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   CIMA di PIAZZO m.2057 e Giro ad Anello del SODADURA, 29/08/2018
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Onicer  sergio meroni
Regione  Lombardia
Partenza  Culmine   (1210 m)
Quota massima  2057 m
Dislivello  1180 m
Sviluppo  28 km
Tipologia  AM - All Mountain
Difficoltà  III / S1+ ( S1+ )
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni Salita  Ottime
Condizioni Discesa  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento CIMA di PIAZZO m.2057 e Giro ad Anello del SODADURA

Località Valsassina (Piani di Artavaggio)

Doc Top. Cartina Kompass n. 105
Note
Dislivello totale approssimativo m. 1200 Km. 27.600
Ottima preparazione fisica e ottima padronanza della bike per alcuni tratti delle discese

Accesso
Como – Lecco – Indicazioni Valsassina – Ballabio – Colle Balisio - poi seguire indicazioni per Culmine San Pietro – possibilità limitata di parcheggio (stanga di divieto accesso auto) un poco prima del passo.

Descrizione itinerario
Dalla stanga, la salita fino ai Piani di Artavaggio, per spaziosa carrareccia non presenta nessuna difficoltà di orientamento. Arrivati ai piani, esattamente nei pressi della chiesetta, è ben visibile e intuibile il punto di rientro dopo il giro ad anello del Sodatura. Con logica si continua a salire fino ad arrivare al Rifugio Nicola. Dal rifugio Nicola, si prosegue verso la cima del Sodatura, ma solo per un brevissimo tratto, dove per logica e facile intuizione si vede chiaramente buona parte della salita alla Cima di Piazzo. Tutta la salita è a spinta fino alla cima, ma ne vale la pena, perché, se si ha una buna guida della bike, quasi tutta la discesa è possibile in sella.
Dalla cima, evidenziata dalla presenza di una Madonnina la panoramica sui piani è spettacolare.
Discesa dalla Cima di Piazzo
Dalla cima la discesa su prato è abbastanza facile e si svolge su sentiero per niente esposto con buon margine di sicurezza. Poi, per la parte restante, qualche passaggio insidioso ma mai pericoloso. Finale con rientro al rifugio, divertente e molto scorrevole.
Una sosta al rifugio è consigliabile
Giro Sodatura e rientro al parcheggio
Con logica ci si avvicina al sentiero che porta sulla cima del Sodatura ( la salita alla cima è facile ( consigliabile per chi non ci è mai stato). Ora, alla sua sinistra, ci si immette sul sentiero che con ampio giro vi porterà dal versante Nord al versante Sud della cima, in un susseguirsi di saliscendi scorrevoli e divertenti. L’inizio della discesa una volta arrivati sul versante Sud, per la presenza in buona parte di un fondo sassoso non è banale, tutto cambia in prossimità del Rif. Cesare Battisti dove il fondo consente più scorrevolezza. Giunti a questo rifugio abbandonato, se lo si aggira alla sinistra ci si immette sul sentiero che un poco più avanti, si trasforma in un largo e facile sentiero cementato e lastricato che inizialmente scende sul fondo valle per poi risalire e ricuperare la quota persa. Alcuni tratti sono molto impegnativi in salita, senza dubbio sarà necessario spingere la bike. Alla fine di questo tratto cementato, è un susseguirsi di saliscendi abbastanza impegnativi sotto il profili fisico, ma senza pericoli oggettivi fino alla scorrevole veloce discesa ai Piani di Artavaggio.
Alternativa dal Rif. Cesare Battisti
Arrivati davanti al rifugio, subito alla destra si può prende il sentiero ben visibile che prosegue poi nel bosco e si ricollega al tracciato cementato. ( questo sentiero vi consente un attraversamento e rientro restando sempre in quota ( a voi la scelta).
Giunti ai piani ora non resta che la lunga e infinita discesa a valle.
Variante
Se volete, arrivati a quota 1546 dove si trova anche la variante di discesa verso la bergamasca a Avolasio, si può prendere la carrareccia che conduce all’alpeggio che si vede sul ripiano sovrastante. Arrivati all’alpeggio alla sinistra si deve scendere nel mezzo della valle( poco visibile la traccia di sentiero) per poi ricongiungersi ad una carrareccia e di seguito lungo la dorsale scende e rientrare sullo sterrato che riporta a valle.



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