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Balmenhorn mt.4167 - Punta Vincent mt.4215 - Punta Gnifetti mt.4554 - Corno Nero mt.4322, 23/08/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | piccolo giò |
Regione | Piemonte |
Partenza | Alagna Valsesia (1180 m) |
Quota attacco | 3647 m |
Quota arrivo | 4454 m |
Dislivello della via | 1850 m |
Difficoltà | F+ ( pendenza 35° / I in roccia ) |
Esposizione in salita | Varia |
Rifugio di appoggio | Capanna Gnifetti |
Attrezzatura consigliata | n.d.a. invernale. |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Partiamo sabato mattina alle 06.30 sotto una pioggia battente ma speranzosi nelle previsioni, infatti una volta arrivati ad Alagna il cielo è parzialmente nuvoloso ma tendente al bello.
Prendiamo i tre rami della funivia che ci depositano a Punta Indren, dopodiché con una piacevole camminata di un’oretta arriviamo al Rifugio Mantova. Rapida sosta e via di nuovo per raggiungere la Capanna Gnifetti, nostra dimora per questa notte. Check-in di ingresso per le normali formalità e una volta sistemata la branda, scendiamo fuori sul balcone per un breve ristoro prima del giretto pomeridiano. Purtroppo poco dopo la partenza rimonta rapidamente la nebbia che in breve ci avvolge, comunque non ci sono problemi di orientamento perché il percorso è ben battuto, poi superati i due muri iniziali finalmente e felicemente sbuchiamo dalle nebbie e ‘compare’ dinanzi a noi un altro mondo. Bene, questo ci carica e proseguiamo verso la prima asperità concordata e cioè il Balmenhorn (Cristo delle vette) che intravediamo ancora lontano sulla nostra destra. Al sole si sta bene e non c’è neanche tanto vento, seguiamo le tracce fino ad un colletto, poi le lasciamo e con un ampio giro verso est rimontiamo fin sotto le rocce basali, dove con sorpresa scopriamo che la risalita è agevolata da un canapone e da scalini in ferro. Fatte le foto di rito scendiamo a ritroso fin sul ghiacciaio per poi scendere sempre in diagonale direzione sud /est, fino al colle Vincent e una volta li rimontiamo con qualche tornante fino ad arrivare sull’ampia balconata di vetta. Ora folate di vento freddo si fanno sentire e congelano le poche parti non protette, così facciamo due rapide foto e subito scendiamo per ritornare alla Capanna Gnifetti, che raggiungeremo come alla partenza avvolti in una fitta nebbia. Un’oretta di riposo in branda e poi alle sette tutti a cena, due chiacchiere una partitella a carte e poi a nanna, nel frattempo la nebbia non cessa e si teme per l’indomani, anche se le previsioni meteo danno giornata serena ma con forte vento, staremo a vedere. Alle 06,00 ci svegliamo e con calma ci prepariamo per la partenza e così dopo una abbondante colazione alle 07,10 usciamo dal Rifugio e come da programma partiamo per la prossima meta che è la Punta Gnifetti. Un cielo sereno ci accoglie, ma un vento gelido e a tratti fortissimo ci accompagnerà per tutta la giornata. Ripercorriamo la prima parte fatta ieri e poi invece di girare verso il Balmenhorn proseguiamo dritti verso il colle del Lys, che raggiungeremo dopo un lungo traverso, ora la meta ben visibile ci appare in tutto il suo splendore, mezz’ora dopo siamo in vetta. Ci ripariamo subito nel rifugio per il vento polare che ci penetra in ogni dove e sostiamo una bella oretta, poi verso mezzogiorno ritorniamo sui nostri passi fino poco oltre il colle del Lys, deviando per l’ultima volta verso la vicina ’asperità’ del Corno Nero, che raggiungiamo con qualche fatica, sferzati ancora una volta dal forte vento. Ora che finalmente e con soddisfazione abbiamo raggiunto le mete prefissate, ritorniamo a valle con il ‘peso’ piacevole di questa nuova esperienza e con la consapevolezza che tanto abbiamo ricevuto, ma tanto abbiamo ancora da regalarci……..il tempo se sarà dalla nostra…….chissà. Partecipanti: giovanni (piccolo giò) anna (dagli occhi blu). foto 1 - Corno Nero foto 2 - scrutando dalla Punta Vincent foto 3 - Punta Gnifetti |
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