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   Cascata Pisciadù + Cascata Exner (Colfosco), 06/02/2016
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Onicer  Franz   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Colfosco, parcheggio Albergo Mesules  (1650 m)
Quota attacco  1750 m
Quota arrivo  2250 m
Dislivello della via  250 m
Difficoltà  4 / III ( III in roccia )
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio  -
Attrezzatura consigliata  NDA. Qualche cordino per eventuale abalakov
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Bella combinazione di due interessanti cascate, da effettuarsi con non troppa neve e assolutamente assestata. Con Mara e Albe una lunga giornata dolomitica. Dopo averle rimandate la scorsa stagione, ci presentiamo sabato a Colfosco abbastanza agguerriti prima dell’arrivo domenica della tanto agognata neve di quest’anno. In mezz’ora, traversando in orizzontale le piste e un bosco rado dall’Hotel Mesules, si è all’attacco di Pisciadù, che si trova a sinistra di Lujanta, in una gola evidente, ma che nasconde le effettive condizioni della cascata finchè non ci si è dentro.
PISCIADU’
Il primo tiro (30m) supera un masso incastrato per due colate a scelta a destra o sinistra. Attualmente la sinistra è preferibile perché la destra pare scollata e delicata in uscita. Sosta su roccia a destra (per doppia) e a sinistra, 10 m oltre, sotto il successivo salto. Secondo tiro (30m) molto bello. Muro continuo a 80°/85°, sosta a sinistra su roccia. Terzo tiro (40m/85°) simile al precedente, forse meno continuo. A sinistra si sta formando un buco con acqua, ma la linea a destra è ancora su ghiaccio solido e massiccio. Uscita verso destra su ghiaccio più delicato solo verso la fine fino ad un cordone su pianta. Solitamente questi due tiri presentano ghiaccio a cavolfiori e piuttosto articolati. Attualmente invece molto liscio e regolare, anche se gradinato.
Continuare nel canale nevoso tra i mughi e appena possibile aprirsi la strada a sinistra scavalcando una crestina. Tratto abbastanza malagevole per i mughi coperti da neve inconsistente. Si entra in un canale/alveo fluviale parallelo (raggiungibile probabilmente uscendo più a sinistra dalla cascata). Si segue il fiume parzialmente ghiacciato fino ad un breve muretto (70°). Oltre questo si segue l’alveo sinuoso tra i mughi che porta proprio in direzione della Torre Exner. Se ne può uscire a destra nell’ultimo tratto seguendo per un tratto a ritroso il sentiero che porta alla ferrata Tridentina e abbandonarlo per salire a sinistra tra radi cespugli. L’ultimo tratto di canale era con neve fonda. Sostare a sinistra su roccia (clessidra e fessura per friend).
EXNER
Primo tiro (40m/90°): dalla sosta si attraversa il canale e si sale dritti in una specie di diedro/canale. Sosta all’uscita su roccia (spit e cordone). Questo tiro permette di alzarsi agevolmente sulla cascata e non sempre è formato al meglio.
(Proseguendo nel canale si può seguire una goulotte e successiva candela con uscita a destra. Tratto impegnativo e probabilmente a rischio per eventuale caduta di festoni dal lato sinistro della cascata).
Secondo tiro (60m). Si sta a ridosso delle rocce, per un muro con ottimo ghiaccio facendo attenzione alle candele e ai festoni a destra. Si incontrano due soste a 20 e 30 metri, ma si può proseguire. Si piega decisamente a sinistra in diagonale su una rampa. Ci sarebbe una sosta a destra su roccia, ma non ci si arriva col ghiaccio. Proseguendo (15m) ora a destra per canale si giunge ad uno spit su roccia, poco sopra il fondo.
Terzo tiro (45m): si prosegue nel canale con tratti di neve e ghiaccio, fino ad una massiccia colata a destra dove si può costruire una abalakov.
DISCESA
Prima doppia (50m): dall’abalakov alla sosta (spit e catena) che si era evitata in salita perché senza ghiaccio. Seconda doppia (60m) fino alla prima sosta di salita, stando a ridosso delle rocce facendo attenzione a non pendolare. Possibile sosta prima su roccia (sx or.). Ultima doppia nel canale di 40 m.
Si segue a ritroso il percorso di salita. In prossimità del saltino di ghiaccio intermedio, si piega a sinistra per mughi per entrare poi nel canalino che porta all’ultima sosta di Pisciadù (cordone su albero). Doppia da 60m alla sosta evitata in salita (sx orografica). Ultima doppia di 30 m sopra masso incastrato.

Ovviamente con le recenti nevicate il tratto di collegamento risulta improponibile e non è da escludere pericolo valanghivo su entrambe le colate!
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