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GABARROU: ovunque metta le picche c’è da divertirsi di più!

 
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Autore Messaggio
Franz
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Registrato: 13/02/07 00:33
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MessaggioInviato: Dom Nov 06, 2016 12:45 am    Oggetto: GABARROU: ovunque metta le picche c’è da divertirsi di più! Rispondi citando

Piz Cambrena, 3608 m: “Goulotte Gabarrou”, couloir NW. 600m/TD-/4/IV


Da sempre, andando ai Palù, sia con gli sci sia per gli speroni, sia dal lato opposto della valle del Morteratsch, lo sguardo era attratto da questo couloir sul versante NW del Cambrena. Pochi e vecchi report si trovano in rete. La relazione della TCI-CAI della prima salita solitaria di Patrick Gabarrou nel 1985 (variante della Mevio-Miotti del 1974 o della Joos del 1979) è ormai vecchia: nella foto che ritrae la parete, il primo tiro, per l’innevamento cospicuo, non si riconosce quasi. Allora era infatti valutata AD+: uno scivolone quasi omogeneo, con salti più ripidi. Grande comunque Gabarrou che sulle Retiche, che mi risulti, ha aperto solo questa e lo sperone W (roccioso) del Piz Bianco (che gli ricordi il suo terreno di gioco per eccellenza??? Wink ).Per la serie: ovunque metta le picche questo guru del ghiaccio del Bianco, ci si si diverte.
Da tempo tornava con prepotenza la voglia di salire questa via. E anche passare per il Naso, in ricordo di quello del Lyskamm salito poco tempo fa... Nel 2009 vi furono diverse ripetizioni (almeno 3). Era forse un anno particolare. Ma io non ero ancora pronto, vista la carente esperienza.
A Mara ed Albe ne parlavo da un po’. Le particolari condizioni di quest’autunno caratterizzato da nevicate precoci, seguite da pioggia fino a 3000 metri e caldo, parevano essere quelle ideali.



Domenica pomeriggio, quindi, dopo impegni milanesi, arriviamo al Passo del Bernina per prendere l’ultima funivia. Ci incamminiamo verso il Piz Trovat con i nostri enormi zaini. Arrivati al colle tra Trovat e Queder decidiamo di piazzare il nostro campo qui e risparmiarci il traverso anche al ritorno. La serata è favolosa senza nubi. Riusciamo anche ad individuare qualche dettaglio circa le condizioni della nostra parete con delle foto zoomate: sembra di vedere ghiaccio. Incontriamo anche due di ritorno proprio dalla Gabarrou. Guida e cliente. Purtroppo chiedo info al cliente, per errore, e me le dà un po’ vaghe, ma pare le condizioni siano buone…
Montaggio delle due tendine dopo aver spianato due piazzole sulla neve e cenetta. Vien presto voglia di coricarsi. Non patiremo assolutamente freddo: io e Mara siamo sui +2° all’interno.
Partiamo che è buio pesto, ma la traccia evidente. Tuttavia alla Fourcla Trovat scendiamo in maniera malagevole al ghiacciaio (quando era meglio proseguire alla Fourcla Arlas, poco oltre). Inizialmente crediamo di essere troppo in anticipo sulla tabella di marcia (con Mara che tira sempre indietro la sveglia è facile…). Tuttavia i primi 200 metri del couloir sono su neve e procediamo bene anche al buio, su residue tracce “sbiadite”. Procedo a passo cadenzato. La neve tiene bene anche se le tracce vanno ribattute… Quando albeggia mi si para davanti la parete rocciosa con evidenti le due colate di ghiaccio: Gabarrou e Joos. Giunto sotto il primo saltino faccio sosta. Intanto il cielo si tinge di viola. Parto felice come una Pasqua di spicozzare nuovamente. Davanti al secondo salto la felicità lascia spazio ad una certa apprensione. Sembra bello verticale e il ghiaccio non dei migliori. Bisogna issarsi su due picche con i piedi in verticale sotto il salto. Ridiscendo. Metto una seconda vite e riparto. Saltini e diedri da superare (o proteggere) con la schiena al muro in opposizione, e un traverso delicato per ghiaccio sottile, conducono alla sosta dopo 55 metri. Cedo volentieri il passo ad Albe per il prossimo tiro, anche se in tre è sempre un poco macchinoso il cambio del capocordata. Bella placca e serie di diedri ghiacciati, non troppo solidi, ma ben proteggibili su roccia. Dal basso sembra buono proseguire a sinistra per un diedro non visibili, ma solo sopra si capirà. Comoda sosta su cengia nevosa. Guardando la foto da lontano per il prossimo tiro, propongo di ripartire io… E che goduria. Un tiro facile (sembrava in piedi), ma con ghiaccio commovente. Dopo 70 metri mi fermo, recupero e mando avanti Mara, ma un muro verticale le fa cedere al passo nuovamente ad Albe. Muretto fisico verticale iniziale e poi pendio a far sosta alla base della calotta del Naso. Mara parte a tuono mettendo giusto due viti e ci trascina letteralmente in cima, dove arriviamo inondati dal sole. Per la serie, anche in 3 ci si può alternare Wink
Panorama spaziale sul Bernina e visione insolita dei Palù di taglio. Bella anche la Val Poschiavo, la Valtellina, le Orobie, l’Adamello e l’Ortles-Cevedale. Scendiamo ora verso il Piz d’Arlas nel vallone glaciale della seraccata, con l’intenzione, come da relazione di rientrare nella parte bassa del Naso. Ma tanto ci saranno le tracce dei due svizzeri… Scendiamo velocemente in neve fonda farinosa, solo a tratti ventata portante. Una gamba in un crepo ci fa drizzare le antenne… Ma le tracce? Saranno stati più a destra. Ambientone. Si prosegue. Rimanendo a sinistra, veloci sotto una seraccata, qualche perplessità mi viene. Eccoleee! Le tracceee! Le vediamo tutte a destra tra i crepacci. Forza, si cambia direzione, andiamo a prenderle… Arrivati in vista lo sconforto per aver confuso una traccia di animali (pennuti o altro...boh) per traccia umana. Ci voltiamo e vediamo che la nostra direzione portava però direttamente su un salto di ghiaccio e un gran seracco… Scendiamo ancora. Speriamo di non arrivare ad un punto di non ritorno. È la volta di un pezzo di ghiaccio che rotolato sulla neve: non ho può avere lasciato delle tracce così “umane”… Le seguiamo… finchè si perdono con un bel salto nel vuoto Wink E’ ora di piegare a sinistra per provare a prendere il Naso… l’animale di prima ci prende lui “per il naso”…perché siamo ancora sulle sue tracce su un esile ponte su un enorme crepaccio… traverso esposto e siamo sulla cresta del Naso. E finalmente le tracce. Soddisfazione per l’itinerario non privo di incognite e rilassamento. Evidentemente il cliente non sapeva bene dove fosse passato… come alla domanda: “Com’era il ghiaccio? Ce ne era?” “A me sembrava buono e son salito bene…. ma io non faccio testo…” Wink Wink Traccia propizia che seguiamo velocemente ci fa perdere quota e con un traverso (che altrimenti non avremmo improvvisato) ci fa mettere piede sul ghiacciaio. Giungiamo così alle tende dopo solo 2h30 dalla partenza dalla vetta. Smontiamo il campo con calma alla luce dell’ultimo sole, soddisfatti di questa nuova avventura, per la nostra ritrovata cordata dopo mesi di astinenza. Ora non aspettiamo altri 8 mesi… Wink

Report tennico: http://www.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=4&id=6145

Reportage completo QUI

E qualche foto qui:
























































Ed ecco la mia foto del 2009 dal Misaun...lo stesso giorno, mi pare, in cui Brozio Pelucchi, Dome Fenio & co la salivano...
Poca neve, eh? Come dicevano alla Diavolezza...
http://www.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=2&id=1169

http://www.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=4&id=715
http://www.on-ice.it/onice/viewtopic.php?p=68169

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BiancoAtlas



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MessaggioInviato: Dom Nov 06, 2016 12:19 pm    Oggetto: Rispondi citando

Very Happy bello, bello wow ,di che anno è la via?
ciao Toni
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Alpe



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MessaggioInviato: Dom Nov 06, 2016 6:40 pm    Oggetto: Rispondi citando

Franz, ultimamemnte ci dai di Naso..!
che dire,... gita di gran livello e come sempre foto e dettagli super.

curiosità: poco prima della vostra prima sosta (pallino rosa della seconda foto) pare che lo scivolo di neve prosegua, sulla sinistra (con difficoltà inferiori) tagliando la parete del cambrena sino a guadagnare la spalla rocciosa poco sotto la cupola nevosa. E' un percorso noto e/o ripetuto o e' un'illusione delle foto e l'unica via di uscita sono la Gabarrou e la Joos?
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Lun Nov 07, 2016 9:50 am    Oggetto: Re: GABARROU: ovunque metta le picche c’è da divertirsi di p Rispondi citando

Franz ha scritto:




E cavolo! Che foto! Si può correggere la parte scura a sinistra?
ma una volta non c'era la copertina di OI??
O te la giochi al prossimo concorso fotografico?

Per il resto: un report da acquolina in bocca.
Mi prudono le mani...ma non so se sono parestesie o altro.
E anche il senso di vertigine..inclinando un po' lo schermo passa. Laughing

Bellissima e azzeccatissima.
Avevo consigliato anche io di dare un'occhiata in zona naso proprio in quei giorni.
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BiancoAtlas



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MessaggioInviato: Lun Nov 07, 2016 9:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

ok scusa ogni tanto mi faccio prendere dai "diritti del lettore " enunciati da Pennac ,l'anno della via è il 1985, ok ok non c'è bisogno di fare quella faccia li ,lo so gia da solo.... Laughing
ciao toni
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cauboi93



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MessaggioInviato: Mer Nov 09, 2016 1:52 pm    Oggetto: Rispondi citando

che lì di Gabarrou c'è proprio poco!! Comunque bella Franz!!
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Stambek 1



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MessaggioInviato: Dom Nov 13, 2016 6:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

HHHA DESTRA DELLA GABAROOU LA VIA DEI PINOCCHIETTI DEL
BECCO Laughing Razz Very Happy
CONTINUATE HHHA CAMMINARE NOI CI DIVERTIAMO........ Wink

FOTO DUE E TRE..............

NON C'E'PIU' LA PASSIONE DI UNA VOLTA..........

SI FANNO LE COSE TANTO PER FAR VEDERE CHE SI FA' QUAL' COSA.......

SUPER TRUMP......... Laughing Razz Very Happy
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Stambek 1
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