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Orobie da (non) riscoprire: il TORRIONE DEL SALTO
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Autore Messaggio
fabiomaz



Registrato: 25/10/07 10:15
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MessaggioInviato: Lun Lug 21, 2014 10:32 am    Oggetto: Orobie da (non) riscoprire: il TORRIONE DEL SALTO Rispondi citando

Un paio di anni fa percorrendo la cresta tra lo Zerna e il Cigola con l’amico Lupin, avevo notato un torrione che saliva alla destra del Pizzo del Salto. Da quella prospettiva il torrione (del Salto) è ripido e affilato come una prua di una nave che solca i nevai basali. Su 88 immagini per arrampicare (a.k.a. il Vangelo secondo Santino), mi ero imbattuto in questa foto, presa all’incirca dalla stessa prospettiva:


A Luglio viene sempre il momento delle orobicate di avventura, su itinerari nascosti e dimenticati, difficili da raggiungere, impossibile tra trovare “reportizzati”. Così quest’anno propongo a Davide (Fourfingers) e Marco (Peggy) il Torrione del Salto per la via Longo Martina, la stessa cordata che l’anno scorso aveva portato bene per la bella salita alla cresta nord del Rondenino.
Marco si chiama fuori per impegni e così siamo Davide ed io.
Alle prime luci siamo al piccolo abitato di Ambria e ci incamminiamo per la piacevole valle. In poco meno di un’ora arriviamo al bel lago “effimero” di Zappello, che però quest’anno sembra davvero in gran forma.

Proseguiamo lungo il fondo pianeggiante dell’antico lago alpino fino all’alpe Dossello, dove ci fermiamo a rimirare la testata della val d’Ambria che si illimina con i primi raggi del sole. Al centro il Rondenino che da questa prospettiva offre il meglio della sua imponente parete, a destra l’Aga e a sinistra il Pizzo dell’Omo.

Salendo osserviamo i resti di imponenti slavine che hanno lasciato curiose forme: questo sì che è un ponte di neve!

Lasciamo il sentiero e puntiamo decisamente verso est, in direzione del Pizzo del Salto e del suo Torrione che ora, in controluce, è diventato ben evidente.
Dal fondo valle le sue linee sembrano affilate e arcigne e giustamente Davide si fa cogliere da qualche dubbio: ma siam sicuri che siano solo 300 metri?

Man mano che la luce aumenta però la nostra meta comincia ad assumere un sospetto colore verdino che si fa sempre più accentuato man mano che ci avviciniamo.
Per ora eccolo in B&W.

Rimontata la morena del ghiacciaio l'orrenda evidenza mi lascia parecchio depresso. La roccia è certamente marcia, si notano da lontano le scagliature parallele disposte verticalmente tipiche della roccia del versante orobico bergamasco e ben diverse dal bello gneiss che caratterizza la parete Nord del Salto.
Per fortuna c'è Davide che con molta filosofia dice: bhè, siam qui, andiamo. E si avvia.

Il primo ostacolo lo oppone al bocca spalancata del crepaccio profondo un 6-7 metri che protegge la base del canale. Aggiriamo l'ostacolo tra roccia e neve e attacchiamo. Vai Davide.

Io nel frattempo mi sono attrezzato con il cappellino anti scaglia, visto l'aspetto tranquillizzante della parete..

Anche se la difficoltà è molto bassa decidiamo di procedere a tiri. Il secondo è un viaggio di una sessantina di metri su scaglie, terriccio e erba verticale. Finalmente riesco a agguantare l'intaglio da cui parte lo spigolo. Purtroppo più che uno spigolo è un istrice impazzito di schegge taglienti e scaglie mobili.
I primi 5 metri del terzo tiro sono qualcosa che non ho mai visto, neppure in orobia. Una lama affilata da percorrere, che non è altro che un sandwich di lastre rotte e mobili e alla base un puzzle, nel senso che tutto si muove a toccarlo, e tutto sta a trovare la sequenza esatta di appigli e appoggi per far sì che non si destabilizzi e crolli tutto.
Davide sbuffa, pensa, si ferma, riprende, ma alla fine passa senza muovere nulla.


Intanto però guadagnamo quota. Sempre su difficoltà basse (III°?) ma con i capelli in testa belli dritti.

Nella parte finale la parete si raddrizza e la roccia migliora leggermente, sempre su livelli infimi, ma dopo i primi tiri sembra di stare in paradiso. Entro in un canale e lo seguo fino a un ampio terrazzo.


Da qui partono due brevi paretine di roccia rossa fratturata verticalmente. Nella seconda trovo anche un vecchio chiodo. Davide si prepara per l'ultimo tiro.

Una benaugurante V lascia ben sperare.

In breve siamo in vetta. Davide telefona subito al notaio per annullare il testamento che aveva fatto all'inizio del terzo tiro.

Dalla cima del Torrione in breve raggiungiamo la cima. L'ambiente è davvero bello e incredibilmente, proprio mentre esce dalla via, Davide si imbatte in due ragazzi che stanno traversando verso il Diavolo. Dalla vetta si ridiscende fino all'intaglio con la cresta dell'Omo e si scende dal canale (ieri) nevoso fino a tornare all'attacco.

Il pizzo dell'Omo e il Diavolo, con il grande nevaio che quest'anno è in ottima forma.

Scatto incrociato con l'omone di vetta del Pizzo del Salto.

La cresta che sale dal passo del Forcellino (salita descritta, se non sbaglio, dal Beno)..

...e l'uscita del Torrione del Salto.

In discesa dal canale nevoso


La libreria dei giganti.

L'ambiente è veramente affascinante, solitario e selvaggio e è scosso dai tuoni della parete del Rondenino che si scrolla di dosso i nevai.

E' tempo di tornare verso valle. Il passo si fa più lento e affaticato man mano che la tensione si scioglie. Ci piomba addosso una grande stanchezza e alla fine impiegheremo più tempo a scendere che salire.
E' stata un'avventura, come sempre su vie dimenticate. Altre volte l'oblio l'ho trovato immeritato e dovuto più alla distanza dei luoghi che al merito delle vie.
Questa volta forse, è meglio ricordarla così:


Ps: non mi ero mai spinto su salite con roccia discreta secondo il metro di 88 immagini. Questa era la prima volta. In genere la roccia è ottima, molto buona, prevalentemente buona, quasi sempre buona..e stiamo parlando del Recastello o della nord dell'Arera. Forse il GW ha picchiato duro. Ma di sicuro la roccia non è discreta. Ocio!

Laughing
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L'ultima modifica di fabiomaz il Lun Lug 21, 2014 10:44 am, modificato 1 volta
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lupin-3



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MessaggioInviato: Lun Lug 21, 2014 10:42 am    Oggetto: Rispondi citando

Nessuna sana invidia Laughing Exclamation

Cmque bravi Wink
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Franz
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MessaggioInviato: Lun Lug 21, 2014 11:03 am    Oggetto: Rispondi citando

Sana invidia per le emozioni che ancora volete cercare (a tutti i costi) in Orobia. Bisogna crederci e voi ci credete! Rolling Eyes

Non so se sia colpa del GW.
Anzi...
Il freddo e le stagioni con grandi escursioni termiche possono peggiorare la situazione, più di un caldo costante e continuativo.

Grandi emozioni per noi quando nei 90 salimmo il Gro da Nord trovando la vetta (una volta bifida) crollata e collassata su se stessa!

PS: però non puoi mettere le didascalie una volta prima e una volta dopo (La "V")!
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-Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Lun Lug 21, 2014 11:18 am    Oggetto: Rispondi citando

Franz ha scritto:
Sana invidia per le emozioni che ancora volete cercare (a tutti i costi) in Orobia. Bisogna crederci e voi ci credete! Rolling Eyes

Non so se sia colpa del GW.


Sai com'è: uno sceglie il gioco e poi se lo gioca fino in fondo.
Laughing
Poi il gusto di metter mano in zone dove nessuno l'ha messa e nessuno la metterà per decenni e dove la coda del "doporeport" è scongiurata..vale la candela.
Oltre al gusto di conoscere ben benino il mio angolino di mondo. Wink

Spiego la cosa del GW. Ho l'impressione che il riscaldamento abbia innalzato di parecchio il limite della vegetazione erbosa, che però lentamente spacca la roccia, la trasforma in terriccio, prolifera e avanti così.
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Franz
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MessaggioInviato: Lun Lug 21, 2014 11:30 am    Oggetto: Rispondi citando

fabiomaz ha scritto:
Franz ha scritto:
Sana invidia per le emozioni che ancora volete cercare (a tutti i costi) in Orobia. Bisogna crederci e voi ci credete! Rolling Eyes

Non so se sia colpa del GW.


Sai com'è: uno sceglie il gioco e poi se lo gioca fino in fondo.
Laughing
Poi il gusto di metter mano in zone dove nessuno l'ha messa e nessuno la metterà per decenni e dove la coda del "doporeport" è scongiurata..vale la candela.
Oltre al gusto di conoscere ben benino il mio angolino di mondo. Wink

Spiego la cosa del GW. Ho l'impressione che il riscaldamento abbia innalzato di parecchio il limite della vegetazione erbosa, che però lentamente spacca la roccia, la trasforma in terriccio, prolifera e avanti così.

Beh, sappi che quella foto sulla Bibbia intrigava spesso anche me ogni volta che mi passava tra le mani!
A volte l'estetica è più importante della "concretezza" (oggi come oggi poi... Rolling Eyes )
Ne sono memore pure io dal weekend passato (pur sapendolo a priori...forse come te)

Ah giusta possibile interpretazione del GW...non l'avevo considerata così...
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claus_



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MessaggioInviato: Lun Lug 21, 2014 11:50 am    Oggetto: Rispondi citando

attraente l'idea...ma che posto fetente!
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ucamosciomoscio



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MessaggioInviato: Lun Lug 21, 2014 12:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bravi per la fantasia, e cacciarsi in un posto del genere ce ne vuole davvero parecchia, forse in inverno quando il gelo cementa tutto, bella ed eloquente la foto di vetta che simboleggia in tutto e per tutto la geomorfologia di questi monti " negletti ". Laughing Laughing Laughing

Ciao Uca
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paolo75



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MessaggioInviato: Lun Lug 21, 2014 1:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

fabiomaz ha scritto:

Spiego la cosa del GW. Ho l'impressione che il riscaldamento abbia innalzato di parecchio il limite della vegetazione erbosa, che però lentamente spacca la roccia, la trasforma in terriccio, prolifera e avanti così.


Questo mi sembra vero, anche altri posti, avvicinamenti, zoccoli comunque già di per se poco sani una volta erano senza erba e più facili e oggi sono a volte decisamente impercorribili.
E ciò vale anche per alcune vie su pareti di roccia sana, per fare un esempio poco lontano da dove eravate voi: ricordo vent'anni fa o poco più una via come il decennale al Pinnacolo di Maslana divertente e abbastanza pulita, oggi l'erba e gli arbusti (oltre agli spit a destra e sinistra) l'hanno fatta praticamente sparire, qualcuno dice che è perchè non la fa più nessuno e allora si sporca, ma anche allora non so se saliva più di una cordata all'anno...
forse gli inverni meno rigidi o altro ma sta di fatto che la vegetazione ha colonizzato rocce solo qualche decennio fa più "Rocciose".

Comunque bella avventura, queste cose mi piacciono, magari vederle fare agli altri Laughing Laughing però mi piacciono Wink
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fabiomaz



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Messaggi: 3178
Residenza: Bergamo

MessaggioInviato: Lun Lug 21, 2014 2:06 pm    Oggetto: Rispondi citando

ucamosciomoscio ha scritto:
Bravi per la fantasia, e cacciarsi in un posto del genere ce ne vuole davvero parecchia, forse in inverno quando il gelo cementa tutto, bella ed eloquente la foto di vetta che simboleggia in tutto e per tutto la geomorfologia di questi monti " negletti ". Laughing Laughing Laughing

Ciao Uca


Ma, non penso che neanche in inverno migliori significativamente. A meno che non intenda farle con le picche e allora l'erba può dare delle soddisfazioni.
La fantasia è tutta nella linea della prima foto che mi ispirava molto.
Wink
Citazione:
ma che posto fetente!


Poi Davide dirà la sua ma preciso che il posto è bellissimo.
E' la roccia che fa ca..

Anzi mi chiedo che orogenesi difficile hanno avuto le Orobie quando i 300 metri o poco più in linea d'aria trovi dell'ottimo verrucano (Gro), del più che dignitoso Gneiss (Salto, Rondenino, prima metà dell'Omo, della decente roccia orobica, quella che non so come si chiami ma che ha un buon grip e viene attaccata da un muschio verde, e lo schifo di roccia del Torrione del Salto.

Comunque per essere chiari: grande soddisfazione, perchè finchè non vai non vedi..
Però...ecco...sì...insomma...non è che la consiglio.
Laughing Laughing Laughing
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guidoval



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MessaggioInviato: Lun Lug 21, 2014 5:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

C'è più erba di prima anche secondo me, in generale. Se si considera la singola via, la cosa potrebbe anche essere ciclica: il cespo si ingrossa alimentandosi negli anni, e poi un bel giorno è così grande da raccogliere neve a sufficienza da strapparlo giù. Càpita, però invece è vero che l'erba è aumentata proprio su tante vie obbrobriche.
Comunque è un bene. La terra e l'erba tiene un po' insieme la montagna. Per far schifo, la roccia ('roccia'???) faceva schifo anche 40 anni fa e certamente anche 1000 anni fa.
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Bù ma mia cuiù
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fourfingers



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MessaggioInviato: Mar Lug 22, 2014 5:52 pm    Oggetto: Rispondi citando

dai che metto anch'io qualche foto.....

per iniziare Fabio in versione "alpinismo eroico"



porca vacca.....

...questo merita una foto!


Dite che Fabio intendesse questo per "...una lama affilata da percorrere, che non è altro che un sandwich di lastre rotte e mobili e alla base un puzzle..."? Laughing


questa invece è una placca che va via via degradando verso il giardino all'inglese:


però la vetta merita....


... un bell'autoscatto!


ciao ciao torione Wink

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Vezz



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MessaggioInviato: Mar Lug 22, 2014 11:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie Fabio, grazie Davide!
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Le montagne da lontano paiono azzurre...
...solo avvicinandole puoi scoprire il loro vero colore.

Qualche mia foto
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simo il 4



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MessaggioInviato: Mer Lug 23, 2014 8:23 am    Oggetto: Rispondi citando

Alpinismo. Complimenti!!!!!
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salire e perdersi nell'immenso
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ZioPunzo



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MessaggioInviato: Mer Lug 23, 2014 7:46 pm    Oggetto: Rispondi citando

Quando sabato, davanti ad una birra, Fabio si è seduto al tavolo della mia cucina, ho visto gli occhi di un bambino.
Un misto di paura, stupore, felicità e delusione:"Lascia stare!" Ha esordito "alcune vie è meglio lasciarle nell'oblio".
Ma vedevo che era stata una bella avventura... non poteva finire li il discorso. difatti, dopo un paio di sorsi, la Franziskaner fa il suo lavoro e, nuovamente, negli occhi di fabio, trovo qualcosa: quella sensazione che si prova quando provi ad inseguire un obbiettivo che, man mano si avvicina, sembra sempre più difficile, più ci arrivi vicino e più ti pare allontanarsi, più pensi di essere fuori dal difficile e più, invece, ti accorgi che difficoltà e rischi aumentano...
Ad un tratto, come un fiume in piena mi rovescia li la descrizione della via, con una ricchezza di dettagli, particolari, emozioni, che mi pareva di essere anch'io in parete...

BELLE QUESTE AVVENTURE!!!

E grazie ragazzi per averle condivise! Wink
_________________
Ho spiegato a mio nipote cos'è il compromesso: se per le vacanze tua madre vuole andare al mare e tuo padre invece in montagna, il compromesso è che si va al mare, ma il papà può portarsi gli sci!!!
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Fabrizio Righetti



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MessaggioInviato: Gio Lug 24, 2014 7:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao,
Mi piace tantissimo il Pizzo del Salto
Fabrizio
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