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   Monte Verme (condizioni semi invernali), 01/05/2019
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Onicer  Beps65   
Regione  Lombardia
Partenza  Valbondione  (1000 m)
Quota attacco  1950 m
Quota arrivo  2230 m
Dislivello della via  200 m
Difficoltà  F ( pendenza 40° / II in roccia )
Esposizione in salita Varia
Rifugio di appoggio  Curò
Attrezzatura consigliata  Ramponi e piccozza
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Conosci il Recastello? Si.. Il Torena? Certo.. Cimone, Malgina, Cappuccello, Cavrel, Coca, la risposta è sempre la medesima!... Conosci il Verme? Il Verme!? Che cima è il Verme? La maggior parte ti dice così, eppure se ti affacci al balcone del rifugio Curò, oltre alla meravigliosa vista delle cime più conosciute, il Verme, è proprio lì che ti guarda, forse perché è piccolo piccolo (circa 2200m), ma ha una forma inconfondibile, da Vermicello appunto, e non pensiate che sia banale, gli ultimi metri per raggiungere la sua cima sono di pura roccia Orobica doc.. Qualche dato: Monte Verme da Valbondione. Salita dal sentiero invernale fino al Curò, da li in poi neve ottima, superato il ponticello in Valcerviera, si rimane a destra, costeggiando per 300m la parete verticale, da qui su rocce marce e canalini si raggiunge l’ampio pianoro, ora in direzione del Rifugio (ovest) si punta all’ultimo sperone roccioso, ancora un canalino di 35°, qualche roccetta (max II) e si raggiunge la vetta! (ometto). Noi abbiamo sbagliato, allungando la distanza, salendo nell’ampio vallone con pendenze finali di circa 40°, essendo troppo alti, su lungo traverso e ampio canale abbiamo raggiunto quella che pensavamo fosse la cima, invece era una delle varie sporgenze delle cime di val Cerviera, molto più delicata, pur rimanendo sul II grado. Da li siamo scesi cercando la via migliore, una volta su neve buona abbiamo traversato fino a raggiungere la vera vetta. In condizioni normali, senza neve la salita va classificata come EE – F, in ambiente così innevato ne è uscita una salita Alpinistica, sicuramente molto più facile delle classiche in questa zona, ma di tutto rispetto, adatta a chi, arrivato al Curò non vuole salire troppo in alto e godersi la giornata. Aggiungiamo, l’ambiente unico, selvaggio e molto solitario. Un saluto ai tanti amici trovati nella conca.
Foto 1 – Creste di ValCerviera
Foto 2 – Vetta, in primo piano il Coca, sotto il Rifugio Curò.
Foto 3 – Recastello in centro e Verme a dx
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