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		| pasotteo 
 
 
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 Residenza: Brescia
 
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		| Nibi 
 
 
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				|  Inviato: Mer Dic 01, 2010 11:27 am    Oggetto: Re: bollettini muti? |     |  
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 il motivo l'ho scritto qualche messaggio fa'...
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		| leo 
 
 
 Registrato: 25/02/08 21:43
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 Residenza: 3gasio
 
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				|  Inviato: Mer Dic 01, 2010 1:27 pm    Oggetto: |     |  
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				| Scene di vita quotidiana     
 
  	  | fabiomaz ha scritto: |  	  |  	  | LorenzOrobico ha scritto: |  	  |  	  | fabiomaz ha scritto: |  	  | Noi dalla baita Rigada siamo saliti alla cima degli Omini. Condizioni di neve molto strane.
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 Alla fine siete andati fino in cima al Benfit o vi siete fermati appena prima della cresta ?
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 Abbiam valutato e ci siam fermati come da tuo consiglio.
 
 Dopo di noi però è salito un gruppone e da lì in poi nessuno si è fatto più domande.
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 “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.”
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		| Domonice Site Admin
 
 
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				|  Inviato: Mer Dic 01, 2010 3:23 pm    Oggetto: |     |  
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				|  	  | leo ha scritto: |  	  | Scene di vita quotidiana...     
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 Succede spesso e succederà sempre. Molte volte PER PRUDENZA evito alcuni tratti che poi vengono "arati" senza alcuna conseguenza. Alcune volte mi è capitato di tracciare dove la gente tornava indietro per fantomatici problemi di stabilità. Il confine tra il gesto perfetto e la cazzata colossale spesso è esiguo... ma ricordo PERFETTAMENTE  alcuni  episodi in cui la mia prudenza non era fuori luogo e la presunzione di altri ha causato danni (Grem, Timogno, Grom). Nel dubbio preferisco sempre fare il cagasotto
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 - i limiti sono nella tua testa -
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		| LorenzOrobico 
 
 
 Registrato: 08/02/07 23:23
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				|  Inviato: Mer Dic 01, 2010 6:27 pm    Oggetto: |     |  
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				| Dome, fare il cagasotto col sorriso e` un'ottimo atteggiamento per il tema neve e valanghe. Quella della Grom pero` la devi raccontare assolutamente.
 
 Comunque... al Benfit di sabato e` andata cosi:
 - i primi arrivati vedono la cresta finale bella carica e lasciano perdere
 - i secondi seguono i primi
 - arrivano i terzi e si fermano li a guardare dubbiosi. Solo uno di loro si stacca dal gruppo e con qualche sosta di riflessione, piano piano da solo arriva in cima
 - arrivano i quarti: c'e` la traccia fatta e tutti su in massa vicini vicini...
 
 Col senno di poi tenendosi bene in cresta ci poteva stare.
 Sempre meglio tenere un 10-15 metri di distanza, in ogni caso...
 
 
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 Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
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		| iurifrenk 
 
 
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				|  Inviato: Mer Dic 01, 2010 8:42 pm    Oggetto: Re: bollettini muti? |     |  
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 Ho guardato, ora tutti e due i bollettini danno il grado di rischio: 3 Marcato
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 non si e' soli quando qualcuno ti ha lasciato. Si e' soli se qualcuno non e' mai venuto (Vecchioni)
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		| guidoval 
 
 
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				|  Inviato: Mer Dic 01, 2010 10:05 pm    Oggetto: |     |  
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				|  	  | LorenzOrobico ha scritto: |  	  | - arrivano i terzi e si fermano li a guardare dubbiosi. Solo uno di loro si stacca dal gruppo e con qualche sosta di riflessione, piano piano da solo arriva in cima
 - arrivano i quarti: c'e` la traccia fatta e tutti su in massa vicini vicini...
 
 
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 Ecco.
 Tutto giusto e logico, per carità. Non può che funzionare così.
 Quando sopra dicevo che andrebbero studiati molto meglio i meccanismi personali di formazione delle decisioni, intendevo che, in questo caso per esempio, bisognerebbe insegnare a valutare il comportamento dei quarti e successivi. Cioè dellla maggior parte delle persone, come naturale.
 "c' è la traccia? bona, allora"...sempre ammesso che ci si ponga la domanda
   Secondo me è più importante e facile (se venisse insegnato specialmente) saper analizzare il proprio comportamento, prima che le caratteristiche del manto.
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 Bù ma mia cuiù
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		| Franz Event manager
 
 
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				|  Inviato: Gio Dic 02, 2010 10:35 am    Oggetto: |     |  
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				|  	  | guidoval ha scritto: |  	  |  	  | LorenzOrobico ha scritto: |  	  | - arrivano i terzi e si fermano li a guardare dubbiosi. Solo uno di loro si stacca dal gruppo e con qualche sosta di riflessione, piano piano da solo arriva in cima
 - arrivano i quarti: c'e` la traccia fatta e tutti su in massa vicini vicini...
 
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 Ecco.
 Tutto giusto e logico, per carità. Non può che funzionare così.
 Quando sopra dicevo che andrebbero studiati molto meglio i meccanismi personali di formazione delle decisioni, intendevo che, in questo caso per esempio, bisognerebbe insegnare a valutare il comportamento dei quarti e successivi. Cioè dellla maggior parte delle persone, come naturale.
 "c' è la traccia? bona, allora"...sempre ammesso che ci si ponga la domanda
   Secondo me è più importante e facile (se venisse insegnato specialmente) saper analizzare il proprio comportamento, prima che le caratteristiche del manto.
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 Sono OT, as usual, ma è la stessa identica cosa che succede su ghiacciaio.
 Se c'è la traccia..spesso si va ad occhi chiusi!
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 -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)
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		| guidoval 
 
 
 Registrato: 27/05/07 22:14
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				|  Inviato: Gio Dic 02, 2010 2:30 pm    Oggetto: |     |  
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				|  	  | Franz ha scritto: |  	  | Sono OT, as usual, ma è la stessa identica cosa che succede su ghiacciaio.
 Se c'è la traccia..spesso si va ad occhi chiusi!
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 infatti penso che in moltissimi campi sia più importante conoscere se stessi per atteggiamenti reazioni risposte che lo specifico che si va ad affrontare.
 L' anno scorso su uno Scarpone o Rivista CAI avevano messo un articolo interessantissimo su trappole euristiche & similia (l' unica cosa interessante in un anno e 10kg di carta CAI).
 Alla fine della lettura ero più spaventato che su un pendio in movimento.
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 Bù ma mia cuiù
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		| robmonti 
 
 
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				|  Inviato: Gio Dic 02, 2010 2:41 pm    Oggetto: |     |  
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				|  	  | Franz ha scritto: |  	  | "c' è la traccia? bona, allora"...sempre ammesso che ci si ponga la domanda
   Secondo me è più importante e facile (se venisse insegnato specialmente) saper analizzare il proprio comportamento, prima che le caratteristiche del manto.
 Sono OT, as usual, ma è la stessa identica cosa che succede su ghiacciaio.
 Se c'è la traccia..spesso si va ad occhi chiusi!
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 si può ed è giusto discuterne sempre ma non è poi -di fatto- una situazione in cui tutti ci siamo trovati tutti,    e tutti l'abbiamo valutata nello stesso modo? :
 a) pendio intonso in polvere a 25° : ma mi fido ?
 b) (stesse condizioni) pendio tracciato a 30° : beh ...vado
  
 L'ultima modifica di robmonti il Gio Dic 02, 2010 8:17 pm, modificato 2 volte
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		| nicuz 
 
 
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				|  Inviato: Gio Dic 02, 2010 5:09 pm    Oggetto: |     |  
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				| è chiaro che la traccia un qualcosina dice, è errato dire che dovremmo sempre agire ugualmente se il pendio è tracciato o no. il punto è quando è stato tracciato e quanto sono cambiate le condizioni?Chi ci è passato? magari la temperatura è aumentata, magari è passata una persona e noi andiamo in venticinquemila insieme, magari quello che ha tracciato pesava 50 chili e il mio amico è un energumeno di 120...
 poi bhe, di minor gravità ma la traccia altrui potrebbe essere una ravanata o un ripidume assurdo e noi ce la pigliamo, però questo è infinitesimamente meno importante della pellaccia...
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		| homer_gio 
 
 
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				|  Inviato: Gio Dic 02, 2010 9:47 pm    Oggetto: |     |  
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				| Beh, il fatto che un pendio sia arato o stra arato, ovviamente non basta a definirlo sicuro con sufficiente sicurezza...figurarsi per la traccia di salita, dove si carica molto meno il pendio.   
 Ma le cose ovvie, così non sono per molti (fattore ignoranza).
 E chi ha esperienza (vissuta/teorica) in certi frangenti si scorda di tutto (fattore emotivo).
 
 Riporto qua sotto il link ad un sito che avevo già addocchiato lo scorso anno, molto interessante in materia di valanghe: report, foto, analisi di incidenti e situazioni. Non proprio un database come qualcuno auspica si faccia, ma sempre utile. Riguardo all'idea del DB, per certi aspetti può apparire un po' macabro, ma è senz'altro molto utile, a patto di aver voglia di analizzare i casi e studiarci sopra un minimo.
 
 http://www.getoffpiste.com/avalanche_accident_comments/
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 "Siamo nani sulle spalle dei giganti"
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		| alelazza 
 
 
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				|  Inviato: Gio Dic 02, 2010 10:03 pm    Oggetto: |     |  
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				| Sono il figlio di uno dei tre alpinisti uccisi sabato dalla slavina sul Mortirolo. Tutti e quattro gli alpinisti coinvolti andavano in montagna da anni.
 Tutti e quattro avevano pianificato i percorsi della giornata a tavolino.
 Tutti e quattro hanno scelto un percorso alternativo perché lo conoscevano meglio e perché lo ritenevano più sicuro.
 
 Tre di loro sono tornati a casa in una cassa ed uno è tornato distrutto.
 
 Non so dirvi nulla più di questo.
 
 Amo la montagna ma non sono un alpinista come invece lo era mio padre.
 So solo che mio padre, con il quale ho da sempre condiviso la passione per la subacquea, era una persona prudente, mai avventata e che spesso ho visto fermarsi laddove non riteneva fossero soddisfatte tutte le condizioni di sicurezza.
 
 Se questa volta invece non è tornato indietro posso solo immaginare si fosse sentito sicuro.
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		| furbo 
 
 
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				|  Inviato: Gio Dic 02, 2010 10:20 pm    Oggetto: |     |  
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				|  	  | alelazza ha scritto: |  	  | Se questa volta invece non è tornato indietro posso solo immaginare si fosse sentito sicuro. | 
 questa purtroppo è la triste realtà... nessuno è totalemente immune al pericolo.
 
 Condoglianze
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 La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile
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		| nicuz 
 
 
 Registrato: 16/06/10 16:03
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				|  Inviato: Gio Dic 02, 2010 10:24 pm    Oggetto: |     |  
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				| condoglianze |  | 
	
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