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via Hotel California-Monte Alben (Punta Croce), 07/12/2019 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | merenderos |
Regione | Lombardia |
Partenza | Oltre il Colle (1250 m) |
Quota attacco | 1750 m |
Quota arrivo | 1978 m |
Dislivello della via | 230 m |
Difficoltà | D+ ( pendenza 75° / IV+ in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord-Ovest |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | N.d.arrampicata su ghiaccio e misto. Dadi e friends indispensabili. Un paio di viti corte e chiodi utili |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Bella linea di misto che attacca una cinquantina di metri più avanti della Clipper e Black line.
Condizioni attuali discrete, perché c’è davvero poco ghiaccio e quindi tanto dry e neve farinosa non molto portante. Questo rende la salita un po’ più delicata. In via abbiamo trovato solo un chiodo alla prima sosta, poi il resto è tutto da attrezzare. Buona possibilità di protezione e di creare soste sicure. Anche le altre linee sono più o meno nelle stesse condizioni. Diverse cordate su black line e Clipper Si arriva ad Oltre il Colle e si sale fino al parcheggio dei vecchi impianti. Si risale la pista e si va verso i paravalanghe. La via parte dalla famosa fessura del primo tiro poco più sopra dell’ultimo paravalanghe (1h). Dovrebbe esserci una scritta alla base ma probabilmente è coperta dalla neve. Inoltre non si vede nessun cordino nella fessura L1: Salire la fessura, con uscita delicata su neve non molto sicura. Proseguire in verticale su pendio nevoso fino ad una roccia con chiodo di sosta da rinforzare (nascosto in basso dalla neve) (30m, M5-IV+). Possibile aggirare la prima fessura stando sui pendii nevosi sulla destra, ma appena saliti sopra la fessura spostarsi subito a sinistra per andare alla sosta. L2: Salire su pendio nevoso a sinistra. Possibile superare un saltino sulla sinistra ma al momento non è in condizioni. Continuare in verticale su neve puntando al diedro (neve e ghiaccio) sulla destra. Salirlo e usciti attrezzare una sosta su piccola fessura sulla destra. Più sopra c’è una parete forse più comoda ma non si arriva con le corde (55m, 75° max) L3: Salire qualche metro fino alla parete e poi risalire il pendio nevoso sulla sinistra. Saltare fuori a sinistra e poi continuare in verticale per diedrini e roccette molto belle, ma purtroppo delicati per l’assenza di ghiaccio. Salire sempre in verticale fino ad arrivare ad un grosso paretone, dove si allestisce la sosta (55m, M4). Lungo questo tiro forse si può andare a sinistra e deviare sulla clipper. La via originale invece va a destra dopo la sosta. L4: Traversare a destra su roccia e ghiaccio con passi delicati ma su buone prese. Salire poi su pendio nevoso fino alla parete dove allestire la sosta. La via prosegue nel diedro sulla destra. A sinistra del diedro c’è un cerchio rosso di vernice che forse indica una sosta, ma forse i chiodi sono sotto la neve (35m,60°,III+) L5: Salire il diedro verticale e poi uscire su pendio nevoso. Continuare su bei passaggi tra diedrini e roccette verso destra, fino ad uscire su un facile pendio nevoso. Continuare fino al roccione dove si allestisce la sosta (50m, 50°, M3) L6: Salire per canalino nevoso a destra della sosta e poi proseguire fino alla croce di vetta (40m, 50°) DISCESA: Dalla vetta si scende verso sinistra (guardando l’uscita della via) Si percorre la cresta che porta ad un intaglio (visibile anche dall’attacco della via). Da questo su ripido pendio si ritorna nella conca dove attacca la via. Da qui si ritorna al parcheggio (1,30h). Con l'on-icer Mirko Foto1: La fessura di partenza di L1 Foto2: L2 Foto3: il traverso iniziale di L4 |
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