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Aig. Chardonnet - Aretè Forbes, 20/06/2018 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Federico |
Regione | Francia |
Partenza | Le Tours (1500 m) |
Quota attacco | 3200 m |
Quota arrivo | 3824 m |
Dislivello della via | 624 m |
Difficoltà | AD ( pendenza 50° / III in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | Ref. Albert I |
Attrezzatura consigliata | 2 Picche corda da 50 m sufficiente |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Cresta classica in ottime condizioni e descritta ampiamente in numerosi libri. Oggi siamo stati gli unici a percorrerla mentre alcune cordate erano sulla normale e sullo sperone Migot.
Per salire al rifugio (ottimo, praticamente nuovo - addirittura si può bere acqua dal rubinetto) si parte dal fondovalle o si può usufruire di impianti che accordiano notevolmente il dislivello (in tot 1200 dal fondovalle - circa 3 h). Dal rifugio si segue il ghiacciaio ed al bivio della normale si prosegue verso est per arrivare a 3200 all'imbocco del ghiacciaio da risalire. La cresta inizia a 3700 m. Passaggi di roccia e attraversamenti di speroni su neve (piantato 3 viti in totale) portano alla vetta. Discesa sulla normale in ottime condizioni. Tre comode doppie da 25 m portano sul ghiacciaio. Terminale e crepacci si passano ancora agovolmente (attenzione: in altre condizioni se si deve fare la doppia per superare la terminale è presente un anello di calata ma la doppia è di 60 m). Partecipanti: Roby ed io Foto 1: l'itinerario Foto 2: l'itinarario (verde salita; rosso discesa) Foto 3: la parte terminale della cresta |
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