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Riflessione sulle previsioni meteorologiche in montagna...

 
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Franz
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MessaggioInviato: Ven Giu 27, 2014 11:44 am    Oggetto: Riflessione sulle previsioni meteorologiche in montagna... Rispondi citando

Viviamo in un’epoca nella quale le previsioni del tempo non sono più una rubrica posta tra quelle de “l’Almanacco del Giorno dopo” (vecchie reminiscenze della Rai). Viviamo in un’epoca dove (purtroppo) si tende a voler tenere tutto sotto controllo. Anche la più imprevedibile delle realtà di questa Terra: il meteo. Si vorrebbe poter “gestire e pianificare” il tempo atmosferico e poterlo prevedere in maniera assoluta e totale. Purtroppo più di una volta ci rendiamo conto che ciò non risulta possibile. Una volta si andava in montagna senza preoccuparsi che ci fossero “tre soli”. Si partiva quando c’era il “sentore” della stabilità atmosferica sperando che questa non venisse meno. Si partiva, si rinunciava, si tornava indietro, ma per questo si moriva anche (senza voler fare paragoni troppo altisonanti, vedasi il caso del Freney). Però la montagna era un’attività meno “mordi e fuggi”…si facevano meno salite e magari cogliendo meno le piccole finestre di bel tempo in mezzo a periodi di brutto, come è possibile fare oggi. Ai nostri tempi invece questo sembra più facile e paradossalmente capita di morire ancora per un motivo analogo (mi vengono in mente i casi di qualche anno fa della guida con cliente donna alle Jorasses in corsa verso il maltempo o i nostri amici in Delfinato ;-().
Oggi decine di siti e centri di ricerca scientifici provvedono a diffondere sulla rete web giornalmente, ma a volte anche più volte all’interno della stessa giornata, bollettini meteo, mappe di nuvolosità, venti, temperature… Spuntano siti e forum di meteorologia come funghi. Tante persone si spacciano per esperte. Tuttavia la meteorologia è una delle scienze meno “esatte” che esistano.

Domenica scorsa una clamorosa cantonata (per carità è possibile! Nessuno vuole qui puntare il dito su questo, ma aprire un dibattito su un altro argomento che è il pericolo personale di affidarsi ciecamente senzo spirito critico a informazioni meteorologiche) di MeteoSvizzera, MeteoCentrale, MeteoBlue ed altri a solo un giorno e mezzo di distanza (dal venerdì pomeriggio al sabato notte) ha creato quelli che potevano essere i presupposti per un epilogo alpinistico tragico.

Queste le previsioni di MeteoCentrale per il Vallese (Randa), dove eravamo noi, del venerdì. Direi che non lasciavano grande spazio ai dubbi…ma bisogna sempre averne invece!!!!


E da MeteoSvizzera


E la situazione reale dall'immagine satellitare (MODIS - @NASA) delle Alpi domenica 22 giugno per la mattina alle 10 con la perturbazione sul Vallese.


Decine di cordate hanno rinunciato a metà o prima a delle vie per nulla banali, partiti confidando nelle ottime previsioni meteorologiche. A noi per primi è andata bene per aver rinunciato prima per altri motivi all’idea originaria del Weisshorn.. Se la parete del Weisshorn fosse stata in condizione avremmo attaccato alle 00:30, ben prima dell’arrivo del maltempo…e poi? Una volta riusciti a superare la spaventosa terminale e le goulotte che precedono la parete, colti di sorpresa (!) dal maltempo cosa avremmo fatto? Avremmo continuato, perché scendere era molto impegnativo se non impossibile… E poi la cresta nord in discesa con la bufera???

Le condizioni di domenica 22 alle 6, sul Brunegggletscher. Foto nella quale mi sembra palese non si parli di instabilità temporalesca (spesso di difficile previsione), ma proprio di un fronte compatto e ben organizzato...




Ad altri è andata bene per non essersi trovati in punti di non ritorno. Ad altri ancora di aver trovato chi lì riportasse a valle.

Le notizie in merito sono diverse.
Ad esempio: http://www.montagna.tv/cms/62314/un-alpinista-morto-e-altri-sei-soccorsi-sul-versante-francese-del-monte-bianco
O:
http://www.montagna.tv/cms/62366/monte-bianco-polizia-sul-versante-francese-soccorre-22-persone

Amici tornati indietro per maltempo inaspettato dalla Kuffner al Maudit, da Couturier alla Verte, Weissmies, dalla N del Fletschorn, Rosa, Dent d’Hereins, Valpelline, bufera con pessima visibilità sul Gran Paradiso…un recupero della REGA alla Lenzspitze… Meno male (sembra) nessun epilogo tragico tra questi…ma è stato un caso fortuito…
Tutte salite tutt'altro che facili, come si confà ad un weekend tutt"altro che incerto...
Direi che non si trattava dell’errore di interpretazione delle previsioni da parte di un singolo…!!!!

Questo mi pare debba fare riflettere sulla responsabilità dei previsori meteorologici le cui informazioni fornite non sono più solamente ancillari alla pianificazione di una gita. Qua si parla di persone e di vite umane. Altrimenti è inutile insegnare ai corsi la pianificazione intelligente della gita a tavolino guardando previsioni meteo.
Tuttavia ciò deve anche creare uno spunto di riflessione (se ciò fosse necessario, ma parlo soprattutto per la mia esperienza personale - e di utente che "non sa fare le previsioni") sull’aleatorietà delle previsioni meteorologiche. Sul fatto che la montagna rimane ancora quella che “fa il bello e il cattivo tempo”. Che da un certo punto di vista è un bene e proprio il bello di quest’attività che nonostante si cerchi sempre di farlo, non verrà mai “controllata” come un’attività indoor.

LIBERO SPAZIO ORA ALLE VOSTRE RIFLESSIONI IN MERITO....
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L'ultima modifica di Franz il Ven Giu 27, 2014 2:39 pm, modificato 4 volte
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pelle2005



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MessaggioInviato: Ven Giu 27, 2014 12:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

minchia, per fortuna che il mio amico mi ha bocciato all'ultimo momento la Nadelgrat per "ripiegare" sulla Suldengrat!

In effetti quando sento gli albergatori di Rimini che si lamentano del fatto che era stato previsto brutto e invece splende il sole, mi viene da sorridere di rabbia: si chiamano previsioni.
Ma in quel caso non ci sono vite umane a rischio.

Il tuo esempio invece apre bene gli occhi alla realtà: siamo ancora in balia della natura. Certo però che dei fatti così eclatanti ti lasciano con l'amaro e la paura in bocca: ma alle previsioni devo crederci? Se non credo a quelle, a cosa?

Io sono il primo a dire che perde di romanticismo un alpinismo in cui parti solo se sai che il meteo è ok e/o se leggi un report del giorno prima che da la via in buone condizioni. (Però ormai chi ha tempo e denaro per rischiare? Io vivo in un punto nevralgico equidistante quasi in egual misura da tutto l'arco alpino (e appenninico), ovvero lontano da tutto. 4h30 per il monte bianco, per il rosa, 3h30 alto adige. Quanto mi ruga perdere una giornata, ore di auto, soldi, per poi non concludere nulla? Tanto. Poi magari le cartucce sono poche anche per impegni familiari. Piccola divagazione)
Un report è soggettivo, cio che è facile per te, magari per me non lo è, almeno sul meteo speravo ci fosse oggettività!

A meno che..non è che i meteorologi sofforno la sindrome dei bagnini di rimini?
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rediquadri



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MessaggioInviato: Ven Giu 27, 2014 2:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ti dico la mia da appassionato meteo: prendiamo il caso di domani, giornata sulle Alpi per lo più instabile, vari modelli mettono zone di asciutto tra Moncenisio - Monginevro ed Engadina. A questo punto bisogna decidere il da farsi: fidarsi, beccarsi molti km di macchina e poi dover magari trovarsi cmq la pioggia o rinunciare in partenza? Io penso che andrò in Engadina scegliendo un giro abbastanza tranquillo, però il rischio di trovare cmq brutto ci sarà. Secondo me la via migliore è cercare di adattarsi alle previsioni, cmq in contesti instabili, come domani, scegliere un percorso non troppo complicato e poi sperare che vada bene.

A livello generale cmq quoto pelle, con le previsioni odierne abbiamo fatto molti passi avanti, ma rimangono semplicemente previsioni, il rischio di errore c'è, e se sono sbagliate quando si è in situazioni difficili il rischio aumenta enormemente. Ma le salite e le discese ritenute difficili lo sono anche per questo motivo. Wink
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Franz
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Residenza: Berg...scia...Verona

MessaggioInviato: Lun Giu 30, 2014 11:21 am    Oggetto: Rispondi citando

Molti interessanti spunti sono emersi dalla discussione (ad ora 36 interventi) su Facebook.
(per chi è iscritto è pubblica)
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Lun Giu 30, 2014 10:30 pm    Oggetto: Rispondi citando

Era successo anche a noi qualche settimana fa a fine maggio entrando in val d'Aosta un fronte nuvoloso importante in condizioni di belle previsioni.

Da un lato bisogna riflettere sul fatto che cose come queste facciano notizia, una volta erano la normalità, chi ha fatto alpinismo qualche decennio fa ricorderà un sacco di ritirate nel maltempo, scialpinismo nella nebbia e così via, erano cose normali, non facevano notizia...

Ora diciamo che una previsione dovrebbe avere sempre un dato che la accompagna, che è un indice percentuale di affidabilità/probabilità. In caso di alte pressioni stabili che durano 4-5 giorni questo è molto alto anche per previsioni a 2-3 giorni, soprattutto in periodi dai connotati "invernali".
In primavera molto spesso le situazioni sono più complesse, quindi una previsione come quella che segnali tu a 2 giorni dubito potesse avere un'affidabilità oltre l'85-90%. E un evento con probabilità del 10% non è impossibile, è solo improbabile...

Poi spesso ci si affida troppo alle previsioni e non ci si guarda in giro. Mi viene in mente la gita di quest'anno al Campo Tencia con forte vento non previsto. C'era un gruppo di ragazzi che sci ai piedi a 2000m era lì che smanettava col cellulare per gli "aggiornamenti meteo", mentre sulle creste tirava un vento furioso con lunghi pennacchi di neve. Non gli bastava ?

Un'altra riflessione banalissima che si può fare è di quanto siano complessi e variegati i rischi dell'alpinismo e quanto cerca il nostro cervello di nasconderli, ormai abituato ad uno stile di vita sempre più sulla linea del "tutto sotto controllo".

In fondo chi si diverte col tennis è una persona equilibrata.
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njek



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MessaggioInviato: Mer Lug 02, 2014 3:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

Anche noi eravamo in Vallese, e ci siamo trovati un pò spiazzati quando la mattina, prima delle 5 siamo usciti dall'appartamento....
Vero che le previsioni di Venerdì davano bello ...vero anche che solitamente non mi fido poi molto di previsioni a 48h,infondo cambiano spesso ...
L'unica cosa che mi ha lasciato perplesso è che Marzio ha consultato MeteoCentrale e Il Meteo dal cellulare mentre ci spostavamo in macchina e le previsioni erano ancora belle!! mentre iniziava a piovigginare....alla fine siam partiti, ci siam fermati alla Taschutte e poi abbiam ripiegato al Feechopf
Cmq in tutta la stagione ho beccato solo 2 cantonate ...isomma per fortuna che ci sono le previsioni meteo!!
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Luca
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Franz
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Residenza: Berg...scia...Verona

MessaggioInviato: Gio Lug 03, 2014 4:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

LorenzOrobico ha scritto:
Da un lato bisogna riflettere sul fatto che cose come queste facciano notizia, una volta erano la normalità, chi ha fatto alpinismo qualche decennio fa ricorderà un sacco di ritirate nel maltempo, scialpinismo nella nebbia e così via, erano cose normali, non facevano notizia...

Senza contare le gite skialp in crosta dall'inizio alla fine, perchè non si riusciva ad avere il polso dell'andamento termico e di precipitazioni della settimana che precedeva un weekend e soprattutto non c'erano i report infrasettimanali della Fedora o del Ganassa Laughing
Allora mancavano anche le notizie così diffuse circa gli incidenti o i recuperi in un weekend...erano info che comparivano solo sui giornali locali...e raramente, solo se ci scappava il morto, sui notiziari regionali/nazionali.
LorenzOrobico ha scritto:
Poi spesso ci si affida troppo alle previsioni e non ci si guarda in giro. Mi viene in mente la gita di quest'anno al Campo Tencia con forte vento non previsto. C'era un gruppo di ragazzi che sci ai piedi a 2000m era lì che smanettava col cellulare per gli "aggiornamenti meteo", mentre sulle creste tirava un vento furioso con lunghi pennacchi di neve. Non gli bastava ?
njek ha scritto:
L'unica cosa che mi ha lasciato perplesso è che Marzio ha consultato MeteoCentrale e Il Meteo dal cellulare mentre ci spostavamo in macchina e le previsioni erano ancora belle!! mentre iniziava a piovigginare....alla fine siam partiti, ci siam fermati alla Taschutte e poi abbiam ripiegato al Feechopf

Il potere della tecnologia. Anche noi volevamo provare a guardare cosa dicevano le previsioni aggiornate...a sto punto abbiam fatto bene...a naso si capiva non volesse cambiare...
LorenzOrobico ha scritto:
Un'altra riflessione banalissima che si può fare è di quanto siano complessi e variegati i rischi dell'alpinismo e quanto cerca il nostro cervello di nasconderli, ormai abituato ad uno stile di vita sempre più sulla linea del "tutto sotto controllo".In fondo chi si diverte col tennis è una persona equilibrata.

Beh, questo è proprio il divertimento della nostra attività.
Ridendoci sopra, rimangono più impresse le giornate in bufera o le ritirate estreme (come alla Diable nel 2008, quando il maltempo (contro le previsioni) anticipò e fu rocambolesco uscire in cima al Tacul nella tempesta all'una di notte), che non le giornate perfette dove tutto fila liscio...
njek ha scritto:
Cmq in tutta la stagione ho beccato solo 2 cantonate ...isomma per fortuna che ci sono le previsioni meteo!!

Su quello non ci sono dubbi.
Anche noi, facendo una analisi sulle nostre uscite passate, di cantonate clamorose ne contiamo pochissime...un po' perchè se c'è incertezza per certe salite non partiamo neanche... In altri due o tre casi abbiamo osato e preso fiaschi. Ad esempio al Rossi e Volante per la Grassi-Bernardi, c'era una perturbazione in arrivo...ha anticipato...l'abbiam rischiata...un'altra volta alla Becca di Monciair, c'erano finestre di bello sul GranPa e ha cannato... O alla Baretti dove davano bello stabile 3gg e invece al Col Rey decidemmo per la ritirata. Un errore così clamoroso però non l'avevamo mai beccato.
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Ven Lug 04, 2014 9:36 am    Oggetto: Rispondi citando

Sì va bene..
ma anche questo w.e. non si capisce nulla.
La sensazione è che domani sulla Lombardia non sia male nella parte centrale della giornata, mentre al mattino presto e in serata ci sia più possibilità di pioggia leggera.
Sulla Svizzera sembra un po' peggio.
Ma non mi stupirei di trovare bello in svizzera in quota e pioggia in Lombardia per tutta la mattinata.

Ma ci sono siti che dicono l'esatto contrario!!!

E ogni maledetto aggiornamento cambia qualcosa.
Il problema non è certo "fare qualcosa", qualcosa da fare lo si trova sempre.
Il problema è che in Luglio uno vorrebbe fare le gitone che sono da programmare per tempo.
Una volta si facevano le "settimane" di ferie arrampicatorie e in una settimana ci stava dentro di tutto.

Il fatto è che a 19 anni ce le si potevano permettere, a 39 no! Sennò vieni ghigliottinato al rientro a casa.
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matteo81



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MessaggioInviato: Ven Lug 04, 2014 10:20 am    Oggetto: Rispondi citando

per come la vedo io, per ora su Lombardia, piovaschi/temporali nella prima parte della ora poi nuvoloso ma asciutto fino alle prime luci del mattina poi ancora poco nuvoloso con schiarite dal mattino e piogge leggere a sera, Domenica mi pare di capire in parte nuvoloso in parte sereno la mattina e a peggiorare (temporali?!?) dal pomeriggio

per quel che ho visto zone granpa e breithorn sabato in parte sereno in parte nuvoloso domenica nevischio ma anche temporali; danno vento probabile vento forte in quota nel wknd

val bondasca/bregaglia danno in parte nuvolo in parte sereno le mattine di sabato e domenica e coperto con possibili piogge dal pomeriggio/tardo pomeriggio

per la serie ha regionissima Fabiomaz ... inkazzature a gogo e programmi che sfumano, come lo capisco!!
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q.4810



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MessaggioInviato: Ven Lug 04, 2014 10:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mah, mi permetto di dare anche il mio contributo, riallacciandomi in particolare al discorso lanciato da Franz a proposito della clamorosa "toppata" delle previsioni sul weekend 20-22 giugno. In quel weekend anche io come tanti sono rimasto fregato in zona monte bianco: a me é andata bene perché mi trovavo in posti tranquilli (mont dolent) ed abbiamo avuto la prudenza di tornare indietro quando la situazione cominciava a darsi bruttina. Ma come sempre, é sempre più difficile rinunciare ( tempo, soldi, ferie, lavoro....).
Le previsioni hanno sbagliato clamorosamente é vero, ma quanti di noi hanno saputo "leggere" i segnali che il cielo ci dava sabato pomeriggio? Un esempio? Per la zona del monte bianco, il meteo.it per sabato 21/06 sera prevedeva temporali e poi rapido miglioramento, con domenica Buona.
In realtà sabato é stata una giornata senza alcuna nuvola, ventosa, fresca asciutta.perché non ha piovuto? Chi di noi, al bivacco sabato sera si é chiesto se le condizione meteo non fossero in effetti diverse rispetto alla previsione? Io no!
É evidente che in tale frangente, come nello scorso weekend, come in quello che sta cominciando stiamo attraversando un periodo di tempo ancora non perfettamente stabile. Meteorologicamente parlando siamo ancora in una situazione quasi primaverile e come tale incerta, instabile, in continua evoluzione.
Purtroppo é più facile guardare il telefonino e leggere la previsione aggiornata ogni ora, che studiare le nuvole, osservare l'altimetro, sentire il vento....
Io credo che ci stiamo perdendo delle sensibilità che i nostri nonni avevano molto più attive.
Non criminalizzerei quindi i meteorologi più di tanto perché, in fin dei conti, sappiamo benissimo che un certo margine d'errore nel loro lavoro é inevitabile. Piuttosto Dovremmo riabituarci a "fidarci di meno" del loro lavoro e attivare di più i nostri sensi!
Cosa ne pensate?
Paolo
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Franz
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MessaggioInviato: Mar Lug 08, 2014 11:34 am    Oggetto: Rispondi citando

q.4810 ha scritto:
osservare l'altimetro,

Una volta tenevo sotto controllo il barometro come fosse Bibbia...
Ammetto di aver perso l'abitudine.
Vero anche che lo facevo a casa (BG) nei 3gg che precedevano una salita, ma in Orobie...quindi vicino.
Ora con l' "apertura" degli orizzonti...andando a fare cime lontane centinaia di chilometri ciò perde di significato. E a volte la permanenza in un posto è troppo breve per valutare al meglio le variazioni barometriche legate alle variazioni del meteo.
In ogni caso sabato al Bisjoch non aveva subito grandi sbalzi... Shocked
q.4810 ha scritto:
sentire il vento....

Il vento forte di sabato (non previsto) l'abbiamo sentito eccome...e non era una variabile da poco per la via che volevamo fare (soprattutto per la discesa dalla cresta N del Weisshorn) e anche per il fatto di volere dormire sul ghiacciaio...ai 4 venti..appunto Rolling Eyes
E ci aveva fatto riflettere non poco sulle reali condizioni meteo e su un cambiamento possibile in atto...ma siamo andati a "letto" con la speranza...
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Livio



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MessaggioInviato: Mar Lug 08, 2014 7:57 pm    Oggetto: Rispondi citando

LorenzOrobico ha scritto:
In fondo chi si diverte col tennis è una persona equilibrata.

Affermazione da incorniciare Exclamation Exclamation Exclamation
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(J. Kerouac, "On the road")
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Domonice
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MessaggioInviato: Mer Lug 09, 2014 9:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

q.4810 ha scritto:
Mah, mi permetto di dare anche il mio contributo, riallacciandomi in particolare al discorso lanciato da Franz a proposito della clamorosa "toppata" delle previsioni sul weekend 20-22 giugno. In quel weekend anche io come tanti sono rimasto fregato in zona monte bianco: a me é andata bene perché mi trovavo in posti tranquilli (mont dolent) ed abbiamo avuto la prudenza di tornare indietro quando la situazione cominciava a darsi bruttina. Ma come sempre, é sempre più difficile rinunciare ( tempo, soldi, ferie, lavoro....).
Le previsioni hanno sbagliato clamorosamente é vero, ma quanti di noi hanno saputo "leggere" i segnali che il cielo ci dava sabato pomeriggio? Un esempio? Per la zona del monte bianco, il meteo.it per sabato 21/06 sera prevedeva temporali e poi rapido miglioramento, con domenica Buona.
In realtà sabato é stata una giornata senza alcuna nuvola, ventosa, fresca asciutta.perché non ha piovuto? Chi di noi, al bivacco sabato sera si é chiesto se le condizione meteo non fossero in effetti diverse rispetto alla previsione? Io no!
É evidente che in tale frangente, come nello scorso weekend, come in quello che sta cominciando stiamo attraversando un periodo di tempo ancora non perfettamente stabile. Meteorologicamente parlando siamo ancora in una situazione quasi primaverile e come tale incerta, instabile, in continua evoluzione.
Purtroppo é più facile guardare il telefonino e leggere la previsione aggiornata ogni ora, che studiare le nuvole, osservare l'altimetro, sentire il vento....
Io credo che ci stiamo perdendo delle sensibilità che i nostri nonni avevano molto più attive.
Non criminalizzerei quindi i meteorologi più di tanto perché, in fin dei conti, sappiamo benissimo che un certo margine d'errore nel loro lavoro é inevitabile. Piuttosto Dovremmo riabituarci a "fidarci di meno" del loro lavoro e attivare di più i nostri sensi!
Cosa ne pensate?
Paolo
Condivido pienamente, siamo sempre più pigri perchè circondati da un milione di servizi meteo. Mappe e barometro... una volta erano un fattore imprescindibile per me, adesso "scelgo" la previsione che mi sta bene e via.
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paolo75



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MessaggioInviato: Gio Lug 31, 2014 11:06 am    Oggetto: Rispondi citando

Argomento interessante!
Questa la mia riflessione: viviamo in un' epoca dove tutto deve essere CERTIFICATO, di ogni cosa bisogna individuare il RESPONSABILE, tutto quanto deve seguire delle PROCEDURE in modo che tutto sia standardizzato, questo avviene sul lavoro (per fortuna svolgo un impiego decisamente poco "standardizzabile" e nessuno è responsabile della mia sicurezza e io non sono responsabile della sicurezza altrui...) ma oramai avviene anche nella vita al di fuori del lavoro e questa cultura ci ha assorbito in pieno.
Con telefonino, aggiornamenti ecc. sappiamo in tempo reale cosa succede in quella zona, fra qualche ora, fra qualche giorno, possiamo programmare un'uscita in una finestra pur breve di bel tempo e se il meteo non è come le previsioni dichiaravano (che si chiamano previsioni e non certezze) ci incazziamo con coloro che a quel punto sono responsabili della nostra vita perché abbiamo scelto di infilarci in qualche casino... ma nessuno ha detto che non si poteva fare la tal via sulla tal montagna.
Con questo non c'è nessun riferimento alla gita e alle parole del Franz ma vuole essere un discorso generale di cui anche io ne faccio parte.
Se guardo alla mia attività di un paio di decenni fa mi rendo conto che il meteo (ma anche molte altre cose ) era decisamente impreciso, se si annusava bello si partiva ma ci si guardava intorno e non sullo smartphon, poi c'era la scelta del tutto personale di cui gli unici responsabili erano i componenti della cordata, mi assumo il rischio e vado ugualmente anche se comincia a accumolare, oppure nel dubbio torno a casa per poi incazzarmi vedendo che il meteo in realtà aveva retto.
Qualche volta però il bel temporalone lo si prendeva, quello che ti faceva indurire le corde, che ti faceva sentire odore di zolfo e la corrente passare attraverso il corpo, quello in cui non sapevi più se era meglio fare retrofront con la ferraglia che ti pizzicava tra le mani e la paure di venire colpiti dal fulmine o dai sassi o abbandonare lontano le "sicurezze" e stare li accovacciato ad aspettare che tutto finisse con la preoccupazione di quelli a casa che intanto hanno visto la montagna dove eri diventare bianca e li potevi avvisare solo una volta arrivati in valle.
forse ho avuto fortuna a vivere la fine di quell'epoca che mi ha insegnato diverse cose:

1 La montagna è pericolosa, è bella e tutto quello che vuoi ma non puoi eliminare i rischi!!! andare in montagna è da idioti, ma ci piace, giocare a tennis no.

2 Si può sempre rinunciare e noi e solamente noi siamo i responsabili di quello che stiamo facendo e decidendo, l'assunzione del livello di rischio è personale, ma per quel che mi riguarda se è già da idioti andare in montagna, è da idioti e irresponsabili rischiare quel qualcosa in più e qui l'ambizione gioca un ruolo davvero assassino!

3 La sicurezza primaria del nostro andare in montagna non sta nella messa in sicurezza di un itinerario, dalla previsione meteo più o meno affidabile e rassicurante, dalla conoscenza di tutte le tecniche di assicurazione ecc. ( attenzione, è importante sapere e programmare tutto, fa parte si della sicurezza, ma solo in un secondo momento) ma da quanto siamo preparati!
Essere veloci spesso significa anticipare il brutto tempo, se ci metto troppo a fare una salita vuol dire che non sono sufficientemente preparato, e probabilmente ho rischiato troppo.

Oggi probabilmente stiamo diventando un po'"coglioni" (passatemi il termine) e mi ci metto dentro anch'io.
Se l'ultimo aggiornamento meteo dice che si può andare allora vado e spesso alla cieca, mi è capitato ancora di fare una via sapendo che alle 15 probabilmente verrà il brutto e a mezzogiorno già piove, allora mi incazzo con le previsioni? No, la scelta è stata mia e se non mi sono guardato intorno devo solo dire grazie a me stesso e al mio affidamento cieco alla tecnologia.

Qualcuno sostiene addirittura che siccome con le moderne previsioni non si prende più il maltempo quella rarissima volta in cui si rimane coinvolti si perde lucidità e si fanno errori grossolani...

Concludendo penso che oggi abbiamo molti utilissimi strumenti per muoverci e scegliere con maggiore precisione e sicurezza, ma questo ci può dare delle difficoltà a trovare l'equilibrio giusto tra la valutazione di terzi e la valutazione nostra e di noi stessi; tutte le sicurezze a cui siamo abituati e che oggi ci circondano (anche sulle pareti con messe in sicurezza di itinerari ecc) ci spingono con più facilità verso i nostri limiti e di colpo quelle che pensavamo sicurezze primarie diventano in realtà la nostra trappola.
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guidoval



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MessaggioInviato: Mer Ago 20, 2014 10:14 am    Oggetto: Rispondi citando

Noi qui abbiamo un metodo infallibile: 'quande che l' Menna 'l g'à ol capèl, o 'l che 'l pióf o 'l che 'l fa bèll'

Anche in Valtournenche dicono così col Cervino, anche a Chamonix dicono 'quande che ol Bianco 'l gà ol capèl…' ecc
A Milano e a Lodi però è già più difficile.
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Bù ma mia cuiù
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