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   M Sodadura, 25/07/2017
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Onicer  sergio meroni
Regione  Lombardia
Partenza  Colle Balisio.  (712 m)
Quota massima  2002 m
Dislivello  1590 m
Sviluppo  50 km
Tipologia  AM - All Mountain
Difficoltà  III / S1 ( S1 )
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni Salita  Ottime
Condizioni Discesa  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento M. Sodatura m. 2002

Accesso stradale
Nel mio caso.
Da Como – direzione Lecco, abbandonando la superstrada dopo la galleria del Barro, e seguire le indicazioni per la Valsassina. Si sale in valle fino in corrispondenza del piccolo parcheggio posto al Colle Balisio (diramazione per Bobbio).

Doc. Top. Cartina Kompass n. 105
Dislivello salita approssimati tot. m. 1600
Distanza Totale Km. 50,400 di cui in salita Km.31,800
Tempo salita tot. Ore 4,30- 5 con salita alla cima
Impegno fisico. Accellente.
Rif. Nicola 0341997939

Descrizione itinerario.
Un itinerario che è fattibile anche senza un GPS, non presentando particolari difficoltà di orientamento. Dal Colle Balisio, si scende in direzione di Ballabio. In corrispondenza della stradina alla destra per Pradell, tramite un sottopasso stradale, si passa sul lato opposto della strada e si scende più prudentemente lungo un breve tratto, su pista ciclabile, per poi un poco più avanti, rientrare sulla strada principale. Arrivati alla rotonda, si seguono le indicazioni per il Morterone, e in breve, ci si trova all’inizio della salita. Una lunga salita su asfalto, con serie di spettacolari tornanti, che ti consentono di osservare una bella panoramica sulla sottostante città di Lecco. La salita è continua ma senza pendenze di rilevante importanza e normalmente senza traffico di disturbo. Con ampio semicerchio nella parte alta, e lungo un tratto più scorrevole si arriva alla selletta di Olino, poi breve tratto discendente dove ad un certo punto ( quota1129) si abbandona la strada per Morterone e con una evidente deviazione si ricomincia a salire, sull’ ampio sterrato alla sinistra. Anche in questo tratto, le pendenze non sono mai eccessive e la pedalata via via diventa anche meno impegnativa del tratto precedente. Con un ampio giro in senso orario, e nel finale, con un buon tratto molto scorrevole in leggera discesa, si passa da un alpeggio (agriturismo) e di seguito si arriva al Culmine S. Pietro (quota 1254).
Dal Culmine S. Pietro, si scende verso Barzio, per strada asfaltata, (approssimativi 1,500 m di strada), (a quota 1198), piegare decisamente a destra (sbarra di accesso) e dare inizio alla lunga salita in alta valle verso i Piani di Artavaggio.
Come per i tratti precedenti, la salita, su largo sterrato, è lunga, ma ben ciclabile fino ai piani dove la vista comincia a spaziare in tutte le direzioni.
Dai piani, sempre per largo sterrato, ora non più così agevole ( parte finale in sella solo se si dispone di bici assistita ) si arriva nei pressi dei rifugi Nicola e Cazzaniga,
( Giudizio personale, senza dubbio per una sosta e rifocillarsi è da preferire il Rif. Nicola) mi space declassare l’altro rifugio, ma il servizio e la gestione al Nicola è sotto ogni aspetto migliore).
Attenzione! Qui, il percorso di salita è finito, ma vi suggerisco di abbandonare momentaneamente la bike al rifugio, e prima di fare una doverosa e necessaria e lunga sosta, a piedi, salire sulla facile cima del M. Sodatura, in particolare per osservare da un punto panoramico spettacolare i Piani di Artavaggio. ( per questa variante aggiungere alla salta di 4 ore, altri 40 minuti tra andata e ritorno al rifugio.

Discesa
Dal Rifugio Nicola, prima parte della discesa ai piani, allo sterrato, in buona parte si può inserire semplici e divertenti varianti sul prato al lato dello sterrato e in parte tagliano qualche tornante. Giunti ai piani, si rientra a valle lungo il tracciato di salita, che fino al suo termine, è possibile scendere senza quasi mai fare una pedalata di spinta. Arrivati alla stanga, si risale al Culmine S. Pietro (breve tratto su asfalto facile e non fastidioso). Al culmine, si piega a destra e si scende per un brevissimo tratto, imboccando la prima e unica deviazione che si incontra nuovamente a destra, e dare inizio alla discesa finale che si concluderà al Colle Balisio. Una discesa, dove, la prima parte si svolge lungo un sinuoso e insidioso sterrato dove necessita un pizzico di attenzione nella guida, poi tutto diventa semplice e scorrevole nei pressi dell’ abitato di Maggio, e di seguito per strada asfaltata rientrare al punto di partenza.

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