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Cima di SOLDA 3376mt con discesa sui RIfugi Casati-Pizzini + Passo e Val Zebrù ( Video ), 17/07/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | MONTAGNAVERA |
Regione | Lombardia |
Partenza | Santa Caterina Valfurva (1730 m) |
Quota massima | 3376 m |
Dislivello | 2200 m |
Sviluppo | 40 km |
Tipologia | AM - All Mountain |
Difficoltà | VI / S3+ ( S4+ ) |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni Salita | Eccellenti |
Condizioni Discesa | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | 4 anni fa ma con meteo variabile non ce l’eravamo goduta appieno ma avevamo capito di essere stati in un luogo straordinario pur lasciando le MTB sotto la Casati; questa volta la decisione di aggiungere la risalita dalla Pizzini ai Passi Zebrù e fare una discesa di 1700m di dislivello ha reso il giro al momento più bello che abbia mai percorso.
E così dopo il Vallecetta, Cresta di Reit e Punta di Rims, nonostante la strada logorroica per raggiungerla, per ora devo ammettere che non ho ancora trovato un luogo che permette una così grande varietà di itinerari per pedalare in alta quota. Partiamo da Santa Caterina con clima invernale, auto ghiacciate, ma il sole alle 8 di mattina già scalda, per l’asfalto medio ripido arriviamo in fretta ai Forni, poi Val Cedec, Pizzini e direzione Casati, fino ai 2850m della teleferica si pedala praticamente tutta. Per il resto a spinta o a spalla. Per ottimizzare le riprese e le risorse, lasciamo una MTB poco sopra i 3000m mentre con l’altra arriviamo dapprima allo spettacolo glaciale del Rifugio Casati adagiato proprio di fronte al ghiacciaio del Cevedale. Poi sempre spingendo o a spalla fino alla Cima di Solda che si trova proprio in mezzo ai colossi dell’Ortles e del Cevedale. Vista fino al Lago di Resia, Palla Bianca , Bernina, Disgrazia e Scalino. Discesa mozzafiato praticamente a sbalzo sulla val Cedec, ma che non da mai la sensazione dell’esposizione, e salvo il pezzo 3150-3050mt, quasi tutta in sella. Arrivati ai 2700m della Pizzini , di nuovo spinta e qualche pedalata fino agli oltre 3000m del Passo Zebrù, dove ci attendono gli Stambecchi. Poi superlativa discesa abbastanza esposta con anche qualche breve passaggio attrezzato, dove si arriva alle stupende rocce e cascate sotto la cima della Miniera. Poi giù nella verdissima Val Zebrù fino a S. Antonio, per fortuna visto che ormai alle 8 di sera l’ultimo bus è perso, troviamo al volo un passaggio in autostop che mi riporta fino a S. Caterina, poi dal Video si dovrebbe capire quasi tutto l'itinerario grazie ai cartelli Fedele e Claudio ed un ringraziamento al gentilissimo Luca dello Chalet Bucaneve di S. Caterina per il passaggio ricevuto. Tendenza: senza nevicate o piogge importanti, ottima Periodo ideale: metà/fine luglio – settembre prima delle nevicate in quota. Foto: 1) Solo uno degli spettacolari scorci 2) e dove non trovarli se non nella pace della Val Zebrù 3) Piantina della parte superiore VIDEO: con un paesaggio così e due discese totalmente differenti, è stata dura stare sotto il limite canonico dei 5 minuti, ma alla fine ci sono riuscito, se non lo vedi lo trovi cliccando sotto su Fotoreport |
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