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   Punta di Scais 3038m, quasi invernale!, 26/09/2015
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Onicer  Beps65   
Regione  Lombardia
Partenza  Fiumenero  (800 m)
Quota attacco  2850 m
Quota arrivo  3038 m
Dislivello della via  188 m
Difficoltà  AD ( pendenza 45° / III+ in roccia )
Esposizione in salita Ovest
Rifugio di appoggio  Baroni
Attrezzatura consigliata  Da alpinismo, corda da 60m, piccozza e ramponi per le condizioni trovate.
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Le recenti nevicate della settimana, hanno creato oltre una certa quota un ambiente quasi invernale. L'invito dell'amico Pier a tentare lo Scais giunge quanto meno inaspettato, lui conosce bene queste zone, avendolo già salito tre volte in estate e la voglia di provarci malgrado le condizioni è tanta. Un amico prima, ed il rifugista del Brunone poi, un po ci tranquillizzano, non dovrebbe esserci verglas, in quanto le temperature fino a quota 2500 sono abbastanza alte, decidiamo di provare. Sabato alle sei in punto, alla luce delle frontali saliamo per il lungo sentiero verso il rifugio, la giornata è limpida con qualche nuvola qua e la, meno di tre ore e siamo al Baroni, una bevanda calda, ripartiamo, dopo circa un ora ci appare la nostra meta, sembra sgombra. Dal colletto in poi, calziamo i ramponi, la neve è portante, e ci garantirà fino all'attacco della via una salita migliore di quello che pensavamo.
Da qui in poi le cose cambiano, il camino è a tratti ghiacciato ed a tratti con accumuli di neve dura che si staccano alla minima pressione, Pier parte per primo faticando non poco, per fortuna i chiodi e le soste sono sgombri, ci vuole un bel po prima che tutti e quattro siamo fuori, ma finalmente inizia il tratto più divertente, la neve discontinua in cresta ci costringe a non togliere i ramponi, e la salita diventa più lenta del normale, alle due del pomeriggio tocchiamo con immensa gioia per la prima volta la croce di vetta! Fantastico! Siamo stanchi ed affamati, per ora non c'è tempo per rilassarci, si è fatto tardi ed è meglio uscire dalle difficoltà al più presto, scendiamo con cautela la prima parte, poi una doppia da 20 metri, ed un altra disarrampicata ci portano all'uscita del camino, da qui altre tre doppie da trenta facendo attenzione a non muovere niente ci depositano all'attacco della via, ancora poco in neve marcia ed alle 16.30 siamo al sicuro sul sentiero per il rifugio, ora l'interminabile discesa fino a Fiumenero, dove giungeremo alle 21... Quindici ore di fatica e adrenalina, premiate da una delle più belle impegnative e selvagge cime delle Alpi Orobie.

PS. ho messo difficoltà AD per le condizioni trovate, altrimenti scenderebbero a PD, PD+

Foto 1 - Eve all'uscita del camino Baroni.
Foto 2 - Io e Giuseppe nella prima parte di discesa dalla Vetta.
Foto 3 - Pier nella seconda calata dal camino.
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