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Tète de Valpelline, 15/09/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Capaz |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Diga di Place Moulin (1968 m) |
Quota attacco | 2788 m |
Quota arrivo | 3800 m |
Dislivello della via | 1012 m |
Difficoltà | F+ ( pendenza 30° ) |
Esposizione in salita | Ovest |
Rifugio di appoggio | Rifugio Aosta |
Attrezzatura consigliata | Normale da alpinismo classico. |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Bell'itinerario di alpinismo facile in ambiente spettacolare. Percorso con Fabiola (prima vetta alpinistica!).
Primo giorno: dalla diga di Place Moulin al Rifugio Aosta, lungo percorso che costeggia dapprima il lago di Place Moulin fino al rifugio Prarayer (circa 4.5 km) dopodichè si addentra nella lunga valle glaciale la cui testata è occupata dal ghiacciaio Tsa de Tsan; arrivati appunto in prossimità della testata un sentiero recentemente tracciato si inerpica sulle morene di destra (occhio ai sassi!) per arrivare dopo qualche saliscendi al rifugio Aosta. Il sentiero originario si spingeva più in fondo, in prossimità della seraccata del ghiacciaio, dove una ferratina conduceva direttamente al rifugio, sentiero che tuttavia è stato chiuso a causa di alcune scariche di ghiaccio (la ferrata è comunque ancora presente ed agibile). Il rifugio è piccolo ma accogliente e ben sistemato, gestori davvero gentili e cordiali! Secondo giorno: si parte lungo il sentierino subito alle spalle del rifugio che rapidamente si inerpica tra sfasciumi nella valletta che corre parallela al vallone della Dent D'Herens. Ci si porta sotto al Col de la Division (a sinistra) attraversando un nevaio piuttosto ripido ed affrontando una breve e semplice ferrata (anche qui occhio ai sassi!). Giunti al colle si mette piede sul ghiacciaio Tsa de Tsan; da qui noi, viste le ottime condizioni (neve dura e crepacci pressochè inesistenti) abbiamo optato per la salita diretta alla vetta tenendosi all'estrema destra del ghiacciaio in prossimità della cresta rivolta a sud. Il pendio diventa via via più ripido nella parte alta raggiungendo circa i 35°; noi l'abbiamo trovato davvero in ottime condizioni sia in salita che in discesa, quindi nessun problema. La vetta si raggiunge dopo qualche gobba dalla pendenza più dolce; panorama davvero spettacolare sulla Dent d'Herens (la si può quasi toccare da quanto è vicina) e sul Cervino, ma anche sulla Dent Blanche e più in lontananza sul Grand Combin e sul Monte Bianco. Nota: l'itinerario, anche se semplice, è piuttosto lungo, soprattutto la valle che porta al rifugio. Fortemente consigliate le mountain bike per risparmiare tempo e fatica al ritorno! Si riesce ad arrivare in bici circa 1 km dopo il rifugio Prarayer. |
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