, e il quadretto della cordata in giro sul ghiacciaio sembra perfetto. La quarta fregatura è che sarebbe molto meglio se la sapessero fare bene in due, specialmente sulle creste mosse tutte su e giù.

Voglio proprio vedere chi si prende la responsabilità di scrivere nero su bianco 'slegatevi così almeno uno si salva', anche chiarendo bene i presupposti: in certe condizioni tipiche, e che tutti, nella cordata, abbiano il grado e se la sentano (aggiungo io: 'e preferibilmente siano dello stesso livello tecnico'). Però lo dicono in tanti, a parole, anche pataccati.

Guardando le Guide all'opera su certe normali o per esempio sul Cervino, secondo me il punto tecnico non è tanto il guinzaglio cortissimo (corda lunga vita breve) o su certi terreni togliere e dare corda che scorre dietro a spuntoni ecc, o farla comunque correttamente a seconda di dove si fa...ma l'occhio della Guida, che al primo accenno di insicurezza/inciampo dà il tirone giusto.
Comunque, che alternative ha una Guida? Il Cervino, per esempio, è tutto un fittone. Ma un altro posto (che conosci bene Simon) è la normale del Crozzon via Tosa: su tutte quelle cengette esposte senza in giro un chiodino (anzi: uno sopra un caminetto per la calatina), che anche a correre sono due ore e mezza per il Pedrotti...la Guida secondo me può contare solo nel fatto che se ha portato il cliente sulla via delle Guide al Crozzon, conosce il cliente e sa che poi se la cava anche sulla normale facile e pericolosa del ritorno.

Sia chiaro che non mi ritengo all'altezza di farla bene e velocemente. Quando la faccio mi accorgo degli errori, ma in ritardo. Per ora mai successo niente di male, e qualche tirone FORSE ha salvato qualche situazione.
Comunque ci vuole occhio anche a decidere di andare slegati, e poi a farlo.
Secondo me il pendìo del GZ, come quello della Dent d'Herens per esempi, sono degli incubi sotto questo aspetto. Eppure con neve bella sono meno pericolosi dei giardinetti.
_________________
Forecast reliability: poor

Bù ma mia cuiù
Top
Profilo Invia messaggio privato
Detrito Hdemico



Registrato: 03/08/11 09:28
Messaggi: 155

MessaggioInviato: Lun Lug 08, 2013 11:35 am    Oggetto: Rispondi citando

E le cordate con dentro quelli che detestano le discese ritenendole solo perdite di tempo? Come collaboreranno? Per loro l’ideale sarebbe trovare in cima a quello che hanno salito il parcheggio con l’auto, fresca d’estate e calda d’inverno.

E le cordate improvvisate per via della meta in comune, dove le conoscenze dell’altro sono zero o quasi? Dove l’altro è il mezzo e non il fine?
Top
Profilo Invia messaggio privato
flavio-san



Registrato: 25/01/09 16:09
Messaggi: 241
Residenza: Milano sud-ovest

MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 1:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

pazzesco, lo scopro solo ora questo post, quel fine settimana mi avevano proposto proprio il GZebrù....mi si è annodato lo stomaco a leggere.
F
Top
Profilo Invia messaggio privato
LorenzOrobico



Registrato: 08/02/07 23:23
Messaggi: 9209
Residenza: Trescùr (BG)

MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 9:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

Inutile girarci intorno, la montagna è piena di posti e situazioni dove non si deve cadere.
Quando succede le conseguenze sono spesso affidate al caso, puoi salvare la vita al compagno saltando giù da una cresta o slegato fermarti per caso sul bordo di un precipizio.

La progressione di conserva o slegati funziona principalmente perché non si cade.

Un morto al posto di due è una magra consolazione...
_________________
Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
Visita il mio blog
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail HomePage
guidoval



Registrato: 27/05/07 22:14
Messaggi: 3563

MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 10:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

LorenzOrobico ha scritto:

Un morto al posto di due è una magra consolazione...


O anche una dannazione, a stare alla lettera della narrazione classica di montagna. Ma avrei anche testimonianze molto sincere di segno opposto, che parlano di sollievo per essere sopravvissuto ( l'istinto di sopravvivenza esiste ancora ) e di rimozione della scomparsa del compagno di cordata.
Qualcuno smette per sempre, altri ricominciano. Non ho giudizi da dare a proposito, ma penso che per i sopravvissuti, e soprattutto per quelli cui sono cari, la consolazione non sia poi così magra.
Non vado avanti perchè sono certo di non sapermi spiegare, e non siamo tutti sensibili nello stesso modo.
_________________
Forecast reliability: poor

Bù ma mia cuiù
Top
Profilo Invia messaggio privato
simon



Registrato: 17/04/07 17:37
Messaggi: 1582

MessaggioInviato: Gio Ago 08, 2013 12:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ieri leggevo un capitolo del libro di Tyndall del 1860, "Glaciers of the Alps", dove racconta della sua ascensione al Finsteraarhorn dell'inizio agosto 1858, in compagnia della guida svizzera Bennen.
Il dibattito sull'utilitá della corda durante la marcia in conserva a quanto pare c'era giá allora:


My guide at lenght warned me that we must be moving; repeating the warning more impressively before I attended to it. We packed up,and as we stood beside each other ready to march he asked me whether we should tie ourselves together, at the same time expressing his belief that it was unnecessary. Up to this time we had been separate, and the thought of attaching ourselves had no occurred to me till he mentioned it. I thought it, however, prudent to accept the suggestion, and so we united our destinies by a strong rope. "Now,"said Bennen,"have no fear; no matter how you throw yourself, I will hold you." Afterwards, on another perilous summit, I repeated this saying of Bennen's to a strong and active guide, but his observation was that it was a hardy untruth, for that in many places Bennen could not have held me.

(...."Ora", disse Bennen, "non aver paura! Anche se cadi, ti terró io!". Dopo molto tempo, su un'altra cima pericolosa, riferii questa frase di Bennen ad un'altra forte e attiva guida, ma la sua risposta fu che si trattava di una grossa falsitá, perché in molti posti Bennen non sarebbe stato in grado di trattenermi)
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
guidoval



Registrato: 27/05/07 22:14
Messaggi: 3563

MessaggioInviato: Gio Ago 08, 2013 2:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

quindi in 155 anni non si è ancora avuto il coraggio di scrivere nero su bianco che uàn is mèi che ciù. In determinate situazioni.

Però almeno a voce lo si dice. Bisognerà vedere la faccia che farà il magistrato quando glielo racconterà quello che è tornato a casa. Ormai si è affermata la giurisprudenza per cui, tra due amici che decidono di andare in montagna insieme, esiste responsabilità civile e penale in capo al più bravo / esperto / anziano Rolling Eyes
_________________
Forecast reliability: poor

Bù ma mia cuiù
Top
Profilo Invia messaggio privato
fabiomaz



Registrato: 25/10/07 10:15
Messaggi: 3178
Residenza: Bergamo

MessaggioInviato: Gio Ago 08, 2013 2:50 pm    Oggetto: Rispondi citando

guidoval ha scritto:
quindi in 155 anni non si è ancora avuto il coraggio di scrivere nero su bianco che uàn is mèi che ciù. In determinate situazioni.

Però almeno a voce lo si dice. Bisognerà vedere la faccia che farà il magistrato quando glielo racconterà quello che è tornato a casa. Ormai si è affermata la giurisprudenza per cui, tra due amici che decidono di andare in montagna insieme, esiste responsabilità civile e penale in capo al più bravo / esperto / anziano Rolling Eyes


la responsabilità morale invece è sempre esistita.
almeno sotto i 7300 metri.
_________________
"TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
simon



Registrato: 17/04/07 17:37
Messaggi: 1582

MessaggioInviato: Gio Ago 08, 2013 3:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

guidoval ha scritto:
Bisognerà vedere la faccia che farà il magistrato quando glielo racconterà quello che è tornato a casa. Ormai si è affermata la giurisprudenza per cui, tra due amici che decidono di andare in montagna insieme, esiste responsabilità civile e penale in capo al più bravo / esperto / anziano Rolling Eyes


su questo Guido ho giá espresso altrove il mio (personalissimo) parere
purtroppo l'Italia é diventata un posto di merda a causa del principio "che si é andato affermando" (come noto i princípi fluttuano liberamente nell'aria) che bisogna trovare un responsabile -vivente- per qualsiasi accadimento

peccato che questo renda tutti noi ostaggi dei giudici e dei magistrati Shocked ops..questa non la dovevo dire
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
guidoval



Registrato: 27/05/07 22:14
Messaggi: 3563

MessaggioInviato: Gio Ago 08, 2013 5:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

fabiomaz ha scritto:

la responsabilità morale invece è sempre esistita.
almeno sotto i 7300 metri.

Mi piacerebbe leggere qualcuno bravo sull'argomento. Comunque uno non si fa trascinare in catene in montagna. Anche Longhi aveva ceduto facilmente alle insistenze di Corti, per l'Eiger.
E come la mettono il prete e il magistrato, in Italia riuniti in un'unica figura, davanti alla mezza sega che si cerca il socio forte per farsi parancare, se poi finiscono nei guai?

simon ha scritto:
Shocked ops..questa non la dovevo dire


Esatto. La STASI ti ascolta e purtroppo ha fottuto la NSA.
_________________
Forecast reliability: poor

Bù ma mia cuiù
Top
Profilo Invia messaggio privato
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Il Caffe` Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Vai a Precedente  1, 2, 3  Successivo
Pagina 2 di 3

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi





Powered by phpBB © 2001, 2005 phpBB Group
phpbb.it



utenti collegati