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   Pizzo Tresero mt.3594 - Punta Pedranzini mt.3599 - Cima Dosegù mt.3560 - , 02/07/2015
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Onicer  piccolo giò   
Regione  Lombardia
Partenza  Passo Gavia  (2600 m)
Quota attacco  2600 m
Quota arrivo  3599 m
Dislivello della via  1200 m
Difficoltà  PD ( pendenza 45° / II in roccia )
Esposizione in salita Varia
Rifugio di appoggio  Rifugio Berni
Attrezzatura consigliata  n.d.a. invernale.
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Propongo all’amico Piero questa gita e subito con entusiasmo accetta, allora deciso il giorno partiamo da Bergamo mooooolto presto così da essere al Passo Gavia al sorgere del sole.
Dopo i soliti preparativi ci incamminiamo di buon’ora nei pressi del Rifugio Berni seguendo dapprima il sentiero n.25 che degrada, facendoci perdere qualche decina di metri fino a giungere al ‘ponte dell’amicizia’ , posto a scavalco del torrente Gavia.
Qui paline segnavia per diversi itinerari, noi seguiamo il sentiero n.41 sempre evidente e ben segnalato, così dopo un lungo traverso in diagonale e superate alcune balze moreniche poste ai piedi della cresta sud-ovest, giungiamo nei pressi di un anfiteatro morenico che attraverseremo in piano e in fondo al quale cominceremo la salita sul ghiacciaio.
Rimontiamo un paio di ripide balconate arrivando in vista della vetta, dopo un lungo traverso e cercando l’attacco migliore, deviamo verso sinistra rimontando una ripidissima placconata anch'essa innevata e che una volta superata ci deposita in cresta a poche decine di metri dalla croce di vetta.
E la prima vetta della giornata è salita, breve sosta ristoratrice e dopo uno sguardo a 360° si riparte scendendo sulla esile cresta innevata che porta alla Punta Pedranzini.
Fa caldo anche a queste altezze, infatti i passaggi sulla neve man mano che passa il tempo diventano più faticosi e anche più ostici per via della neve che si sta ‘smollando’ velocemente e che rendono la progressione più lenta.
Per giungere in vetta alla Pedranzini bisogna salire nella parte finale delle brevi balze rocciose ma mai troppo difficili, così poco dopo arriviamo all’omino di sassi posto sulla Cima sommitale.
Altra breve sosta e poi di nuovo crestina in discesa, risalendo poi una prima paretina rocciosa che è l’anticima, si supera subito dopo un ripido ma corto canalino che porta sulla vetta vera e propria della Cima Dosegù sormontata da una bella croce.
Il cielo è sereno, solo qualche nube che staziona sul versante verso il San Matteo a regalarci ogni tanto quella giusta frescura, il resto è un perdersi in questo mondo meraviglioso.
Dopo un doveroso riposo, ripartiamo scendendo in direzione del San Matteo e proprio nei pressi del canalino che porta sulla cresta finale, decidiamo dopo aver constatato la pericolosità della neve ormai al ‘tracollo’ (si stanno già formando delle piccole e spontanee slavine) di chiudere così la salita alle Cime e di ritornare di nuovo al Passo Gavia.
Resta e resterà nei nostri cuori e nella nostra mente una bellissima escursione, in un ambiente straordinario e balconata naturale sulle ‘tredici cime’.

Partecipanti: giovanni (piccolo giò) piero (l’architetto).

Foto 1 – Pizzo Tresero
Foto 2 – Punta Pedranzini sguardo verso il Dosegù
Foto 3 – Cima Dosegù

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