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   Weissmies cresta SE dalla Zwischenbergental (Gondo), 29/08/2021
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Onicer  chesko   
Regione  Svizzera
Partenza  Parcheggio di Zwischenbergen  (1380 m)
Quota attacco  3450 m
Quota arrivo  4030 m
Dislivello della via  600 m
Difficoltà  PD ( pendenza 30° / II in roccia )
Esposizione in salita Sud-Est
Rifugio di appoggio  Almagellerhutte / Weissmieshutte
Attrezzatura consigliata  nda (spezzone corda 20/30 mt)
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Bellissimo itinerario che permette di salire il Weissmies evitando resse, funivie, rifugi e soprattutto il ghiacciaio della normale che a fine stagione può risultare non in buonissime condizioni. Il giro è piuttosto lungo: 32km A/R e 2700 D+, noi l’abbiamo spezzato in 2 giorni dormento in tenda.
In auto a Gondo, 100 metri dopo la dogana svizzera, prendere la prima a sinistra e risalire la stretta strada di Zwischenberg. Si segue la valle fino ad un piccolo bacino artificiale e si parcheggia al cartello del divieto di transito. In alcune relazioni viene suggerito di continuare in auto fino al lago di Cheller: così facendo si risparmia circa 1h di cammino (4km e 350 D+). Noi, rispettando il divieto, abbiamo fatto il pezzo a piedi, carichi come muli.
Da Cheller la piana si apre ed il panorama diviene molto interessante. Si risale la valle fino a 2100, poi il sentiero prende una decisa piega a destra e sormonta delle pareti rocciose. Dopo questo tratto si raggiunge una baita molto caratteristica con fontana per l’acqua. Si procede sempre lungo la valle seguendo i bolli. Raggiunti i 2600 mt il sentiero spiana e punta dritto verso la morena. Piazziamo la tenda (3h 20min dal park) su di un piccolo ma comodo terrazzino erboso a poca distanza da un ruscello di acqua (ce ne sono diversi in questo tratto e rappresentano l’ultimo rifornimento fino alla vetta). Sappiamo che ci sono delle comode piazzole anche sulla morena ma la presenza di acqua e il grande freddo previsto ci fanno propendere per la soluzione più comoda.
Alle 17 ci sono circa 4°, facile immaginare come passeremo la notte. Benedetta sia la scelta di portare il fornellino: cuciniamo ad oltranza (riso + minestrone + tisana) e ci buttiamo nel sacco a pelo quando ancora c’è luce. Fino alla mezzanotte è un continuo di raffiche di vento che disturbano non poco il sonno e minuscole palline di ghiaccio portate dal vento che battono sul telo. Più tardi la situazione si calma ma il freddo resta pungente. Sveglia alle 4:30, il telo esterno della tenda è completamente ghiacciato: capiamo subito che le prime ore del giorno saranno freschine!
Un tè caldo, qualche biscotto e con le mani un po' gelate ne approfitto per testare il grandangolo della mirrorless che ho recentemente acquistato. Si parte al buio ma lo scenario è entusiasmante: la valle si stringe tra le pareti rocciose e punta dritta allo Zwischenbergpass. La traccia è ottimamente segnata: i bolli abbondano ed è impossibile sbagliarsi (la vernice appare piuttosto fresca ed a giudicare dai passaggi deve essere stata rifatta questa stagione). Sul primo nevaio c’è il primo e ultimo crepo di giornata: si salta senza troppi problemi. I bolli continuano fino allo Zwischenbergpass, dove l’itinerario si congiunge con quella che, soprattutto a fine stagione, viene utilizzata da numerose cordate come normale di salita allo Weissmies (rif. Almagellerhutte).
Dal passo non prendiamo direttamente la cresta ma teniamo la destra su comoda traccia, stando a ridosso delle chiazze di neve, ovvero quel che rimane cosiddetto “Lenzuolo”. Attacchiamo ai 3450 mt come quasi tutte le cordate (2h 30 dalla tenda), qualcuno prosegue con ramponi sulla parte alta del Lenzuolo ma oggi non conviene. La cresta è bella, facile, solida, tutta pulita, al sole, mai esposta: si procede slegati senza problemi. Al sole ed al riparo dal vento il morale cambia drasticamente: ce la godiamo tutta! Il tratto finale (ramponi e picca) è molto estetico, la vista su Rosa, Mischabel & co è impareggiabile: che giornata! In vetta foto di rito e poi subito giù, al riparo dal vento (2h per la cresta).
Per fortuna quasi tutte le cordate salite dal rifugio propendono per la discesa dalla normale facendo l’anello: in questo modo evitiamo traffico lungo la discesa della cresta. Anche qui lo spezzone di corda (20 mt) rimane nello zaino: i passaggi sono sempre ben appigliati e con questa solidità di roccia si disarrampica con tranquillità. Discesa eterna prima alla tenda, poi all’auto alla quale arriviamo con la schiena a pezzi a pomeriggio inoltrato (6h per la discesa + 1h di pausa smontaggio).
Due giornate in totale solitudine nella Zwischenbergental, un giro da consigliare gli amanti dei 4000 fatti da “altre prospettive” e con un approccio più wild. Con Paolo, saggio ed esperto compagno di avventure.

Foto 1: alla tenda
Foto 2: poco dopo il Zwischenbergpass, sullo sfondo la cresta e i resti del "Lenzuolo"
Foto 3: cresta finale prima della vetta
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