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Goulotte occidentale Punta di Pietrarossa 3280 m , 15/11/2018 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Gauss94 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Vezza d'Oglio (1340 m) |
Quota attacco | 2600 m |
Quota arrivo | 3280 m |
Dislivello della via | 680 m |
Difficoltà | D+ ( pendenza 75° / IV+ in roccia ) |
Esposizione in salita | Ovest |
Rifugio di appoggio | Bivacco Saverio Occhi |
Attrezzatura consigliata | un paio di chiodi da roccia a paletta, viti da ghiaccio, friends medio-piccoli, fettucce |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Probabile nuova via alla Punta di Pietrarossa dalla val grande. La via presenta una prima parte tecnica a causa della difficile via per andare a prendere la seconda parte invece più facile. L'attacco si presenta con conoide svalangato e neve durissima, un primo salto vicino ad una grande grotta ci accoglie tra 65 e 70 gradi, per poi mollare la presa per qualche metro a 60 gradi e riprendere per altri dieci metri circa a 70 gradi. In corrispondenza di una un masso strapiombante siamo passati sulla sinistra sfruttando una rigola di ghiaccio a 80 gradi, e facendo sosta poco sopra al risalto abbiamo proseguito su pendenze sempre elevate di 60/65 gradi. Ci siamo così resi conto che seguendo questa linea di salita ci stavamo spostando troppo a destra rispetto al canale a cui puntavamo, cioè l'evidente canale che inizia però solo da metà parete. Per riportarci a sinistra prendiamo una seconda goulotte che stavolta con direzione opposta rimonta uno sperone dalla quale speriamo di poter vedere il canale e calarci all'interno. La goulotte presenta stavolta neve e ghiaccio peggiore, abbastanza scollato e a tratti spaccoso. Un passaggio di roccia breve ma abbastanza atletico (IV abbondante) ci deposita su un breve tratto di misto (M4) per poi riprendere la goulottina nevosa a 70 gradi fino alla cima dello sperone. Da qui ci siamo calati nel canale ovest, inizialmente abbastanza largo. Inizia ora la parte più facile della salita, su neve sempre dura, a tratti ghiacciata, e solo nell'ultima parte gommosa. Pendenze che qui non vanno oltre i 55 gradi, fatta eccezione per il canalino preso sulla sinistra per uscire direttamente in cima, dove presenta una pendenza finale di 60 gradi. Con attenzione alle cornici scendiamo in retro lo spallone nord e poi il versante nord, su neve gommosa (55 gradi). Siamo così nel pianoro sottostante a cima e anticima nord. Ora prendiamo la cresta nord che separa val grande da valle delle messi, e la scendiamo interamente fino ad un secondo pianoro, e con largo giro raggiungiamo un terzo pianoro dove si imbocca un canale che guarda verso la val grande e permette di tornare nel fondovalle (45 gradi max). |
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