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Anticima di Cantone_Valle Albigna: Couloir del Fiammifero (tentativ.), 07/12/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Alpe |
Regione | Svizzera |
Partenza | Rif. Albigna (2333 m) |
Quota attacco | 2900 m |
Quota arrivo | 3312 m |
Dislivello della via | 400 m |
Difficoltà | 3+ / III ( IV in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord-Ovest |
Rifugio di appoggio | Rif. albigna |
Attrezzatura consigliata | doppia pikka, friend, vita da ghiaccio, eventuali chiodi da roccia |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Mediocri |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Per gustare e godere di una bella giornata in montagna non è sempre necessario percorrere una difficile Linea e raggiungere una Cima. Spesso i ricordi che ci rimangono sono legati all'ambiente che ci circonda, all'entusiamo del momento di scoprire e conoscere posti nuovi ed agli amici con cui si condivide l'avventura. Se poi si ha la fortuna di combinare i due fattori allora ne esce un capolavoro! In questa particolare stagione dove l'inverno non sembra voler arrivare decidiamo di far visita alla Val Bregaglia. Spesso relegata a passaggio obbligato per accedere alla più celebre Engadina, la Val Bregaglia racchiude una sfilata di montagne sorprendente. Si tratta di una vera e propria muraglia dentellata di granito che separa Svizzera ed Italia e che d'inverno risulta invalicabile anche per il sole. Sono principalmente 3 i bacini glaciali del versante Svizzero: La Val Bondasca, la Valle Albigna e la Valle del Forno. Decidiamo di far visita alla valle Albigna dove sono presenti diversi itinerari di neve e ghiaccio spesso poco frequentati e conosciuti: Pizzo del Ferro, Monte di Zocca, Cima ed Anticima di Cantone e Pizzo Balzetto sono solo alcune delle belle proposte sulla invitante guida di Renzo Quagliotto. In particolare ci attira una evidente linea che risale la muraglia dell'anticima di Cantone: il couloir del Fiammifero. Poche o nulle le informazioni sul web su questi itinerari e sulle condizioni della zona. Sappiamo che la neve è poca ed il couloir è stretto ed incassato. Le possibilità di trovarlo secco e non in condizioni sono alte. Vince però l'entusiamo di conoscere un posto nuovo, e di immergerci in un ambiente incontaminato ed in completa solitudine. Accettiamo il rischio sicuri che, in ogni caso, valga la pena partire! L'avvicinamento non è breve e lasciata l'auto in località Pranzaira poco dopo l'abitato di Viscosoprano, si risale faticosamente verso la diga di sbarramento del Lago d'Albigna. Il sentiero è inizialmente monotono, ma una volta superata la diga il panorama si apre magnificamente su un bell'anfiteatro di montagne. Qui in bella posizione si trova la Capanna Albigna con un bellissimo e attrezzatissimo locale invernale con standard svizzeri: riscaldamento, luce elettrica, stoviglie, vino, birra letti con materassi e coperte, zoccoli da bivacco in legno e stufa a legna per cucinare. La cornice giusta per la tradizionale Zamponata pre-Natalizia! Siamo ovviamente soli, la pace, il silenzio e la quiete regna sovrana. L'indomani risaliamo al buio il ghiacciaio di Canton e zizagando tra enormi crepacci raggiungiamo e superiamo la terminale senza troppi problemi portandoci alla base dell'evidente Couloir. Il primo tiro è su neve pressa e ghiaccio ottimi, ma giunti alla prima strettoia all'ingresso del vero e prorio Fiammifero constatiamo quanto già avevamo osservato dal rifugio il pomeriggio: un muro verticale di roccia con una sottile velo di ghiaccio ci sbarra la strada, praticamente impossibile (per noi) proseguire. Il cordino di sosta penzolante 5/6 m sopra le nostre teste ci conferma che ghiaccio e neve qui ancora scarseggino. Anche la parte alta osservata dal basso pare molto "dry". Torniamo sui nostri passi allestendo una corda doppia e tornando al Rifugio comunque contenti di aver goduto ed assaporato di una bellissima gita in montagna in un posto meritevole dove sicuramente torneremo. |
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