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Presanela dal Monte Nero, via normale, 27/06/2020 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Beps65 |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Val Nambrone (parcheggio rif. Segantini) (2021 m) |
Quota attacco | 3000 m |
Quota arrivo | 3558 m |
Dislivello della via | 600 m |
Difficoltà | F+ ( pendenza 35° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Sud-Est |
Rifugio di appoggio | Segantini val D'Amola |
Attrezzatura consigliata | Ramponi, (piccozza e 20mt di corda, rimasti nello zaino). |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Dopo tanto tempo, la sveglia suona ad un orario per le gite “speciali”, alle 2.30 siamo su strade deserte direzione val Nambrone (Pinzolo), sta albeggiando quando ci incamminiamo sul bel sentiero direzione rifugio Segantini val d’Amola, alle nostre spalle le Dolomiti di Brenta sono un vero spettacolo, davanti a noi il monte Nero illuminato e rosso dal primo sole, già varrebbe la sveglia notturna per tutto questo. Al rifugio ancora nessuno, seguiamo senza fretta i bolli bianco rossi che ci inoltrano in questo anfiteatro grandioso, a quota 2900 troviamo la neve, seguiamo tracce nella neve ancora dura, alla base del monte nero grazie alla ferrata superiamo agevolmente il passo (attenzione un paio di punti ghiacciati ed un traversino, soprattutto in discesa).
Sul lato opposto inizialmente la neve dura ci permette una salita agevole, da quota 3200 inizia il calvario, tre passi e affondi, tanto che essendo in due perdiamo un po di tempo, si fa per dire, le nuvole sono rimaste basse, siamo tra il bianco e l’azzurro ed anche se più faticoso siamo appagati d’essere soli in questo Paradiso. Quasi al bivacco, scendiamo e risaliamo veloci grazie alla ferratina che agevola il passaggio, sembra ormai fatta, ma la neve peggiora, buchi insidiosi, un traverso che in condizioni normali non esiste, mentre oggi è un passaggio delicato, finalmente siamo in vetta, è la terza volta per me, oggi sicuramente grazie ad Eve che ha tracciato quasi sempre. Tocchiamo la croce, il nostro pensiero quassù oggi è per Piccolo Gio, amico speciale che sarà sempre con noi. La discesa con attenzione nel traverso, non desterà alcun problema negli altri punti, unico neo la neve talmente bagnata d’averci inzuppato completamente i piedi. Al passo del monte Nero, le nebbie ci avvolgono e ci accompagneranno per l’intero ritorno, ormai siamo fuori dalle difficoltà, la mia gamba non fa male e se continua così, chissà potremmo farci altre gite cosi belle, quella di oggi lo è stata sicuramente. Foto 1 – Corni Neri Foto 2 – Traverso dopo il bivacco Foto 3 - Vetta |
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