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| Piz Cambrena per lo scivolo N, 08/10/2023 | Tweet |
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| Onicer | giasti03
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| Regione | Svizzera |
| Partenza | Diavolezza (2980 m) |
| Quota attacco | 3050 m |
| Quota arrivo | 3500 m |
| Dislivello della via | 450 m |
| Difficoltà | AD- ( pendenza 55° / II in roccia ) |
| Esposizione in salita | Nord |
| Rifugio di appoggio | nessuno |
| Attrezzatura consigliata | nda, 6 viti bastano, 2 friend piccoli, indispensabili su questo terreno chiodi universali, lame e da granito, corda da 60 2 picche |
| Itinerari collegati | nessuno |
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| Rischio valanghe | 1 - Debole |
| Condizioni | Accettabili |
| Valutazione itinerario | Buono |
| Commento | Volevamo tanto pestare neve, e visto la compagnia di Fede e suo padre, optiamo x una cosa tranquilla e conosciuta, visto che Fede è fresca di corso d'alpinismo.
Solito avvicinamento sotto al Piz Quader e Trovat, ci ramponiamo al ghiacciaio e stando alti sotto l'Arlas riusciamo ad evitare i creponi che costellano in ghiacciaio. Provo a passare la terminale sulla dx ma è parecchio larga e profonda, scendo un po verso sx e riesco a passare su un ponte, da qui cè il primo pz di pendio sui 45° dove piazzo un paio di viti visto che andiamo via in conserva lunga. Sopra dove qualche anno fà iniziai a fare i tiri su ghiaccio ora si trova una goulottina, con un pò di ghiaccio e un pò di neve farinosa, salgo per 60m senza niente,poi in una paio di fessure faccio sosta con 2 universali (su questo terreno essenziali), recupero i soci e lascio andar via Teo e io chiudo. Circa 100m di conserva con 3-4 viti e siamo fuori. Ignoriamo la vetta e cerchiamo la via di discesa. Il problema arriva ora, un dedalo di crepi, enormi, dove una volta ce ne saranno stati 2 o 3. inizio ad addentrarmi in questo campo minato, con le picche pronte in mano, pronto a volare da un momento all'altro. Vado un pò a vista e un pò a naso ricordando la vecchia normale, riusciamo a tirarci fuori da sto labirinto ma abbiamo un paio di scivoli sui 45° da scendere, brevi entrambi, il primo sprotetto il secondo invece riesca a piazzare una vite e diventa una passeggiata, e mi ritrovo sulla normale. Finalmente mi rilasso perchè so che ora è una semplice discesa. Lungo trasferimento a ritroso e poi giù a piedi alla stazione a valle e ormai è buio. Primo giro di un certo impegno per Federica e suo padre Ferdinando, molto bravi nonostante la situazione fosse un pò complicata. NB: normale ai Palù nelle stesse condizioni, moltissimi crepi la rendono un labirinto, ma neve e ponti accettabili, temperature giuste rendono la neve portante, resta il fatto che è più complicata della solita passeggiata. |
| Report visto | 2569 volte |
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| Immagini | |
| Fotoreport | |
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