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    Punta Dufour (m.4634) - cresta Ovest (normale dalla Svizzera), 14/07/2019
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Onicer  postalg@gmail.com   
Regione  Svizzera
Partenza  Zermatt, Rotenboden (2815 m)  (2883 m)
Quota attacco  2883 m
Quota arrivo  4634 m
Dislivello della via  1800 m
Difficoltà  PD+ ( pendenza 45° / II in roccia )
Esposizione in salita Varia
Rifugio di appoggio  Monterosahutte
Attrezzatura consigliata   normale da ghiacciaio: corda, picozza, ramponi, casco
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Itinerario dal panoramo eccezionale , uno dei più belli che abbia mai visto sulle alpi già stupendo all'arrivo del trenino a Rotenboden.Ascensione impegnativa per via dei passaggi di roccia e per i numerosi tratti aerei ed esposti di neve e roccia,che vanno affrontati quando la fatica inizia a farsi sentire insieme alla quota (4500-4600 m) e al vento forte. Ambiente magnifico con vedute che spaziano dal monte Bianco al Cervino, la catena svizzera alpina e le maggiori vette del monte Rosa.
Per il commento tecnico e logistico direi fare riferimento al sito:
http://www.scuolaguidodellatorre.it/relazioni/Rosa-Dufour-crestaOvest/462/
Aggiornamenti:
1)costo del biglietto del trenino complessivo circa 100 euro.
2) il castello finale II, un passo di III sotto il punto culminante della la cresta finale di roccia è presente una corda fissa.
3)per la discesa dal canale esposto a nord-est non sono presenti i canaponi occorre fare 4 doppie , noi avevamo una corda da 60m, si arriva alla Silbersattel (Sella d'Argento) tra Punta Dufour e Nordend. (magnifica)
Riporto anche i commenti della guida alpina Soregaroli del 2018 tuttora validi:
Una montagna immensa in un ambiente immenso. Il lato svizzero del Monte Rosa è veramente grande! Già il raggiungimento del rifugio non è da prendere alla leggera. Una volta arrivati sul ghiacciaio calzare i ramponi finché c'è ghiaccio, anche se sembra facile, e seguire fedelmente i pali rossi che indicano il percorso più semplice, che nonostante tutto cambia in continuazione. Poi, attraversato il ghiacciaio ricoperto di sassi, il sentiero sale su di un percorso nuovo totalmente diverso da quello esistente fino a un paio di anni fa. Non distrarsi! Anche la traccia dal rifugio per la Dufour è ora segnata da bolli blu e pali rossi fino all'inizio del ghiacciaio. Partendo di notte finalmente non si rischia di sbagliare strada. La traccia sul ghiacciaio è ottima, ma attenzione che ci sono alcuni tratti su ghiacciaio nudo e quindi di notte può essere facile perderla. Poi più sopra diventa tutto più facile fin oltre la terminale e l'inizio della cresta. Qua inizia la parte più alpinistica con pendii ripidi di neve e arrampicata su cresta rocciosa in alcuni tratti esposta.Condizioni comunque sempre ottime fino in vetta.

Per le attuali condizioni sentire l'ottimo rifugio Monterosahutte perchè Lunedi 15-Luglio ha nevicato circa 30-40 cm.
Con Claudio e Francesco.
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