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   Cima d'Asta dal canale dei Bassanesi, 15/11/2015
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Onicer  Mapi   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Malga Sorgazza  (1450 m)
Quota attacco  2497 m
Quota arrivo  2847 m
Dislivello della via  1500 m
Difficoltà  PD ( pendenza 40° / II in roccia )
Esposizione in salita Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  Rifugio Brentari
Attrezzatura consigliata  Nelle condizioni di secco del canale come lo abbiamo salito noi, solo scarponi e bastoncini. Ramponi utili in discesa
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento LŽitinerario scelto per “ricognizione” in una domenica di un week end lungo trascorso con diversi amici in ambienti diversi, mi ha permesso di compiere dal lago lŽintero anello salendo da sinistra per il Canalone dei Bassanesi e poi per cresta fino alla croce di vetta e quindi scendere per la normale verso il Vallon di Cima d’Asta, per risalire quindi per un breve tratto attrezzato verso la Forzeleta, scendere nuovamente verso il Rifugio Brentari da cui, rifacendo il sentiero di avvicinamento a ritroso, ritornare a valle alla Malga Sorgazza per una bella birretta canederli e panini, in compagnia dei simpatici ed ospitali gestori.
Da Malga Sorgazza (1450 m) in valle percorriamo la strada forestale fino al bivio della Teleferica Brusà. Seguendo il sentiero n° 327 risaliamo il Bualon di Cima dŽAsta in direzione del Rifugio Brentari, ammirando le pareti delle Grattarole in attesa della formazione delle cascate di ghiaccio, risalendo le ripide Laste granitiche (placche che è meglio evitare se con poca neve o peggio verglass), quindi proseguendo lungo la traccia siamo arrivati dinnanzi alle gelide acque del lago.
Rinviando al ritorno la visita al Rifugio Brentari che ci guarda dall’alto sulla destra (2473 m) - chiuso in questo periodo ma con un caldo e comodo bivacco invernale per 6 posti letto al primo piano, accessibile da scala esterna in metallo - costeggiamo il lago di Cima dŽAsta lungo il sentiero n° 375, in direzione del Passo Socéde, fino a raggiungere un piccolo bivio contraddistinto da un cartello che riporta la scritta: CANALONE SUD-CRESTA OVEST, PERCORSO ALPINISTICO NON SEGNATO. Percorriamo la traccia allŽinizio poco marcata in direzione della parete Sud di Cima dŽAsta fino ai piedi del Canalone dei Bassanesi, racchiuso da due torri rocciose: la Punta di Lancia a sinistra, e la Torre Gillo Cavinato sulla destra. Rimontiamo il ripido canalone seguendo i bolli rossi posti sui vari massi fin dove il canalone si biforca. Percorriamo quindi la ramificazione di sinistra giungendo in breve alla Bocchetta del Canalon (2664 m). Dalla Bocchetta del Canalon voltiamo a destra e risaliamo tutta la cresta W di Cima dŽAsta, a volte esposta e con qualche passaggio in roccia di II e tratti di neve con pendenze fino a 40° circa, per giungere fino alla croce di vetta sulla cresta innevata. Sotto di pochi metri il Bivacco Giuseppe Cavinato (2840 m) - che funge da riparo in caso di maltempo con 2 posti letto. Dalla vetta, ottimo punto panoramico che spazia dai Lagorai alle Pale di San Martino, Gruppo di Brenta, Ortles-Cevedale, Latemar, Catinaccio, Sella, Sassolungo, Marmolada, cime dellŽAltopiano di Asiago, Grappa.
Dalla cima, calziamo i ramponi mentre qualche sprovveduto sale e scende in scarpe da ginnastica (ma ci chiediamo perché rischiare se si può scendere più sicuri sereni?) percorriamo il sentiero normale n° 364, che scavalca La Forzeleta (tratti di corda metallica), scende nel catino del Lastè dei Fiori, e rimonta il Zimòn di Cima dŽAsta da NE, permettendo quindi di percorrere lŽintero anello della cima fino al Rifugio Brentari. A questo punto per tornare a Malga Sorgazza ripercorriamo a ritroso il sentiero n° 327 utilizzato per l'avvicinamento. Qui con la calda compagnia dei simpatici gestori, beviamo e mangiamo in allegria prima di rientrare tutti a casa, con la promessa di rivederci presto!
Grazie a Franz per la bella proposta ricognitiva, ad Albe per la compagnia e la calorosa ospitalità, ad Anna che all’ultimo ha deciso di aggregarsi a noi.
Foto 1: dal lago di Cima D'Asta verso il canalone dei Bessanesi (al centro con la caratteristica biforcazione finale);
Foto 2: dall'uscita dal canalone verso la cresta per la vetta;
Foto 3: salutando uno splendido ambiente (sulla destra illuminata tutta la cresta).
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