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Monte Disgrazia, parete N (via classica), 28/09/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Franz |
Regione | Lombardia |
Partenza | Chiareggio (1600 m) |
Quota attacco | 3000 m |
Quota arrivo | 3678 m |
Dislivello della via | 700 m |
Difficoltà | D+ ( pendenza 60° / III in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | Bivacco Oggioni (o Taveggia) |
Attrezzatura consigliata | NDA, due picche tecniche, fittoni o corpi morti per eventuale protezioni su neve, qualche friend per soste p protezioni su roccia. |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Condizioni proprio eccellenti per questa bella parete. Da tempo agognata: non potevamo scegliere un weekend migliore per salirla. Ci presentiamo però in 12 all'appuntamento....un po' troppi. Noi siamo in 5: io e Albe e le "nostre" tre donzelle "agguerrite" (come le ha giustamente definite il Ben incontrato che scendeva): Mara, Luisa e Anna. Si aggiungono Luca Bono e Marco. E al parcheggio troviamo 5 de gli Alpinisti del Lambrusco. Lungo il percorso ai bivacchi ci sparpagliamo...chi avanti, chi indietro per depistare ;-) , chi fa scorciatoie su roccia per guadagnare posizioni (;-)), chi si ferma al Taveggia (in 5), chi all'Oggioni (in 7). Alla fine ordine è fatto e ognuno può rincorrere il proprio obbiettivo.
Discesa dal bivacco al ghiacciaio delicata al buio per neve durissima e rocce instabili, ma si fa bene grazie ad evidenti ometti. Una doppietta facoltativa per arrivare sulla neve. Da qui lungo traverso su neve dura che permette di arrivare al pianone glaciale. Un po' di zig-zag tra crepacci evidenti. Fin qui per noi 3 ore scarse. La crepaccia, che sembrava abbastanza ostica, si risolve con una banale traverso nemmeno ripido. Da qui appoggiandosi alle rocce per protezioni veloci si punta su neve perfetta (giusto la punta del piede) alle goulotte centrali. Due tiri goduriosi su neve couic-couic e ghiaccio commovente (;-)) con ottime possibilità di protezione (max 70-75°). Il resto del pendio ancora su ottima neve conduce alla normale nei pressi dell'anticima W (4h30 dall'attacco). Sulle nostre orme (!) Bono e Marco con un tempone dall'attacco. Dalla vetta si scende al bivacco Rauzi in pochi minuti dove iniziamo le doppie, chi con 2 corde da 60, chi con una sola, indifferentemente, entrambe comode (attenzione solo incastro della prima da 60 dal bivacco). Ultima doppia sulla crepaccia terminale comoda ancora per un po' (un passo in spaccata). Discesa lunga per il ghiacciaio con classico zig-zag sotto l'anticima orientale (una doppietta per superare altra crepaccia) e poi lungo rientro dal Ventina. Un grazie a tutti i soci di giornata. In particolare ovviamente alle donne, che hanno allietato il nostro weekend. E ben arrivata ad Anna nel team! Un saluto e un ringraziamento (per essersi fermati al Taveggia) agli Alpinisti del Lambrusco, che purtroppo non ho avuto il piacere di rivedere poi. PS: belle condizioni anche per le linee di ghiaccio e misto in zona (ad esempio Moonlight e Hypergoulotte), come conferma il Ben. L'Insubordinato (tra le nostre opzioni) tuttavia non era per noi salibile (con le nostre limitate capacità) non per la temuta crepaccia terminale (facile), ma per un accumulo di neve inconsistente al prima tiro...torneremo... Racconto e altre foto nel forum... |
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