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Il miglior DISGRAZIA di sempre: Diretta Sud, via KLUCKER

 
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Autore Messaggio
Franz
Event manager


Registrato: 13/02/07 00:33
Messaggi: 9722
Residenza: Berg...scia...Verona

MessaggioInviato: Mer Dic 07, 2016 3:52 pm    Oggetto: Il miglior DISGRAZIA di sempre: Diretta Sud, via KLUCKER Rispondi citando

Monte Disgrazia, 3678m : Diretta Sud, via Klucker (600m, D/80°/M4)


Dalla normale in un lontano ottobre del 2004 con Gianlu; dalla Cordamolla con Mattia e Michele nel 2010; dalla Parete Nord nel 2014 con Mara, Anna, Luisa ed Albe; dalla via dei Corvi alla Punta Speranza nel 2015 e con gli sci alla Pioda il maggio scorso… tante le volte su questa celebre vetta lombarda, ma questo versante e questa salita la sognavo da tempo, tantissimo tempo. E si è rivelata salita degna di essere sognata.
Le condizioni le curavo da molto: e andavano colte! Ricordavamo la Direttissima al Bernina, anch’essa esposta a sud, anch’essa in autunno inoltrato, incrostata di neve “umida” ghiacciata e così volevamo trovare anche questa via: che magia il serpentino della vetta incrostato dai festoni e dalla neve patagonica.


Sabato in tarda mattinata arriviamo alla Piana di Predarossa con Mara dopo un viaggio da Verona con nebbia, pioviggine e nuvole basse. Saranno azzeccate le previsioni? Quando solo alla Piana tutto si apre e vediamo la nostra meta al sole i dubbi svaniscono. Partiamo con le ciaspole in spalla e seguiamo il sentiero estivo a sinistra per la Ponti su neve marmorea per la quale porre anche attenzione ai ripidi pendii che portano sul ripiano superiore sotto il Pizzo Vicima e l’Averta, donde traversiamo in falso piano per arrivare al Rifugio. Qui calziamo le ciaspole: la neve è ventata, solo a tratti sfondosa, ma sono utili. Alle 15:20 varchiamo la soglia dell’invernale, che anche se freddino, ci pare accogliente. Poggiamo gli zaini e partiamo subito con il materiale da lasciare per la salita di domani. Una vecchia traccia di sci ci indica la retta via, ma con la visibilità ottima di adesso riusciamo a fare la traccia più conveniente. Dietro di noi si alza la nebbia che si ferma con un fantastico mare di nubi all’altezza del rifugio. Il cielo e le cime si infiammano: è uno spettacolo indescrivibile. Nemmeno le foto a raffica sapranno rendere questa atmosfera magica. Arrivati a 2945 metri, vediamo il proseguo dell’itinerario che taglia a mezza costa e porta all’attacco della parete. Lasciato il materiale, possiamo rientrare al rifugio con l’ultima luce per la nostra cenetta. Fa freddo, ma dentro la temperatura si mantiene sui 3 gradi, anche di notte.
Anche stavolta andare a tracciare il pomeriggio prima della salita, pur se magari faticoso e con poca voglia, si è rivelata una scelta vincente per la riuscita della salita. L’indomani quando usciamo dal bivacco una fitta nebbia avvolge tutto. Cristalli si appiccicano alla faccia. Fa freddo. C’è pure vento. È buio pesto. Il fascio delle frontali ci ritorna indietro. Senza le tracce di ieri sera non sapremmo assolutamente dove andare (anche perché il terreno è vario, con dossi e cunette di neve, saliscendi e traversi). Spediti arriviamo al deposito materiale del giorno prima. La nebbia non accenna a diminuire. È in questo tratto che ci compiacciamo della scelta fatta, ma rimpiangiamo anche di non aver proseguito fino alla vera base della parete. Vagando tra massi affioranti, vallecole e vecchie tracce di sci, troviamo un masso che avevamo puntato la sera prima (così credevamo!!!) per cambiarci e lasciare gli zaini. Dopo decine di minuti a battere traccia nella neve sfondosa ci rendiamo conto di essere ancora lontani dalla via, ma proseguiamo chinando la testa… Intanto “buchiamo” le nuvole e siamo sotto un fantastico cielo stellato. Arriviamo finalmente al pendio: confidiamo in ottima neve e invece si deve battere anche qua. Mesti proseguiamo. Ovviamente Mara davanti batte, ma io dietro non traggo gran beneficio dal suo lavoro e sfondo nelle sue peste. Improvvisamente la neve diventa marmo e proseguiamo dentro e fuori la rigola. Purtroppo la “festa” dura poco e nella parte alta si alternano tratti buoni a tratti sfondosi. Arriviamo sotto la bastionata. Sembra compatta e insormontabile. Non si vede fino alla fine il couloir che seguiremo, finchè improvvisamente eccolo comparire: il primo tratto è un canale nevoso. Pensare che nel lontano 1896 Christian Klucker calcava questa stesso canale sorprende. Intuito incredibile e gran testa per quei tempi….


(Foto di maggio 2016 di Carlo Mazzoleni)

Nell’ultimo tratto ho sofferto di fastidiosi crampi…ma la vista della via mi riporta in breve in forma. Prendo il comando. Due tiri da 30 metri su roccia, ghiaccio al sole sono goduriosi. Piazzo viti, chiodi da roccia, friend. Quando recupero Mara all’ultima sosta fa caldo, ma ormai siamo fuori. Prosegue lei in una facile vallecola con neve; ma se fosse secca sarebbe sicuramente più delicata. Ad un bivio prosegue a sinistra sull’anticima. Con tutte le rocce incrostate di neve il caratteristico passaggio del “cavallo di bronzo” sarebbe non poco problematico. Il panorama è sublime. Sotto di noi la pianura (e tutte le Orobie) sono sommerse dalle nubi. A Nord il Bernina innevato fa capolino. A Ovest le cime della Bregaglia e oltre le nuvole Rosa e Vallese. Cominciamo la cresta di discesa: delicata, ma si passa bene e si protegge agevolmente facendo attenzione a cornici e buchi sul baratro della Nord. Vediamo tanti scialpinisti alla Sella di Pioda (scopriremo poi essere Riccardo, Franco, Roberto e amici). Giunti al colletto più basso sopra il Canalone Schenatti, pieghiamo lungo di questo su neve farinosa compatta. Si procede bene. Solo due placche da vento mi mettono in guardia sulla sicurezza e riesco a proteggermi in conserva su roccia con dei friend. Veloci percorriamo anche la parte bassa e caliamo agli zaini e alle ciaspole senza sfondare più di tanto. Sono le 13:30, la discesa sarà ancora lunga (2h) e rimpiangiamo di non avere gli sci, ma siamo anche contenti di non esserci scarrozzati le ciaspole sulla via. Dalla Piana di Predarossa un ultimo sguardo al Disgrazia ora arrossatosi è il sigillo finale di quest’altra azzeccata gita. Grazie come sempre alla mia socia di tante avventure.

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Reportage fotografico completo su FACEBOOK

Qui alcune foto :


































(Bellissima foto by Roberto Ganassa @ClickAlps)




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BiancoAtlas



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Messaggi: 1181
Residenza: brembate

MessaggioInviato: Mer Dic 07, 2016 5:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bella davvero, il solito culo franziano Laughing ( studiato ovviamente) ma devo dire, non mi è piaciuto l'accenno alle molte volte che sei salito 5 , un numero che mi ricorda qualcosa su quella montagna Evil or Very Mad Laughing stai attento a cosa bevi la prossima volta che passi di qui Evil or Very Mad Laughing
ciao toni
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simon



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MessaggioInviato: Gio Dic 08, 2016 11:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bè Franz questa è fantastica!! Very Happy

(a parte il fatto che Ganassa con 3 foto ti ha asfaltato Laughing ) molto bella quella con Cengalo Badile e Finsteraarhorn! Prospettiva incredibile
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Alpe



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MessaggioInviato: Dom Dic 11, 2016 10:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bellissima! Atmosfere magiche!
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simo il 4



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MessaggioInviato: Lun Dic 12, 2016 9:28 am    Oggetto: Rispondi citando

bella, molto. sia per la via, che per le foto, che per il fatto di trovare itinerari fuori dai "classici" circuiti.
poi quella montagna l'adoro... quindi poteva anche essere una vietta del cavolo.. ma lì è tutto super!!!
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Lun Dic 12, 2016 10:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

Un angolo della montagna veramente appartato con le giuste condizioni autunnali.
E se non bastasse ci avete messo pure quel mare di nuvole sotto.
Tanta roba...
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Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Mar Dic 13, 2016 9:27 am    Oggetto: Rispondi citando

Franz...
che ti posso dire, un sogno colto al momento giusto.
E con la giusta attesa.
Ora che hai messo anche il Laghetto in saccoccia con quelle condizioni spaziali, direi che non sbagli un colpo...
...e poi se lo sbagli tanto vai avanti lo stesso.
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"TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota
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Stambek 1



Registrato: 13/01/09 21:16
Messaggi: 859

MessaggioInviato: Mar Dic 13, 2016 11:40 am    Oggetto: Rispondi citando

SON TUTTE CAMMINATINE DI TERZO.......
ANCHE LA PELIZZARI ALLA CIMA DEL LAGHETTO
HHHO COME CIVIDINI E' UNA PRIMA POI SI FAN TIRARE SUNNO DALLE GUIDE.....
MEGLIO LA STORIA INFINITA'........ Laughing Razz Very Happy
I CLIC CLAC ESCONO SEMPRE DOPO......... Wink
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Stambek 1
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Franz
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Registrato: 13/02/07 00:33
Messaggi: 9722
Residenza: Berg...scia...Verona

MessaggioInviato: Mar Gen 10, 2017 7:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

Videomix della salita al Monte Disgrazia, 3678 m, per la Diretta Sud (la Via Klucker) del 04 dicembre 2016 con Mara.
[riprese effettuate con LUMIX e GOPRO]

BUONA VISIONE!!!
https://vimeo.com/198697818

Chapters:
(Per chi volesse saltare direttamente dei pezzi. Filmato lungo 13:13 min)

Min 00:00 -> 02:27 : Salita al Rif. Ponti, perlustrazione e tramonto.
Min 02:28 -> 08:09 : Canalone Sud Ovest, Via Klucker e vetta
Min 08:10 -> 12:00 : Discesa per la Cresta Ovest (normale)
Min 12:01 -> 13:13 : Discesa per il Canalone Schenatti


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alan



Registrato: 08/09/16 11:00
Messaggi: 18
Residenza: Cadine

MessaggioInviato: Mer Gen 11, 2017 9:01 am    Oggetto: Rispondi citando

Porca pupazza Shocked , sarò un pivello, ma le foto, il report e il video son tutti molto belli!! Complimenti!!
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https://trapiantalan.wordpress.com/
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