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Guglielmo con discesa Stalletti-Costarica

 
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Giacomo cordamolla



Registrato: 12/02/07 21:01
Messaggi: 1084
Residenza: Monticelli Brusati (Brescia)

MessaggioInviato: Gio Set 18, 2008 10:00 pm    Oggetto: Guglielmo con discesa Stalletti-Costarica Rispondi citando

Oggi pomeriggio libero quindi mi avvio verso il Guglielmo.
Partenza alle 15:38 da località Colpiano. Si parcheggia comodo appena fuori dall'uscita di Zone della tangenziale verso la Val Camonica.
Da qui si sale sulla classica strada asfaltata verso Zone (circa 5 km) e poi si devia a destra salendo la bellissima e classica strada che porta al Redentore. Ogni volta mi piace sempre di più questa salita, fondo ottimo (solo dopo la Malga Bassa e brevemente dopo il rif. Almici si tribula un po') e pendenza non eccessiva (a parte qualche tratto abbastanza breve cementato, comunque fattibile in sella se abbastanza allenati). Sono ormai passate circa 2 ore dalla partenza e la nebbia avvolge tutta la parte superiore della montagna ma son deciso a non scendere dal versante da cui son salito. Quindi, dopo essermi ben coperto con manicotti, gambali e gilet antivento inizio la discesa. Ritorno brevemente verso il rifugio e imbocco, dopo la prima rampa ripida, il bel sentiero nuovo verso Caregno e Pezzoro. Il sentiero è ben ciclabile e divertente con bei tornantini. Nel lungo traverso a destra però trovo un gran fango, causato forse da mucche in zona e dalle recenti piogge e son costretto a spingere brevemente. Una volta ricongiuntomi con il vecchio sentiero (ora "transennato") scendo verso gli Stalletti Alti alternando tratti in sella ad altri a spinta, soprattutto per la presenza di stretti passaggi fra pietre dove si rischia di disfare pedivelle e corone. Giunto agli Stalletti alti, che lascio poco alla mia sinistra tagliando dritto nel prato, seguo la strada verso Caregno. Appenna passata la Malga Stalletti bassi, subito dopo un tratto un po' ripido e cementato svolto subito a destra su stradina erbosa verso Malga Costarica (occhio al bivio non segnalato ma comunque visbile). Raggiunta questa malga, con una lieve discesa alternata da 2 strappi belli ripidi mi "butto" verso la Val della Lana (cartello Inzino vicino alla malga). Il sentiero è abbastanza tecnico, comunque abbassando la sella e con un pelo di dimestichezza è fattibile per la maggior parte in sella (qui ho fatto un vero e proprio salto mortale perchè mi si è infossata la bici davanti e io son stato sbalzato in aria, comunque niente di grave). Giunti sul sentiero Caregno- Croce di Marone si segue a destra verso quest'ultima la stradina segnata verso destra. Si sale abbastanza ripidamente, passando la Malga Colonno Nuovo e poco dopo lo strappo finisce e con vari su e giù si giunge in vista dei prati di Croce di Marone. Qui si rientra sulla strada di salita e la si segue verso Zone. Per rendere la discesa più varia e impegnativa ho effettuato delle varianti sulla vecchia strada: subito dopo il 6° tornante a sinstra su ciottolato ben visbile si scende ripidamente e si sbuca nei pressi di una cascina dove la strda è già asfaltata. La si segue per pochi metri e dopo un altro tornante (scendendo curva a destra) si scende per il bel sentiero a sinsitra, sempre ciottolato, uscendo sulla strada nei pressi dell'attraversamento del torrente (occhio alla fine a tenere la destra su breve sentierino in piano; comunque son solo 10 m ed è fattibile anche a sinsitra ma molto mosso). Attraversato il torrente si segue la strada asfaltata per circa 500 m e, in prossimità di alcune cascine/case sulla destra si imbocca un ciottolato abbastanza ripido che sbuca nuovamente sulla strada nei pressi di un tornante. Qui si prosegue altri 500 m e poi si svolta a destra su sterrata che porta verso un torrente in secca. Non lo si attraversa ma si prende a sinsitra una sterrata molto divertente che lo costeggia e si sbuca sul grande parcheggio ormai in prossimità della strada principale che sale da Marone a Zone. Con l'itinerario di salita la si raggiunge e si ridiscende all'auto.

Devo dire che con una bici classica front da cross country come ho la discesa sopra gli Stalletti alti e sotto Malga Costarica (soprattutto la seconda parte) sono un po' al limite, nel senso che bisogna fare qualche tratto a spinta a meno di avere abbastanza manico. Con una full da all mountain sicuramente si scenderebbe più tranquilli. Comunque anche la discesa sotto Croce di Marone, se così eseguita, stressa abbastanza i freni e soprattutto le dita (anche se non particolarmente tecnica), però permette di variare il giro e rendere questa discesa meno banale.

Il dislivello è circa di 1800 m in salita e discesa. I km sono all'incirca 35, ma non so bene perchè in discesa mi si è impallato il conta km (comunque Colpiano-cima Guglielmo son 17,5 - 18 ). La discesa alla fine con i vari tratti tecnici e il traverso con un po' di su e giù mi ha impegnato per più di 1 ora e mezza, e devo dire che mi ha anche stancato quasi di più della salita.

Traendo le conclusioni comunque è sempre una bella variante per non riscendere dalla strada di salita, anche se decisamente più impegnativo, quindi tenete energie anche per la discesa (e per il "raccordo" Colonno - Croce di Marone con 2 strappi brevi ma belli ripidi).
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