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   Zuccone dei Campelli, canalone dei Camosci, 31/01/2009
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Onicer  grigna   
Regione  Lombardia
Partenza  Moggio  (800 m)
Quota attacco  1850 m
Quota arrivo  2165 m
Dislivello della via  300 m
Difficoltà  PD- ( pendenza 45° / I in roccia )
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio  Lecco
Attrezzatura consigliata  da alpinismo invernale (piccozza e ramponi)
Itinerari collegati  Zuccone dei Campelli (2165m), canalone dei Camosci
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Discreto
Commento Rifiutato per l’ennesima volta l’invito degli scialpinisti polverosi e dislivellosi, ci ritroviamo al Bione per goderci ancora una volta le nevi di casa. Oggi la scelta cade sul classico Canalone dei Camosci da concatenare eventualmente alla “riga” del Sodadura.
Partiamo così da Moggio e, tagliando per prati e boschi innevati, guadagniamo un bel pezzo di strada inoltrandoci poi nel vallone che porta alla Baita Pesciola.
La neve è dura e, coi ramponi, si sale bene e velocemente sfruttando la massima pendenza. Giunti alla Bocchetta Pesciola scendiamo brevemente al rifugio Lecco e iniziamo poi la risalita del Vallone dei Camosci solcato da una buona traccia di appiedati. Era presente anche una traccia di scialpinisti che nessuno ha osato intaccare!
Senza problemi risaliamo poi il Canalone dei Camosci in condizioni ottimali (per le pippe come me ovviamente.... Non serve nemmeno la picca) con neve pressata e salti di roccia totalmente coperti dall’enorme quantità presente (stimo almeno 4 metri di accumulo nel Vallone dei Camosci).
In vetta nebbia totale che ci fa quindi cambiare i programmi. Impossibile scendere verso Artavaggio e risalire al Sodadura, con quella nebbia ci saremmo persi sicuramente vista anche l’assenza di una traccia.
Niente di male, torniamo sui nostri passi e ci concediamo un bel piatto di pasta e poi salamella con patate fritte al rifugio Lecco preso d’assalto dagli sciatori. Noi abbiamo dovuto mangiare di fuori perché dentro c’era da aspettare minimo un’ora!!!!
Poi veloce discesa fino a Moggio immersi in un nebbione stile bassa Lomellina.
Partecipanti: io, Rambo e Botto
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