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   Monte Cimone – Canale NO variante destra, 09/04/2017
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Onicer  Mapi   
Regione  Lombardia
Partenza  Valbondione  (950 m)
Quota attacco  1900 m
Quota arrivo  2530 m
Dislivello della via  630 m
Difficoltà  PD+ ( pendenza 55° / II in roccia )
Esposizione in salita Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Curò
Attrezzatura consigliata  N.D.A.
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Sono già salita altre volte sul lungo e quasi noioso sentiero panoramico che da Valbondione sale al rifugio Curò, in circa 2 ore.
Questa volta con Marco, nonostante le temperature elevate, decidiamo di andare a fare il canale NO al monte Cimone. L'idea è di attaccarlo sufficientemente presto al mattino perché con lo zero termico a 3000m le probabilità di rigelo sono veramente esigue ed il canale scarica sassi nella parte alta, quindi prevediamo di dormire all’invernale del Curò e valutare durante la salita al rifugio se farlo integrale o attaccarlo circa 300 m più su, dalla traccia di sentiero per il Lizzola (è la prima valanga che si incontra sul sentiero dopo la teleferica...ciò rende l'idea di quanto sia pericoloso finchè non slavina !!).
Incontriamo sul sentiero Paolo Riva e socio, con i quali scambiamo due chiacchere visto che sono di ritorno proprio dal NO al Cimone. Ci raccontano della neve marciotta nel primo tratto di pendio a 30° che li ha portati ad attaccare il canale dal sentiero per il Lizzola. Ci parlano di una variante a destra e poi l’uscita in vetta da un bel pendio, mentre dal canale originale incassato nella parte alta scaricavano sassi già presto al mattino.
L’idea della variante ci stuzzica.
Nel bivacco, di soli 6 posti letto comodi siamo al completo.
La sveglia suona alle 5.00, mentre già fanno colazione i tre diretti al Recastello. Usciamo alle 5.30 e circa 40 min dopo, tornando indietro dal sentiero di salita al rifugio, siamo all’attacco del canale. Ci imbraghiamo e ramponiamo ed iniziamo la nostra salita. Fa già caldo ma per fortuna la neve è buona. Un sasso scende dai pendii laterali e colpisce Marco sul ginocchio, che male!
Salita divertente tutta su neve portante, con una pendenza max di 55°, un paio di passaggini su ghiaccio o roccette che si possono aggirare. Procediamo senza corda, non serve nelle attuali condizioni. Dall’uscita del canale, per un pendio meno ripido proseguiamo cercando una linea logica verso l’alto, raggiungiamo prima delle roccette ma torniamo qualche decina di metri indietro perché oltre c’è un bel saltino. Marco trova un punto dove traversare, un po’ su sfasciumi, terra ed erba e ci portiamo quindi su un bel pendio su cui, con pendenza costante che non supera i 50°, ci portiamo fino alla croce di vetta.
La discesa dalla Valcerviera è meno lunga e faticosa di quel che pensassimo, la neve è ancora portante.
Al rifugio troviamo tanti saliti per rilassarsi e prendere il sole sui prati, …sembra di essere in un’altra stagione.
Direi penultima, se non ultima chiamata per il canale NO...se non si abbassano di nuovo le temperature.
Bello comunque, mi sono proprio divertita !!

Foto 1) In rosso canale NO originale in giallo ns. variante (foto originale di Paolo Riva);
Foto 2) In rosso linea salita il giorno prima da Paolo Riva e socio, in giallo la ns. variante (foto originale di Paolo Riva);
Foto 3) Zoom sull'uscita del canale di variante destra, poi si prosegue fino in vetta su bei pendii.
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